ciacco
s. m. e agg. [prob. voce onomatopeica] (pl. -chi), ant. – 1. s. m. Porco, maiale: vile, Degno di star col c. nel porcile! (Pulci); or siedi, E scaccia dal palagio i cani e i ciacchi (Pindemonte). [...] Che da ciacco in questo sign. venga anche il nome (soprannome quindi) del personaggio condannato da Dante tra i golosi, nel canto VI dell’Inferno (Voi cittadini mi chiamaste Ciacco ...), è ipotesi accolta ...
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taffete
tàffete. – Voce onomatopeica, imitativa del rumore di cosa che cade: il piattino le scivolò di mano, e taffete per terra. Esprime anche, come esclamazione, il fatto stesso del cadere di qualche [...] cosa, e in genere, il fare o il capitare qualche cosa d’improvviso: s’accorgono che comincia a capir l’imbroglio, taffete, buttan dentro nel discorso qualche parola in latino (Manzoni) ...
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trallallero
trallallèro s. m. [voce onomatopeica, di formazione analoga a quella dell’espressione che segue], invar. – Canto corale, e relativo testo musicale, proprio delle tradizioni popolari liguri. [...] Anche, cantilena monotona ...
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peppola
pèppola s. f. [voce onomatopeica]. – Uccello passeriforme della famiglia fringillidi, chiamato anche fringuello montanaro (lat. scient. Fringilla montifringilla), di colore bianco e nero superiormente, [...] con gola e petto arancione e ventre bianco, di doppio passo e abbastanza comune in Italia ...
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cianciare
v. intr. [voce onomatopeica] (io ciàncio, ecc.; aus. avere). – 1. Perdere tempo in discorsi inutili, chiacchierare di cose vane, dire parole senza costrutto: Cianciano le comari in capannello [...] (Pascoli); più genericam., chiacchierare: avevano dimenticato tutti gli improperi che si erano detti, e cianciavano davanti alla porta colle mani sotto il grembiule (Verga). Con uso estens.: gli altri ...
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blizzard
‹blì∫ëd› s. angloamer. (pl. blizzards ‹blì∫ëd∫›), usato in ital. al masch. – Nome, di origine onomatopeica, usato nell’America Settentr., spec. nelle regioni dei monti Appalachiani e in tutto [...] il Canada, per indicare fortissime tempeste di neve che infuriano d’inverno, anche a cielo sereno ...
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wa-wa
〈u̯àua〉 s. m. e agg. [dall’ingl. wa-wa 〈u̯òo u̯òo〉 o wah-wah o wha-wha o wow-wow, voce onomatopeica], invar. – Nel jazz, sordina di forma conica applicabile alla tromba o alla cornetta e costruita [...] in modo da ottenere un particolare suono o effetto (detto appunto effetto w.) in ogni nota, il cui uso è tipico del jungle style (v.) e caratteristico di alcune delle prime e più famose creazioni di Duke ...
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cianfrugliare
(roman. ciafrugliare) v. tr. e intr. [voce onomatopeica] (io cianfrùglio, ecc.; come intr., aus. avere). – Raffazzonare, pasticciare, operare o parlare disordinatamente e confusamente. ...
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Nome, di origine onomatopeica, usato nell’America Settentrionale, specialmente nelle regioni dei monti Appalachiani e in tutto il Canada, per indicare fortissime tempeste di neve che infuriano d’inverno, anche a cielo sereno.
Termine gergale, di origine onomatopeica, indicante lo stile jazzistico sorto a New York nei primi anni 1940 a opera di C. Parker, D. Gillespie, K. Clarke, T. Monk e B. Powell. Rinnovò radicalmente gli elementi formali dell’improvvisazione jazzistica,...