ciarlare
v. intr. [voce onomatopeica] (aus. avere). – Chiacchierare vanamente, far pettegolezzi, anche senza malignità: c. e scherzare sapeva assai oltre al bisogno (I. Nievo); o chiacchierare in genere, [...] ma spec. di cose o in momenti in cui converrebbe piuttosto stare zitti: nella mente, don Abbondio ... si pentiva anche dell’aver ciarlato con Perpetua (Manzoni); prov., chi assai ciarla, spesso falla ...
Leggi Tutto
frinire
v. intr. [voce onomatopeica; cfr. il lat. fritinnire, riferito anch’esso alle cicale (oltre che a uccelli e a bambini)] (io frinisco, tu frinisci, ecc.; aus. avere). – Verbo con cui si indica [...] il suono caratteristico emesso dalle cicale: La cicala friniva su gli ornelli (Pascoli). ◆ Molto noto, su questo verbo, il passo di G. Carducci (Le «risorse» di San Miniato al Tedesco): «Come strillavano ...
Leggi Tutto
woofer
〈u̯ùufë〉 s. ingl. [der. di (to) woof «abbaiare», di origine onomatopeica] (pl. woofers 〈u̯ùufë∫〉), usato in ital. al masch. – In elettroacustica, altoparlante specificamente destinato alla riproduzione [...] fedele di suoni relativamente bassi ...
Leggi Tutto
sprizzare
v. intr. [voce onomatopeica] (aus. essere). – 1. a. Con riferimento a liquidi, uscire con impeto da una stretta apertura, rompendosi in spruzzi: l’acqua sprizza dalle bocche della fontana; [...] il sangue sprizzava dalla ferita; un fiumicello il qual ... sprizzando pareva da lungi ariento vivo che d’alcuna cosa premuta minutamente sprizzasse (Boccaccio). b. Per estens., di particelle minute, sprigionarsi ...
Leggi Tutto
wow
〈u̯àu〉 interiez. e s. ingl. – 1. interiez. Voce onomatopeica, diffusa attraverso i fumetti e i telefilm per ragazzi, e adottata soprattutto nell’uso giovanile per esprimere soddisfazione, entusiasmo, [...] eccitazione intensa oppure un sentimento, per lo più positivo, di meraviglia o d’impressione. 2. Come sost. (usato in ital. al masch.; pl. wows 〈u̯au∫〉), disturbo che, nelle tecniche di riproduzione acustica ...
Leggi Tutto
ups
(o ops 〈òps〉) interiez. [dall’ingl. oops, voce onomatopeica], fam. – Esclamazione di sorpresa, o che rivela, da parte di chi la dice, l’accorgersi di una distrazione o di un errore, generalmente [...] di poco conto: ups, mi sono dimenticato di telefonargli ...
Leggi Tutto
frombola
frómbola (ant. frómba) s. f. [voce onomatopeica], letter. – 1. Fionda: lascia un sasso andar fuor della fromba (Pulci); le frombe e le balestre e gli archi Esser tutti dovean rotati e scarchi [...] (T. Tasso); nelle guerre de’ Greci e Romani, in mancanza d’artiglierie, gettavansi sassi ed altri proiettili col mezzo delle f. (Carducci). 2. ant. Ciottolo (in questo senso, solo nella forma frombola): ...
Leggi Tutto
raccare
v. intr. [da una radice onomatopeica *rakk-, largamente documentata in dialetti ital. e galloromanzi in genere, con questo o con sign. affini (sputare, espettorare, avere la diarrea)] (io racco, [...] tu racchi, ecc.; aus. avere). – Nel gergo marin., vomitare a causa del mal di mare ...
Leggi Tutto
ciccare
v. intr. e tr. [dal fr. chiquer, da una radice onomatopeica che imita il rumore della masticazione] (io cicco, tu cicchi, ecc.; come intr., aus. avere). – 1. Masticare tabacco o un mozzicone [...] di sigaro. Come trans.: c. tabacco; nel gergo dei giornalisti sportivi, c. la palla, il pallone, nelle partite di calcio, mancare il pallone, non riuscire a controllarlo. 2. fig., region. Rodersi dall’invidia, ...
Leggi Tutto
Nome, di origine onomatopeica, usato nell’America Settentrionale, specialmente nelle regioni dei monti Appalachiani e in tutto il Canada, per indicare fortissime tempeste di neve che infuriano d’inverno, anche a cielo sereno.
Termine gergale, di origine onomatopeica, indicante lo stile jazzistico sorto a New York nei primi anni 1940 a opera di C. Parker, D. Gillespie, K. Clarke, T. Monk e B. Powell. Rinnovò radicalmente gli elementi formali dell’improvvisazione jazzistica,...