baraonda
baraónda s. f. [dallo spagn. barahunda, forse voce onomatopeica]. – Confusione di gente che va e viene, o anche di cose tenute in disordine: quella casa è una b.; che b. in quell’ufficio!; c’era [...] una gran b. oggi alla stazione; Lasciai di Pisa La baraonda Tanto gioconda (Giusti) ...
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pompa1
pómpa1 s. f. [dal fr. pompe, che è dall’oland. pompe (o ingl. pump), di origine onomatopeica]. – 1. Genericamente, macchina operatrice destinata a sollevare o comunque a spostare liquidi o aeriformi, [...] tramite organi meccanici animati da moto rotatorio (giranti) oppure da moto rettilineo alternativo (stantuffi), e operanti in ambiente chiuso, tra un condotto di aspirazione e uno di mandata. Per i liquidi ...
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blaterare
v. intr. [dal lat. blaterare, di origine onomatopeica] (io blàtero, ecc.; aus. avere). – Cianciare, chiacchierare di continuo e molestamente, o dire parole vuote, senza gran costrutto: finiscila [...] di b.!; che cosa va blaterando?; blaterano di arte e di letteratura senza capirne un’acca. Anche trans.: non m’importa nulla di ciò che blaterano costoro ...
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bleah
‹bleàa› (o blah) interiez. [voce di origine onomatopeica]. – Voce, o, nel linguaggio dei fumetti, forma grafica, che manifesta disgusto o avversione per qualcuno o qualcosa. ...
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zaff
żaff (o żaffe, żàffete) interiez. – Voce onomatopeica che sottolinea espressivamente, spesso con tono scherz., un atto improvviso, rapido e violento: il gatto saltò sulla tavola e, zaff!, ghermì [...] un pezzo di carne e fuggì via; o anche (con sign. e uso analogo a quello di za, zac o zacchete) un colpo improvviso o un taglio netto: si rivoltò e, zaffe!, gli affibbiò uno schiaffo ...
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ciac
ciàc (o ciàk) s. m. [voce onomatopeica]. – Nella tecnica della ripresa cinematografica, tavoletta sulla quale sono scritti il titolo del film in ripresa, il nome del regista, il numero progressivo [...] dell’inquadratura, ecc., munita inferiormente di una asticciola di legno battente; questa viene fatta battere contro la tavoletta, a breve distanza dall’obiettivo, da un incaricato che pronuncia altresì ...
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pat-pat
(pat pat), loc. s.le m. inv. Voce onomatopeica che imita il rumore sordo prodotto da una reiterata e bonaria pacca sulla spalla. ◆ Basta con quelle che si legano il maglione intorno ai fianchi [...] per coprire il culone, coi fidanzati che mentre ti baciano con la passione di un criceto ti fanno anche pat pat sulla spalla e con i gay che dicono che non esistono più uomini etero. (Luciana Littizzetto, ...
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ciacchero
ciàcchero s. m. (f. -a) [voce onomatopeica], tosc. – Persona trista: certi ciaccheri Scappati al boia (Giusti). ◆ Dim. ciaccherino, per lo più con sign. attenuato, buona lana, birboncello. ...
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ciacciare
v. intr. [voce onomatopeica] (io ciàccio, ecc.; aus. avere, ma i tempi comp. sono rari), tosc. – Affaccendarsi, darsi molto da fare, per mettersi in mostra; mettere le mani nel lavoro altrui, [...] anche quando non si è chiamati; sentenziare su tutto e a sproposito ...
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Nome, di origine onomatopeica, usato nell’America Settentrionale, specialmente nelle regioni dei monti Appalachiani e in tutto il Canada, per indicare fortissime tempeste di neve che infuriano d’inverno, anche a cielo sereno.
Termine gergale, di origine onomatopeica, indicante lo stile jazzistico sorto a New York nei primi anni 1940 a opera di C. Parker, D. Gillespie, K. Clarke, T. Monk e B. Powell. Rinnovò radicalmente gli elementi formali dell’improvvisazione jazzistica,...