bacile
s. m. [lat. mediev. bacile, prob. da *bac(c)inum con cambio di suffisso: v. bacino]. – 1. Piatto metallico grande e profondo, destinato in passato a varî usi, ma spec. per lavarsi; di forme varie, [...] cattolica, soprattutto per raccogliere l’acqua versata per l’abluzione sulle mani del celebrante, o anche per contenere oggetti da benedire. 2. Vassoio che, soprattutto in occasione di spettacoli di beneficenza con ingresso gratuito, si colloca ...
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fermabagagli
s. m. [comp. di fermare e bagaglio]. – Specie di cordone tubolare elastico, di circa 1 m di lunghezza e terminante con un gancio a ciascuna delle due estremità, che, disposto opportunamente [...] insieme con altri (in numero di due, quattro o più a seconda del peso e volume del carico) e messo in tensione, serve ad assicurare valigie o altri oggetti al portabagagli di un’autovettura, perché non si muovano o cadano durante il percorso. ...
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impuntare
v. intr. [der. di punta1] (aus. avere). – 1. Propr., urtare con la punta del piede in un ostacolo, in modo da averne impedimento nel camminare: ho impuntato in un sasso; anche con riferimento [...] a oggetti, strumenti di lavoro e sim., che urtino contro scabrosità della superficie su cui si muovono. Spesso fig., di persona che parli con difficoltà, per balbuzie o per altro difetto: impunta un poco, quand’è emozionato; o di chi nel parlare o ...
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cromare
v. tr. [der. di cromo] (io cròmo, ecc). – Rivestire oggetti metallici di un sottile strato di cromo. ◆ Part. pass. cromato, anche come agg. (v. cromato1). ...
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tavella
tavèlla s. f. [lat. tabĕlla «tavoletta» (dim. di tabŭla «tavola»)]. – 1. Laterizio forato di piccolo spessore (3-4 cm) usato soprattutto per solai e per controsoffitti, ma anche per la chiusura [...] di piccoli vani con paretine sottili. 2. Nell’utensileria nautica, dispositivo di bloccaggio di oggetti mobili come ripiani di ribaltine, sportelli di armadietti, ecc.; è costituito essenzialmente da una listerella o lamina che, comandata dall’ ...
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smarrito
agg. [part. pass. di smarrire]. – 1. Che non si ha più, che si è perduto e non si è ancora ritrovato: ufficio oggetti s.; cani s.; la pecora s., nel noto passo del Vangelo di Luca (15, 3-6) [...] che precede la parabola del figliuol prodigo; Non vi mettete in pelago, ché forse, Perdendo me, rimarreste smarriti (Dante). Non com., come sinon. di sperduto, per indicare cosa che si sperde, che non ...
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fotodegradazione
fotodegradazióne s. f. [comp. di foto-1 e degradazione]. – Processo chimico-fisico dovuto a radiazioni luminose, per cui un composto muta la sua struttura: per es. nei polimeri consiste [...] di alcune caratteristiche del polimero stesso, spesso anche a un peggioramento delle proprietà fisiche e meccaniche degli oggetti con esso confezionati. Ha anche applicazioni pratiche, come nella degradazione di materiali di rifiuto quali plastiche ...
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dismegalopsia
dismegalopsìa s. f. [comp. di dis-2, megalo- e -opsia]. – In oculistica, alterazione dell’apprezzamento visivo (varietà di dismetropsia), per cui gli oggetti vengono avvertiti secondo dimensioni [...] maggiori di quelle reali ...
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visione
viṡióne s. f. [dal lat. visio -onis, der. di videre «vedere», part. pass. visus]. – 1. a. Il processo di percezione degli stimoli luminosi, la funzione e la capacità di vedere: v. vicina, lontana, [...] che si ha nelle ore di piena luminosità, assicurata esclusivam. dai coni, che consente, oltre alla percezione nitida degli oggetti, anche quella dei colori. In partic., in medicina, v. nera e v. rossa, dovute, in soggetti che compiono acrobazie ...
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guarnitore
guarnitóre s. m. (f. -trice) [der. di guarnire]. – Chi guarnisce; in partic., come termine di classificazione professionale, chi rifinisce con guarnizioni abiti, cappelli o anche oggetti d’uso. ...
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linguaggio a oggetti
linguaggio a oggetti particolare tipo di → linguaggio di programmazione basato sul paradigma della programmazione orientata agli oggetti (Object Oriented Programming, oop); essa prevede che il programmatore definisca le...
internet degli oggetti
(Internet degli oggetti), loc. s.le m. o f. inv. Il collegamento di oggetti, dispositivi e servizi alla rete telematica, al fine di riceverne dati e poter inviare comandi e istruzioni.
• Proprio dal CRS4 [centro di supercalcolo]...