cuore
cuòre (pop. e poet. còre) s. m. [lat. cŏr]. – 1. a. Organo muscolare, cavo, che costituisce il centro motore dell’apparato circolatorio, situato, nell’uomo, tra i due polmoni, sopra al diaframma, [...] fare una cosa, averne l’intenzione. Come locuz. avv., di cuore, volentieri: accettare di c.; Oh di che cuor con voi mi resterei – Guardando io rispondeva – oh di che cuore! (Carducci); anche con altre accezioni: ridere di c., di gusto; offrire di c ...
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raglio
ràglio (ant. o pop. tosc. ràgghio) s. m. [der. di ragliare]. – 1. Il verso caratteristico dell’asino, che alterna in modo discordante toni acutissimi a toni bassi (reso perciò graficamente con [...] ih oh, ih oh): l’asino fece (o emise) un lungo raglio. 2. fig., spreg. Canto male eseguito, stonato, spiacevole, o comunque emissione di suoni simili a ragli d’asino: senti che r.!; lo si sentiva sbadigliare, in una sorta di r. strazianti, stirandosi ...
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solfonico
solfònico (o sulfònico) agg. [der. di solfone] (pl. m. -ci). – Acido s., in chimica, denominazione generica dei composti contenenti il gruppo s. −SO3H (o −SO2OH), che si possono considerare [...] derivati dall’acido solforico per sostituzione di un gruppo −OH con un anione inorganico o con un radicale organico monovalente: come intermedî in chimica organica (potendo il gruppo −OH essere sostituito con cloro, bromo, ecc.), come catalizzatori ...
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pinacolo
pinacòlo s. m. [der. del gr. πίναξ -ακος «tavola» (per la forma in cristalli tabulari con cui si presenta il pinacolo esaidrato), col suff. -olo1]. – In chimica organica, nome generico dei glicoli [...] contenenti due gruppi alcolici terziarî adiacenti, di formula R2C(OH)C(OH)R2, dove R è un radicale alchilico; sono liquidi o solidi cristallini incolori, dall’odore penetrante, che per disidratazione danno le pinacoline. ...
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idrossido
idròssido s. m. [comp. di idro- e ossido]. – In chimica: 1. Nome dello ione OH-, più comunem. detto ossidrile. 2. Composto inorganico contenente uno o più ioni idrossido o ossidrile: i. di [...] sodio, NaOH, i. di alluminio, Al(OH)3; alcuni idrossidi (per es., quelli alcalini) si comportano come basi forti, altri come basi deboli, altri sono anfoteri. ...
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portento
portènto s. m. [dal lat. portentum, propr. «presagio, segno celeste», der. di portendĕre «presagire» (v. portendere)]. – 1. Avvenimento o fatto che si presenta fuori dell’ordine naturale delle [...] e del meraviglioso: Era apparito in que’ dì gran prodigi, Portenti, auguri e segni e casi strani (Pulci); oh anno de’ portenti, Oh primavera de la patria (Carducci). 2. Con sign. estens. ed enfatico, analogo a quello di miracolo e prodigio ...
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mamma
s. f. [lat. mamma (voce infantile), che aveva entrambi i sign. (di «madre» e di «mammella»); cfr. anche il gr. μάμμα, μάμμη]. – 1. a. Madre: E come fantolin che ’nver’ la mamma Tende le braccia [...] interiettivo, in invocazioni che, a seconda del tono con cui sono pronunciate, esprimono sorpresa, meraviglia, ansia, spavento: mamma!; oh mamma!; mamma mia! (talvolta anche, in frasi di vera o finta sorpresa, con grafia unita: mammamia, che spavento ...
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tabalorio
tabalòrio s. m. [adattamento di una voce dial. lombarda, da ricondurre prob. all’arabo ṭabal o ṭabbāl «timpano», affine quindi a tamburo]. – Persona sciocca, di scarso cervello; balordo: oh, [...] oh, pensavo (e mi dispiaceva), che il padron Lazzaro sia diventato un t.? (Bacchelli). ...
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bello
1. MAPPA BELLO è ciò che provoca nell’animo, per lo più attraverso la vista o l’udito, un’impressione esteticamente gradevole; può essere riferito a persona (un bel bambino; una bella donna) [...]
belle maniere
bello mio
di belle speranze
fare bello
farsi bello
il bel sesso
il bello è che…
in bella mostra
nel bel mezzo di
oh bella!
sul più bello
un bel giorno
un bel niente
volerci del bello e del buono
Proverbi
non è bello quel che è bello ma ...
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cappello
1. MAPPA Il CAPPELLO è un accessorio dell’abbigliamento maschile e femminile che serve a coprire la testa; può essere di vario materiale e varia forma, con la tesa (cioè la parte sporgente) [...]
far tanto di cappello a qualcuno
levarsi il cappello
prendere cappello
Citazione
Di noi che cosa fugge sul filo della corrente? Oh, di una storia che non ebbe un seguito stracci di luce, smorti volti, sperse lampàre che un attimo ravviva e lo ...
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o (oh; ohi)
Riccardo Ambrosini
1. Delle particelle interiettive o, oh e ohi l'uso è limitatissimo nella Vita Nuova (7 volte o, 5 oi), nelle Rime (5 volte o e 6 oh) e nel Convivio (11 volte o, 21 oh) e assente nel Fiore e nel Detto, mentre...
Manibus, oh, date lilïa plenis
È un emistichio virgiliano (Aen. VI 883), in cui è inserita la particella vocativa per formare l'endecasillabo. Con queste parole - che nell'Eneide Anchise pronuncia a proposito del giovane Marcello - viene accolta...