pappa
s. f. [lat. pappa, voce onomatopeica del linguaggio infantile]. – 1. a. Minestra densa costituita da pane o semolino o sim., cotto in acqua o brodo o in acqua e latte (pappa al latte), talvolta [...] opportunamente condita, usata soprattutto come alimento per bambini appena divezzati o per persone anziane con problemi di masticazione: fare, preparare la pappa. Più genericam., nel linguaggio infantile, ...
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tonfete
tónfete interiez. – Voce onomatopeica, imitativa di un tonfo e più genericam. del rumore di un corpo che cade o di un colpo battuto con forza. Anche tùnfete e più raram. tùffete. ...
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tonfo
tónfo s. m. [voce onomatopeica]. – Rumore piuttosto cupo, prodotto da un corpo che cade nell’acqua o anche in terra, e meno spesso provocato da colpi battuti (spec. se questi hanno una risonanza [...] sorda): il t. misurato di que’ due remi, che tagliavano la superficie azzurra del lago (Manzoni); un t. ci avvertì che un sacco era caduto giù dal carro; che cosa sono questi t. in cantina?; lasciò cadere ...
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scricchiare
v. intr. [voce onomatopeica; cfr. anche cricchiare] (io scrìcchio, ecc.; aus. avere). – Lo stesso, ma meno com., che scricchiolare; la neve ghiacciata scricchiava sotto ai loro piedi (Svevo); [...] si divertiva a far s. le nocche delle dita ...
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scricchiolare
v. intr. [voce di origine onomatopeica; cfr. cric2] (io scrìcchiolo, ecc.; aus. avere). – 1. Produrre un rumore leggero, secco e crepitante; spec. di cose rigide, dure o secche, che si [...] fendono o si rompono: il ghiaccio scricchiola sotto l’eccessivo peso; questo pane scricchiola sotto i denti; o d’altre cose e strutture che, nel movimento, nello spostamento, o sotto una pressione, producono ...
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ola2
olà2 (o ulà) s. f. [forse voce onomatopeica]. – Nome dato localmente, nel passato, alla ruota dei mulini galleggianti sul Po e sull’Adige. ...
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bioscia
biòscia s. f. [prob. voce onomatopeica], tosc., non com. – 1. Neve molle, caduta da poco. 2. Minestra brodosa e scipita, sbroscia. ...
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ribobolo
ribòbolo s. m. [voce onomatopeica]. – Parola, frase, motto, caratteristici della parlata popolare e dell’uso espressivo della Toscana, e spec. di Firenze: i Toscani de’ giorni nostri ... si [...] vergognerebbono di usare que’ r. che sono rancidi e della plebe (Goldoni) ...
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tweet
〈tu̯ìt〉 s. ingl. [voce di origine onomatopeica], usato in ital. come interiez. – Nel linguaggio dei fumetti, forma grafica che riproduce il cinguettio degli uccelli. ...
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chiacchierare
v. intr. [voce onomatopeica] (io chiàcchiero, ecc.; aus. avere). – 1. Parlare a lungo, di cose futili e oziosamente: quanto chiacchieri!; parlare alla buona, familiarmente: Odoardo raggiunse [...] il padre di Teresa, e ci precedevano chiacchierando (Foscolo); parlare a sproposito e in modo sconclusionato: ma che chiacchieri!; chiacchierano di politica senza capire nulla; conversare a bassa voce ...
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Nome, di origine onomatopeica, usato nell’America Settentrionale, specialmente nelle regioni dei monti Appalachiani e in tutto il Canada, per indicare fortissime tempeste di neve che infuriano d’inverno, anche a cielo sereno.
Termine gergale, di origine onomatopeica, indicante lo stile jazzistico sorto a New York nei primi anni 1940 a opera di C. Parker, D. Gillespie, K. Clarke, T. Monk e B. Powell. Rinnovò radicalmente gli elementi formali dell’improvvisazione jazzistica,...