papula
pàpula s. f. [dal lat. papŭla «bollicina, vescichetta», dim. di voce onomatopeica]. – 1. In medicina, lesione elementare primitiva della pelle, costituita da un piccolo rilievo solido, di forma, [...] colorito e consistenza variabili. 2. In zoologia, negli echinodermi asteroidei, ciascuna delle estroflessioni retrattili della cavità celomatica, preposte alla funzione respiratoria, che sporgono tra le ...
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hiss
〈his〉 interiez. ingl. [voce di origine onomatopeica; propr. «sibilo, fischio»]. – Nel linguaggio dei fumetti, forma grafica che riproduce il rumore prodotto dal sibilo di un serpente o di un’arma [...] corta da taglio ...
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cuculo
(anche cùculo; ant. cucùlio) s. m. [lat. cŭcūlus, voce onomatopeica]. – 1. Uccello dell’ordine dei cuculiformi (Cuculus canorus), che abita i luoghi alberati ed è parassita di altre specie in [...] quanto non cova le proprie uova: ha piumaggio cenerognolo a fasce trasversali sull’addome, e coda lunga con rade macchie bianche; distruttore di insetti dannosi, emette il ritmico e noto verso «cu-cu»; ...
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sbobba
sbòbba (o sbòbbia, sbòba) s. f. [prob. voce di origine onomatopeica, oppure variante intens. di boba2]. – Minestra, brodaglia di aspetto e sapore poco invitante e sgradevole: una s. disgustosa; [...] cos’è questa s. che mi avete dato? Per estens., qualsiasi sostanza liquida o semiliquida che si è costretti a ingerire: prima di farmi la radiografia dell’apparato digerente mi hanno fatto bere una s. ...
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tromba
trómba s. f. [da un germ. *trumba, voce di origine onomatopeica]. – 1. a. Strumento a fiato, d’ottone, a bocchino, in uso con forme diverse fin dall’antichità più remota per segnali e quindi, [...] a partire dal Rinascimento, come strumento musicale artistico. Lo strumento moderno, che può avere un’estensione di più di due ottave e mezza, è munito di tre pistoni, con tubo per tre quarti cilindrico ...
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sboffo
sbòffo s. m. [voce di origine onomatopeica, v. sbuffare e sbuffo]. – Rigonfiamento, spec. in abiti femminili; sbuffo: gli s. delle maniche, e maniche a sboffi; il busto tutto sboffi, filettato [...] e gallonato d’oro, per la svolazzante mantellina sembrava quello di un’immensa farfalla (Palazzeschi) ...
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trac1
trac1. – Voce onomatopeica che imita il rumore secco e prolungato di qualcosa che si rompe o si strappa: si chinò e, trac ..., gli si scucirono i pantaloni. ...
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sob
〈såb〉 interiez. ingl. [da (to) sob «singhiozzare», di origine onomatopeica]. – Nel linguaggio dei fumetti, forma grafica che riproduce il rumore di un pianto o esprime tristezza, delusione e sim. ...
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scuffiare
v. intr. e tr. [prob. voce di origine onomatopeica; per il sign. 3, cfr. scuffia, n. 2] (io scùffio, ecc.), non com. – 1. intr. (aus. avere) Espirare rumorosamente l’aria attraverso le narici, [...] con riferimento a chi è stato immerso sott’acqua e, per estens., a chi ha mangiato troppo in fretta e avidamente: E scuffian, che parean dell’acqua usciti (Pulci). 2. tr. Mangiare con avidità, ingordamente; ...
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cacatua
cacatùa s. m. [lat. scient. Cacatua; dal malese kakatūwa, voce onomatopeica per il loro grido ca-ca-tuà], invar. – 1. Genere di pappagalli della sottofamiglia cacatuini, viventi in Australia [...] e nella Malesia, grandi come colombi. 2. Nome di varie specie di uccelli del genere cacatua, aventi in comune alcuni caratteri appariscenti: lunghezza media e struttura molto forte del corpo, becco grande ...
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Nome, di origine onomatopeica, usato nell’America Settentrionale, specialmente nelle regioni dei monti Appalachiani e in tutto il Canada, per indicare fortissime tempeste di neve che infuriano d’inverno, anche a cielo sereno.
Termine gergale, di origine onomatopeica, indicante lo stile jazzistico sorto a New York nei primi anni 1940 a opera di C. Parker, D. Gillespie, K. Clarke, T. Monk e B. Powell. Rinnovò radicalmente gli elementi formali dell’improvvisazione jazzistica,...