esaossi-
eṡaòssi- [comp. di esa- e ossi(geno)]. – In chimica, prefisso che indica la presenza, nella molecola di un composto organico, di sei atomi d’ossigeno o di sei radicali ossidrile, −OH: per es., [...] esaossibenzène, esaossiantracène ...
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ossidrile
s. m. [comp. di ossi-2 e idr(ogeno), col suff. -ile]. – In chimica organica, il gruppo monovalente −OH, detto anche idrossile: negli idrossidi è presente sotto forma ionizzabile (ione idrossido), [...] ed è indicativo del carattere basico di questi composti, mentre negli ossiacidi è il suo atomo di idrogeno a ionizzarsi; nei composti organici caratterizza la funzione alcolica quando è legato a un atomo ...
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tardare
v. intr. e tr. [lat. tardare, der. di tardus «lento»]. – 1. intr. (aus. avere) a. Giungere in un luogo o fare qualche cosa oltre il limite di tempo che sarebbe necessario, conveniente, desiderabile; [...] Con uso impers. e compl. di termine della persona, parere tardi, di cosa che si attende con ansia e ancora non viene: Oh quanto tarda a me ch’altri qui giunga! (Dante); avrei dovuto accorgermi che all’ufficiale tardava di essere lasciato solo con la ...
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alcalino
agg. [der. di alcali]. – Relativo agli alcali: reazione a. (o basica), quella di un liquido (capace di far passare dal rosso al blu il colore di una cartina di tornasole) nel quale gli ioni [...] ossidrili (OH) sono in eccesso rispetto agli ioni idrogeno (H+); dissociazione a., quella di un sale che sciolto in acqua dà una soluzione a reazione alcalina; riserva a., la quantità di basi, nel plasma sanguigno, disponibile per la neutralizzazione ...
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nuovo
nuòvo (letter. o region. nòvo) agg. [lat. nŏvus]. – 1. In genere, di cosa fatta o avvenuta o manifestatasi da poco, spesso in contrapp. diretta a vecchio, antico, e quindi con sign. prossimo a [...] del n. e dell’usato. 5. Locuz. particolari: a. Di nuovo, nelle espressioni vestire, vestirsi di n., con abiti nuovi: Oh! Valentino vestito di nuovo, Come le bacche dei biancospini! (Pascoli). Con uso avv., nuovamente, ancora, daccapo: piove di n.; ci ...
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o2
o2 ‹ó› interiez. [lat. ō] (senza radd. sint.). – Ha la funzione di rafforzare il vocativo nei casi seguenti: nel rivolgere il discorso o un’invocazione: O patria mia, vedo le mura e gli archi (Leopardi); [...] preceduta dal verbo: Marciate, o de la patria incliti figli (Carducci). L’interiezione o vocativa è proclitica; non è invece necessariamente proclitica l’esclamazione di piacere, di noia, di meraviglia, di sdegno, ecc., comunemente scritta oh (v.). ...
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roco
ròco agg. [lat. raucus: v. rauco] (pl. m. -chi). – Lo stesso che rauco, e più pop. in alcune regioni, in altre sentito come letter.: sono r. per il raffreddore, per il gran parlare; ho la voce roca. [...] Nell’uso poet. e letter. ha, rispetto a rauco, ampiezza anche maggiore di sign.: Mutar lor canto in un «oh!» lungo e roco (Dante); Di roco augel diventi un bianco cigno (Poliziano); Un richiamo s’alzò, querulo e roco (Gozzano). Per estens., di altri ...
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accidioso
accidióso agg. [dal lat. tardo acidiosus, acediosus]. – 1. Di accidia, colpevole di accidia (come peccato): Portando dentro accidïoso fummo (Dante); anche sost.: gli a. dell’Inferno dantesco. [...] intere distesi al sole senza fare un movimento (Palazzeschi); pensieri a.; le a. ore di certi pomeriggi estivi; Oh quei fanali come s’inseguono Accidïosi là dietro gli alberi (Carducci). ◆ Dim. accidiosétto; pegg. accidiosàccio. ◆ Avv. accidiosaménte ...
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bruttura
s. f. [der. di brutto]. – Cosa materialmente, esteticamente o moralmente brutta, sconcia, deforme: quel quadro è una vera b.; le b. architettoniche delle periferie; il nuovo edificio è una vera [...] b.; dove tu ... possa preservarti incontaminato dalla comune b., oh! tu sarai altamente lodato (Foscolo); dire, pensare, commettere brutture, cose sconvenienti. Con senso più concr., materia sudicia, immondezza: tutto della b., della quale il luogo ...
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alcole
àlcole (anche àlcol e àlcool, più comuni nelle accezioni del n. 2) s. m. [dall’arabo al-kuḥl, termine che designò in origine un minerale, il solfuro d’antimonio o di piombo, poi la finissima polvere [...] derivato da un idrocarburo, saturo o no, per sostituzione di uno o più atomi di idrogeno con altrettanti gruppi ossidrili −OH. Gli alcoli prendono il nome dall’idrocarburo dal quale si considerano derivati (a. etilico da etano, a. benzilico da ...
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o (oh; ohi)
Riccardo Ambrosini
1. Delle particelle interiettive o, oh e ohi l'uso è limitatissimo nella Vita Nuova (7 volte o, 5 oi), nelle Rime (5 volte o e 6 oh) e nel Convivio (11 volte o, 21 oh) e assente nel Fiore e nel Detto, mentre...
Manibus, oh, date lilïa plenis
È un emistichio virgiliano (Aen. VI 883), in cui è inserita la particella vocativa per formare l'endecasillabo. Con queste parole - che nell'Eneide Anchise pronuncia a proposito del giovane Marcello - viene accolta...