passacavo
s. m. [comp. del tema di passare e cavi, pl. di cavo2]. – 1. Fasciatura a spirale mediante filo metallico eseguita all’estremità di un filo o cavo metallico, piegato a occhio per impedirne [...] l’apertura. Anche detto passafilo. 2. Nell’allestimento navale, ogni elemento destinato a guidare i cavi correnti, gli ormeggi, ecc.; sono tali, per es., le redance, le bigotte, le bocche di granchio, ...
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folgora
fólgora s. f. [dal nome lat. scient. del genere Fulgora: v. fulgoridi]. – Insetto omottero della famiglia fulgoridi (Fulgora laternaria), caratteristico per la singolare forma del capo, provvisto [...] di un gigantesco prolungamento cavo, dilatato all’estremità, simile a una clava, colorato con varie macchie spesso iridescenti; ha un’apertura alare di circa 15 cm e una grossa macchia rotonda, simile a un occhio, sul secondo paio di ali. ...
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pennacchio
pennàcchio s. m. [lat. tardo pinnacŭlum: v. pinnacolo]. – 1. a. Mazzo di penne, variopinte o di uno stesso colore, usate come ornamento negli elmi dei guerrieri antichi, nel cappello di certe [...] , p. coronale, ognuno dei getti luminosi di varia lunghezza (anche una decina di diametri solari), visibili a occhio nudo durante le eclissi, che, dipartendosi dalla corona solare, finiscono gradatamente col perdersi nella luce diffusa del cielo ...
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ritmo
s. m. [dal lat. rhythmus, gr. ῥυϑμός, affine a ῥέω «scorrere»]. – Il succedersi ordinato nel tempo di forme di movimento, e la frequenza con cui le varie fasi del movimento si succedono; tale successione [...] può essere percepita dall’orecchio (con alternanza di suoni e di pause, di suoni più intensi e meno intensi, ecc.), o dall’occhio (come alternanza di momenti di luce e momenti di ombra, di azioni e pause, di azioni fra loro simili e azioni di diverso ...
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meandro
s. m. [dal nome del Meandro (gr. Μαίανδρος, lat. Maeandrus e Maeander), fiume dell’Asia Minore, che già in greco e in latino aveva assunto sign. fig. per i caratteristici serpeggiamenti del suo [...] alla base, con l’isolamento di un’ansa destinata a prosciugarsi. 2. In geologia, fessura o canaletto visibile a occhio nudo, apertosi in seno a una roccia per cause geologiche diverse. 3. Qualsiasi disegno o andamento serpeggiante o complicato ...
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millefili
s. m. [da mille fili]. – In tipografia, denominazione (anche millerighe, o filetti azzurrati) di quei filetti di ottone il cui occhio è diviso in parecchi fili, piani o ondulati, generalmente [...] utilizzati per imprimere, nella stampa di vaglia bancarî, assegni, conti correnti, fedi di credito, azioni, obbligazioni e simili, lo spazio su cui si deve poi scrivere a mano l’indicazione della somma ...
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ipoema
ipoèma s. m. [comp. di ipo- e gr. αἷμα «sangue»] (pl. -i). – In medicina, raccolta di sangue o di essudato ematico nella camera anteriore dell’occhio. ...
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passare
v. intr. e tr. [lat. *passare, der. di passus -us «passo»]. – I. intr. (aus. essere) 1. a. Andare da un punto a un altro attraversando uno spazio o percorrendolo nel senso della lunghezza: p. [...] in tono enfatico o scherz.); fig., passare sopra qualche cosa, non curarsene, non darle importanza, oppure chiudere un occhio, giudicare con indulgenza e perdonare: p. sopra le convenzioni, sopra gli scrupoli; per questa volta, passerò sopra la ...
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toro1
tòro1 s. m. [lat. taurus]. – 1. Il maschio adulto (da 12-14 mesi) dei bovini non castrato e perciò adatto alla riproduzione e, per la naturale aggressività, al combattimento: allevamento di tori; [...] In astronomia, Toro, nome di una costellazione zodiacale tra i Gemelli e l’Ariete, la più ricca di stelle visibili a occhio nudo di tutto il cielo; comprende gli ammassi stellari delle Pleiadi e delle Iadi, e la stella principale è Aldebaran (α Tauri ...
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cera1
céra1 s. f. [lat. cēra]. – 1. a. Prodotto di secrezione di ghiandole addominali (ghiandole ceripare) della comune ape e di alcune altre specie di apidi. b. Denominazione generica di sostanze organiche, [...] oggetti congiunti in modo poco saldo; struggersi come la c., di cosa che si consuma rapidamente, di persona che dimagrisce a vista d’occhio per malattia o per qualche passione; prov. chi ha il capo di c. non vada al sole, chi è debole non si esponga ...
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Anatomia e medicina
Organo di senso per la ricezione degli stimoli luminosi, che vengono trasmessi ai centri nervosi dando origine alle sensazioni visive.
Anatomia comparata
Invertebrati
Molti Invertebrati reagiscono agli stimoli luminosi grazie...
OCCHIO
Bruno Maria APOLLONJ
. Architettura. - Centro della voluta nel capitello ionico. Si chiama altresì occhio ogni apertura circolare e quindi anche l'apertura situata in piano alla sommità delle cupole negli edifici romani, come nel Pantheon...