danda
s. f. [voce onomatopeica, che rende l’idea del dondolare]. – 1. Ciascuna delle due strisce di lana tessuta, di canapa o tela, con le quali, soprattutto in passato, si reggevano di dietro i bambini [...] ai primi passi; per lo più al plur., le dande. In senso fig.: ha bisogno delle d., di chi procede sorretto, guidato in qualche cosa. 2. In passato, ciascuna delle due strisce di panno pendenti dalle spalle ...
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cicino
s. m. [da una voce onomatopeica infantile di provenienza settentrionale]. – Porzione minima di qualcosa, spec. nella locuz. un c. (anche fig.). ◆ Dim. cicinin(o), anche fig.: un cicinin(o) di [...] sale; ci vorrebbe un cicinino di buon senso ...
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pigolare
v. intr. [lat. pop. *piulare (nel lat. class. pipilare, e anche pipiare, pipire), di origine onomatopeica; cfr. la forma piolare (insieme con i der. piolìo, piolóne) di alcune zone della Toscana, [...] lo spagn. piular e il fr. piauler] (io pìgolo, ecc.; aus. avere). – 1. Con riferimento a pulcini o uccelli di nido (e anche talvolta, più genericam., a uccelli adulti), mandar fuori la voce sotto forma ...
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tran tran
(anche tran-tran e trantràn) [voce onomatopeica]. – 1. Espressione imitativa del movimento lento e regolare di un veicolo, di una macchina, ecc. 2. Come s. m., andamento di vita, ritmo di lavoro [...] lento e monotono: sono finite le vacanze e ricomincia il solito (o il quotidiano) tran tran; non viene per ogni organismo il momento in cui subentra la normale amministrazione, il tran-tran? (I. Calvino). ...
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frullare
v. intr. e tr. [voce onomatopeica]. – 1. intr. (aus. avere) a. Fare un fruscìo rumoroso; si dice propr. degli uccelli quando sbattono le ali nell’alzarsi a volo: mi frullò a due passi una starna. [...] b. Girare vorticosamente su sé stesso: la trottola frullava; ungi la ruota se vuoi che frulli; fig.: far f. qualcuno, costringerlo a operare attivamente, a filare diritto. c. fig. Di pensieri, idee, capricci, ...
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sgnaccare
v. tr. [voce settentr., di origine onomatopeica] (io sgnacco, tu sgnacchi, ecc.). – Propriam., schiacciare; è parola dial., ma estesa anche al gergo milit., con il sign. di «mettere, cacciare»: [...] s. uno dentro, in prigione, agli ar-resti ...
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mao
s. m. [voce onomatopeica]. – Voce imitativa del miagolio del gatto (cfr. miao); anche raddoppiato: mao mao. Per estens., soprattutto nel linguaggio infantile, il gatto stesso. ...
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kazoo
〈kë∫ùu〉 s. angloamer. [di origine onomatopeica] (pl. kazoos 〈kë∫ùu∫〉), usato in ital. al masch. – Strumento musicale a fiato di origine africana consistente in un piccolo tubo di metallo o di canna [...] fornito di una membrana che entra in vibrazione quando il suonatore emette dei suoni dentro l’imboccatura. Fu molto usato, spec. nel primo trentennio del Novecento, nel sud degli Stati Uniti d’America, ...
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frusciare
v. intr. [voce onomatopeica] (io frùscio, ecc.; aus. avere). – Produrre fruscìo; muoversi, strisciare, e sim., producendo un fruscìo. ...
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Nome, di origine onomatopeica, usato nell’America Settentrionale, specialmente nelle regioni dei monti Appalachiani e in tutto il Canada, per indicare fortissime tempeste di neve che infuriano d’inverno, anche a cielo sereno.
Termine gergale, di origine onomatopeica, indicante lo stile jazzistico sorto a New York nei primi anni 1940 a opera di C. Parker, D. Gillespie, K. Clarke, T. Monk e B. Powell. Rinnovò radicalmente gli elementi formali dell’improvvisazione jazzistica,...