simmetrico
simmètrico agg. [dal gr. συμμετρικός, der. di συμμετρία «simmetria»] (pl. m. -ci). – 1. Che è in simmetria, che presenta simmetria (anche nel sign. più generico di tale termine): le due finestre [...] differenza di CHCl2−CH3, detto perciò dicloroetano asimmetrico); la floroglucina è il triidrossiderivato s. del benzene, in quanto i tre −OH si trovano nelle posizioni 1, 3, 5. 5. In genetica, caratteri s., lo stesso che caratteri allelomorfi. Avv ...
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stibonico
stibònico agg. [der. di stibo-] (pl. m. -ci). – Acido s., nome dei composti metallorganici dell’antimonio, di formula generale RSbO(OH)2, dove R è un radicale idrocarburico monovalente collegato [...] all’atomo d’antimonio mediante un atomo di carbonio; gli acidi stibonici prendono nome dal radicale R: per es., acido benzenstibonico ...
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stibonoso
stibonóso agg. [der. di stibon(ico)]. – Acido s., nome dei composti metallorganici dell’antimonio, di formula RSb(OH)2, dove R è un radicale idrocarburico monovalente collegato all’atomo d’antimonio [...] mediante un atomo di carbonio ...
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latino
agg. e s. m. (f. -a) [lat. Latīnus]. – 1. a. Relativo o appartenente all’antico popolo di origine indoeuropea che in età storica abitava il Lazio; del Lazio antico, o di Roma, dei Romani: i popoli [...] latina: il tuo l. è molto scorretto, è pieno di errori. Sapere di l. (spesso scherz. o iron.), essere colto, istruito: oh! suggerire a lei che sa di latino! (Manzoni). 3. Usi estens., come s. m.: a. Linguaggio, discorso, modo di esprimersi: per ...
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sottomettere
sottométtere v. tr. [comp. di sotto- e mettere; cfr. il lat. submittĕre e v. sommettere] (coniug. come mettere). – 1. non com. Mettere sotto: s. i buoi al giogo; in partic., di animali, [...] dall’uomo, accoppiarsi con lui: A uno sgrignuto [= scrignuto, cioè gobbo] mostro e contraffatto Dunque (disse) costei si sottomette, ... oh che appetito! (Ariosto). 2. Sottoporre, presentare al parere o al giudizio di altri: s. un quesito a un legale ...
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abbondante
(ant. abondante) agg. [part. pres. di abbondare]. – 1. Che è in gran quantità, in misura o in proporzioni notevoli (contr. di scarso): un raccolto a.; porzione a.; Oh a. grazia ond’io presunsi [...] Ficcar lo viso per la luce etterna (Dante). Fam., che supera la giusta misura: il peso è a.; assegnare un voto un po’ a.; una giacca piuttosto a., larga; scherz., una signora a. di forme. 2. Che ha in ...
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lungo1
lungo1 agg. [lat. lŏngus] (pl. m. -ghi). – 1. a. Che si estende notevolmente nel senso della lunghezza, che ha grande estensione dall’una all’altra delle sue estremità (contrario di corto): una [...] (V. Monti). Di suono, di parole: nota l.; un l. suono di campane; un l. squillo di tromba; Mutar lor canto in un «Oh!» lungo e roco (Dante); Il gemer l. di persona morta (Foscolo). Di quantità discontinua: per l. ordine d’anni. Come predicato: l’arte ...
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orto-
òrto- [dal gr. ὀρϑός «diritto1»]. – 1. Primo elemento di numerose parole composte, derivate dal greco o formate modernamente, che significa genericam. «retto, diritto», nelle varie accezioni in [...] per atomo di non metallo: così, dei diversi acidi del fosforo pentavalente si dice acido ortofosforico quello di formula O=P(OH)3. Premesso al nome di un acido organico, indica il prodotto, instabile, in cui il carbossile ha addizionato una molecola ...
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ortocarbossilico
ortocarbossìlico agg. [comp. di orto- e carbossilico] (pl. m. -ci). – Acido o.: in chimica organica, nome di acidi instabili, noti solo sotto forma di esteri, dalla formula generale [...] R−C(OH)3, dove R è un generico radicale idrocarburico. ...
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sciocco
sciòcco agg. [forse lat. exsuccus «privo di succo, di sugo»] (pl. m. -chi). – 1. a. agg. e s. m. (f. -a) Di persona, priva o scarsamente dotata di intelligenza, avvedutezza e buonsenso: un uomo [...] sc.; non ho mai visto un ragazzo così sc.; sei proprio sc. a fidarti di gente simile; quanto sei sciocca!; oh creature sciocche, Quanta ignoranza è quella che v’offende! (Dante); nell’uso ant., anche, con valore attenuato, inesperto, ignaro: quasi ...
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o (oh; ohi)
Riccardo Ambrosini
1. Delle particelle interiettive o, oh e ohi l'uso è limitatissimo nella Vita Nuova (7 volte o, 5 oi), nelle Rime (5 volte o e 6 oh) e nel Convivio (11 volte o, 21 oh) e assente nel Fiore e nel Detto, mentre...
Manibus, oh, date lilïa plenis
È un emistichio virgiliano (Aen. VI 883), in cui è inserita la particella vocativa per formare l'endecasillabo. Con queste parole - che nell'Eneide Anchise pronuncia a proposito del giovane Marcello - viene accolta...