gesù /dʒe'zu/ interiez. [dal lat. Iesus, o anche Ihesus, gr. Iēsoûs, nomi del fondatore del cristianesimo corrispondenti alla forma ebr. Yēshūa, altra forma del nome Giosuè], fam. - [anche con iniziale [...] maiusc., esclam. di dolore, meraviglia, sgomento e sim.: oh G.!; G. mio!] ≈ (volg.) Cristo (santo), (pop.) gesummio. ‖ (pop.) gesummaria. ...
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soffrire [lat. pop. ✻sufferire, dal lat. class. sufferre "portare su di sé, sopportare", der. di ferre "portare", col pref. sŭb "sotto"] (io sòffro, ecc.; pass. rem. soffrìi o soffèrsi, soffristi, ecc.). [...] non ti crucciare!; bisogna non dolersi dei nostri nemici (F. Tozzi). Struggersi e spasimare sono spesso usati per pene d’amore: oh, io mi struggo d’essere accarezzata da te! (G. D’Annunzio); egli è innamorato di voi perdutamente; si vede, si conosce ...
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corbezzolo /kor'bets:olo/ s. m. [prob. der. del lat. sorbus "sorbo", incrociato con una voce celtica]. - 1. (bot.) [frutto del corbezzolo, consistente in una bacca globosa, scarlatta, acidula ma di sapore [...] gradevole] ≈ corbezzola. 2. (fig., scherz.) [al plur., esclam. di meraviglia: c. quanta gente!] ≈ accidenti, accipicchia, capperi, caspita, (volg.) cazzo, (pop.) corbelli, oh, perbacco. ...
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Fabio Rossi
soffrire. Finestra di approfondimento
Stare male - S. è il verbo più generale per indicare l’essere sottoposti a dolori fisici o psichici, sentimentali e sim. I sinon. sono tutti più formali, [...] non ti crucciare!; bisogna non dolersi dei nostri nemici (F. Tozzi). Struggersi e spasimare sono spesso usati per pene d’amore: oh, io mi struggo d’essere accarezzata da te! (G. D’Annunzio); egli è innamorato di voi perdutamente; si vede, si conosce ...
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Fabio Rossi
vedere. Finestra di approfondimento
Percepire con la vista - Parallelamente all’opposizione tra ascoltare e sentire (v. scheda ASCOLTARE), quella tra guardare e v. implica in genere un maggior [...] . di guardare in alcuni dialetti, secondo l’originario etimo germ. wardon), ma diffusasi nel registro fam. di gran parte dell’Italia: ma va’ là; vah che disastro che hai combinato!; ma come, è ancora vivo? oh vah! proprio vivo? (L. Pirandello). ...
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eh /ɛ/ interiez. - 1. [esclam. di disappunto, fastidio e sim., anche raddoppiata: eh, che modi!] ≈ ehi. ↓ bah, ma, mah. 2. [esclam. di gioia, piacere e sim.: eh, che bel regalo!] ≈ accipicchia, ah, caspita, [...] ehi, ih, iih, oh, perbacco, uh. 3. [esclam. di perplessità, rassegnazione e sim.: eh, cosa vuoi, non è un buon momento!] ≈ bah, ma, mah. 4. [segnale di mancata comprensione del messaggio: eh? che vuoi?] ≈ che?, come? 5. [segnale conclusivo di ...
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o (oh; ohi)
Riccardo Ambrosini
1. Delle particelle interiettive o, oh e ohi l'uso è limitatissimo nella Vita Nuova (7 volte o, 5 oi), nelle Rime (5 volte o e 6 oh) e nel Convivio (11 volte o, 21 oh) e assente nel Fiore e nel Detto, mentre...
Manibus, oh, date lilïa plenis
È un emistichio virgiliano (Aen. VI 883), in cui è inserita la particella vocativa per formare l'endecasillabo. Con queste parole - che nell'Eneide Anchise pronuncia a proposito del giovane Marcello - viene accolta...