fare2
fare2 (ant. fàcere) v. tr. [lat. facĕre] (pres. fo 〈fò〉 [radd. sint.] o fàccio, fai [ant. faci], fa [radd. sint.; ant. e poet. face], facciamo, fate, fanno; imperf. facévo, ecc. [ant. e poet., [...] f., ora non ti posso dar retta; saper f., essere destro, abile: è uno che sa f. (e più efficacemente, che ci sa f.); oh se sa f., lui!; f. di tutto, f. il possibile, l’immaginabile, l’impossibile, fare ciò ch’è in nostro potere per uno scopo: fece ...
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belligeno
agg. Che genera guerre, conflitti. ◆ Benvenuta, Shivaratri! Via, oh via dalla galera monoreligiosa, dal fissare una volta per tutte le rivelazioni divine in quella insanguinata, inospitale, [...] inesauribilmente incendiaria e belligena terra di Palestina! (Guido Ceronetti, Stampa, 2 marzo 2003, p. 1, Prima pagina) • Un mondo diviso in stati, con buona pace dei liberisti, non è più belligeno di ...
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veduta
s. f. [der. di vedere, part. pass. veduto]. – 1. a. non com. L’atto e il fatto di vedere, soprattutto in alcune espressioni come lo so di veduta o per veduta, lo posso affermare di veduta, per [...] : togliere, impedire la v.; ma tutto il coraggio gli mancò quando fu in veduta della porta (Rovani); facoltà o forza visiva: Oh abbondante grazia ond’io presunsi Ficcar lo viso per la luce etterna, Tanto che la v. vi consunsi! (Dante). Spazio o ...
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auxocromo
auxocròmo (o aussocròmo) agg. e s. m. [comp. di auxo- e -cromo]. – In chimica, di gruppo o radicale salificabile (quale per es. −OH, −NH2, −SO3H, −COOH, ecc.), che, introdotto in una sostanza [...] cromogena, ne sviluppa o ne rinforza il colore, rendendola anche colorante, cioè capace di tingere ...
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erinni
(o Erinni, ant. Erinne e Erine) s. f. [nome proprio, gr. ᾿Ερινύς, lat. Erinnys o Erinys]. – Nella mitologia classica, personificazione, in origine, della nuvola tempestosa apportatrice di malattia [...] greche, vendicano i delitti di sangue. Nel linguaggio poetico è frequente l’uso fig. per indicare il rimorso o l’ossessione del male e delle passioni: oh dilettose e care Mentre ignote mi fur l’erinni e il fato, Sembianze agli occhi miei (Leopardi). ...
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tormento
torménto s. m. [lat. tormentum, der. di torquēre «torcere»]. – 1. a. letter. Strumento di tortura e di martirio; la tortura o il martirio stessi: mettere ai t.; neanche in mezzo ai t. rinnegò [...] ; o persona fastidiosa, molesta, che non dà pace: smetti di frignare, t. che sei!; è un bel t. quella donna!; – Oh che sant’uomo! ma che tormento! – pensava don Abbondio (Manzoni). 2. fig. Nel linguaggio marin., ogni sollecitazione che uno scafo, una ...
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tempra
tèmpra (o tèmpera) s. f. [der. di temprare, temperare]. – 1. In tecnologia, raffreddamento rapido di un materiale (metallo, leghe, vetro, materie plastiche, clincher, ecc.) precedentemente portato [...] (Dante), ha cioè breve durata. Perdere la t., anche di coltelli e altri strumenti taglienti, perdere il taglio, l’affilatura. 5. letter. ant. Grado di calore, temperatura, clima: oh! fortunate Genti che in dolci tempre Quest’aura respirate (Parini). ...
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storia
stòria (ant. o letter. istòria) s. f. [dal lat. historia, gr. ἱστορία, propr. «ricerca, indagine, cognizione» da una radice indoeur. da cui il gr. οἶδα «sapere» (e ἴστωρ «colui che sa») e il lat. [...] s.; il momento più divertente di tutta la s. fu quando ...; e intanto mi tocca andar con lui! in quel castello! Oh che storia! che storia! che storia! (Manzoni). Sempre in senso generico, nell’uso com., seguito di fatti (anche non importanti), in ...
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osmoforo
osmòforo s. m. [comp. di osmo-1 e -foro]. – In chimica organica, di atomo o gruppo atomico capace di conferire alla molecola in cui è presente la proprietà di provocare sensazioni odorose, proprietà [...] che scompare quando l’osmoforo sia trasformato o eliminato; tra i gruppi principali, quello ossidrilico (−OH) degli alcoli e dei fenoli, quello carbonilico (=CO) delle aldeidi e dei chetoni, e quello tio- (−S−) dei solfidrati e dei solfuri. ...
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plebe
plèbe s. f. [dal lat. plebs plebis]. – 1. Propriam., parte della popolazione dell’antica Roma, formata da piccoli proprietarî, artigiani, trafficanti, nullatenenti, ecc., che inizialmente non godeva [...] p.; Anime prodi, Ai tetti vostri inonorata, immonda Plebe successe (Leopardi). c. In senso fig., poet., moltitudine: Oh sovra tutte mal creata plebe (Dante, riferendosi alla moltitudine dei dannati); in partic., una moltitudine meno qualificata o più ...
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o (oh; ohi)
Riccardo Ambrosini
1. Delle particelle interiettive o, oh e ohi l'uso è limitatissimo nella Vita Nuova (7 volte o, 5 oi), nelle Rime (5 volte o e 6 oh) e nel Convivio (11 volte o, 21 oh) e assente nel Fiore e nel Detto, mentre...
Manibus, oh, date lilïa plenis
È un emistichio virgiliano (Aen. VI 883), in cui è inserita la particella vocativa per formare l'endecasillabo. Con queste parole - che nell'Eneide Anchise pronuncia a proposito del giovane Marcello - viene accolta...