seta
séta s. f. [lat. pop. sēta, class. saeta «setola, crine»]. – 1. a. Sostanza elaborata dalla larva del lepidottero Bombyx mori, comunem. noto col nome di baco da seta, come secrezione di particolari [...] la cosiddetta via della s., che attraverso l’Asia giungeva a Bisanzio e Alessandria; nell’anno 552 furono importati in Occidente i bozzoli da due monaci inviati a questo scopo in Cina da Giustiniano, e da allora la bachicoltura si sviluppò anche ...
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salernitano
agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Salernitanus]. – Della città di Salèrno, capoluogo di provincia della Campania: la costa s.; la pianura s.; il dialetto s., la varietà del dialetto campano [...] scuola s., la scuola medica sorta a Salerno nel sec. 9°, considerata la più antica e illustre istituzione medievale dell’Occidente europeo per l’esercizio e l’insegnamento della medicina. Come sost., abitante, originario o nativo di Salerno; come s ...
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norreno
norrèno agg. [dal nordico norron «settentrionale»]. – Detto della lingua e della letteratura dei Norvegesi (sia nella madrepatria sia nelle colonie d’occidente, soprattutto nell’Islanda), dal [...] sec. 9° circa, ossia dall’età vichinga, fino alla metà del sec. 14°. La letteratura norrena, che qualitativamente primeggia tra le germaniche antiche, ha creato i generi letterarî del carme eddico, del ...
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nosco
nòsco pron. [lat. nōbiscum (cioè cum nobis, con cum posposto), pronunciato nòbiscum e divenuto poi noscum, con semplificazione favorita anche (così come per vosco) dalle forme parallele mecum, [...] . tra noi, verso o contro di noi, ai tempi nostri): Euripide v’è nosco e Antifonte (Dante); captive Le dilette lor mogli in un co’ figli Noi nosco condurremo (V. Monti); talora preceduto da con pleonastico: Ei verria con nosco in occidente (Grossi). ...
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mugiahidin
mugiāhidīn ‹muǧahidìn› s. m. pl., arabo [plur. di mugiāhīd «combattente (per la fede)», con la terminazione -īn del plur. nell’arabo parlato (corrispondente a -ūn dell’arabo letterario), der. [...] . moudjahiddin) nelle forme mujahiddin, mujaheddin, mujahedin (e adoperato inesattamente anche come singolare), si è diffuso in Occidente negli anni ’80 del Novecento, soprattutto in seguito all’intervento sovietico in Afghanistan, con riferimento ai ...
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sette
sètte agg. num. card. e s. m. [lat. sĕptem], invar. – 1. a. Il numero intero che segue immediatamente al sei (considerato, soprattutto nell’antichità, numero sacro o simbolico, probabilmente in [...] s. savî, opera novellistica di origine orientale, diffusasi, attraverso una serie di traduzioni e rielaborazioni, in varie lingue d’Occidente. In medicina, febbre dei s. giorni, malattia diffusa spec. in Oriente, così detta per la sua abituale durata ...
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saliente
saliènte agg. e s. m. [part. pres. di salire, dal lat. saliens -entis; in alcuni usi e sign. ricalca il fr. saillant]. – 1. agg. a. Che sale verso l’alto, in determinate locuz.: arco a sesto [...] , sporgenza, rispetto al normale allineamento orizzontale o verticale: la costa presenta un alternarsi di salienti e rientranze; verso occidente il confine fa un s.; s. roccioso; s. collinare. c. Nelle fortificazioni del tipo bastionato formatosi nel ...
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tigre
s. f. (ant. e letter. m.) [lat. tigris, che è dal gr. τίγρις, usati l’uno e l’altro sia al masch. sia al femm.]. – 1. a. Grosso carnivoro felide asiatico (Panthera tigris), con mantello fulvo attraversato [...] ogni forza tradizionalmente temuta che, per quanto sembri potente ha sempre lati deboli e può essere vinta (per es.: l’Occidente è una t. di carta; la t. di carta del capitalismo). d. In alpinismo, titolo onorifico assegnato dagli Inglesi agli ...
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scisma
(ant. scìsmate) s. m. [dal lat. tardo schisma, che è il gr. σχίσμα, der. di σχίζω «dividere»] (pl. -i). – 1. Separazione di un gruppo di fedeli dal corpo della Chiesa cattolica, per ribellione [...] e il Patriarcato di Costantinopoli, dopo il 1054, per contrasti fra il patriarca e il papa Leone IX; sc. d’Occidente (o grande sc.), quello provocato nel 1378 dalla elezione di papa Urbano VI, cui fu contrapposto da parte dei cardinali francesi ...
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infantilizzazione
s. f. Tendenza a manifestare atteggiamenti tipici dell’età infantile. ♦ Certo la magia, il sogno e l’immaginazione sono indispensabili per arricchire la nostra personalità, nell’infanzia [...] . E anche l’«infantilizzazione», come aveva capito con largo anticipo lo scrittore Witold Gombrowicz, è il destino inevitabile dell’Occidente. Per perseguirlo, ironizzava il romanziere polacco, si ricorreva all’inizio del XX secolo allo sport e al ...
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Geografia
Una delle quattro direzioni cardinali, quella nella quale il sole tramonta; sinonimo quindi di ovest. Emisfero occidentale Nella rappresentazione cartografica del globo terrestre in due emisferi, quello occupato dalle Americhe. Indie...
occidente
occidènte [Der. del lat. occidens -entis (sottinteso sol "Sole"), part. pres. di occidere "tramontare", comp. di ob- e cadere] [ASF] [GFS] Quella delle quattro direzioni cardinali che è la più vicina al punto dell'orizzonte dove...