camera
càmera s. f. [lat. camĕra, camăra «volta, soffitto a volta di una stanza», dal gr. καμάρα]. – 1. a. In senso generico, qualunque ambiente interno di un edificio per abitazione, che non abbia, [...] è usato per indicare cavità anatomiche piccole e ben delimitate: c. del dente, la cavità della polpa dentaria; camere dell’occhio, due cavità, tra cornea e iride (c. anteriore) e tra iride e cristallino (c. posteriore), che comunicano tra loro ...
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moro1
mòro1 s. m. e agg. [lat. Maurus «abitante della Mauritania»]. – 1. a. s. m. In origine, denominazione degli abitanti della Mauritania, estesa poi ad altre popolazioni africane, come per es. gli [...] gola (Manzoni); uno schiavetto moro. 2. agg. a. Riferito a persona, di colorito bruno o scuro: pelle m.; Bruno ciglio, occhio oscuro e guancia m. (Marino); capelli m.; anche, che ha capelli scuri: un ragazzo m., una fanciulla m. (e sostantivato: un ...
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sveltezza
sveltézza s. f. [der. di svelto]. – 1. La qualità, la caratteristica o il comportamento di chi è svelto, di chi opera con rapidità e speditezza: la sua s. è invidiabile; due o tre giovani serve [...] camminavano intorno con s., sotto l’occhio dell’anziano proprietario (Arbasino); s. di mano, s. di lingua; prontezza d’ingegno: s. di mente, di intelligenza. 2. Snellezza, agilità di forme. ...
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mezzo2
mèżżo2 s. m. [uso sostantivato dell’agg. prec.]. – 1. Propriam., lo spazio, il fluido o in genere la sostanza che s’interpone fra due oggetti o che un oggetto in movimento deve attraversare per [...] fin che ’l mezzo, per lo molto, Li tolse il trapassar del più avanti (Dante), finché cioè lo spazio interposto tra l’occhio e i beati risalenti all’Empireo, essendo molto esteso, gli impedì di seguirli più oltre con lo sguardo. Da questo sign., e ...
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corneale
agg. [der. di cornea]. – Della cornea, relativo alla cornea: anello c., alterazione degenerativa a carico dell’intero bordo della cornea; arco c., processo degenerativo della periferia della [...] incompleto; fistola c., perforazione permanente della cornea, con fuoriuscita dell’umore acqueo contenuto nella camera anteriore dell’occhio; opacità c., difetto di trasparenza della cornea, più o meno circoscritto, esito di processi infiammatorî o ...
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exenteresi
exenterèṡi ‹eġ∫-› s. f. [der. del gr. ἐξεντερίζω «sviscerare», foggiato sul modello di altri termini in -eresi, come exeresi, ecc.]. – Nel linguaggio medico, lo stesso che eviscerazione, soprattutto [...] per indicare l’eviscerazione del bulbo oculare o anche l’asportazione chirurgica dell’occhio. ...
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morso2
mòrso2 s. m. [lat. mŏrsus -us, der. di mordēre «mordere», part. pass. morsus]. – 1. a. L’atto del mordere (di uomini o di animali), dell’affondare cioè i denti in una materia, per staccarne un [...] dell’animale; le due aste laterali hanno l’ufficio di una leva, di cui la parte superiore (stanghetta), terminante in un occhio a cui s’affibbia la briglia, costituisce il fulcro, e l’estremità della parte inferiore o guardia a cui si attacca la ...
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decimo
dècimo agg. num. ord. e s. m. [dal lat. decĭmus, der. di decem «dieci»]. – 1. agg. Che in una serie, in una progressione, viene dopo nove altri (in scrittura numerica 10°, in numeri romani X): [...] a 9/10, 8/10, ecc. per capacità visive ridotte, la cui determinazione è fatta in base alle tavole ottotipiche: all’occhio destro ho tre d. meno che al sinistro. d. Nella graduazione dei termometri clinici, il sottomultiplo decimale del grado di ...
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cavallo
s. m. (f. -a) [lat. caballus «cavallo da lavoro, cavallo castrato»] (pl. -i; pl. ant. cavagli). – 1. a. Mammifero ungulato perissodattilo, erbivoro, della famiglia equidi, già presente con i [...] forma (detto della configurazione di una piazza, di un teatro, della disposizione dei tavoli in un banchetto, ecc.). Proverbî: l’occhio del padrone ingrassa il c., gli affari vanno meglio quando c’è il controllo diretto di chi vi è interessato; a ...
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diplopia
diplopìa s. f. [comp. di diplo- e -opia]. – In oculistica, fenomeno visivo per il quale si vedono doppie le immagini, in conseguenza di difetti o lesioni dell’occhio di varia natura. ...
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Anatomia e medicina
Organo di senso per la ricezione degli stimoli luminosi, che vengono trasmessi ai centri nervosi dando origine alle sensazioni visive.
Anatomia comparata
Invertebrati
Molti Invertebrati reagiscono agli stimoli luminosi grazie...
OCCHIO
Bruno Maria APOLLONJ
. Architettura. - Centro della voluta nel capitello ionico. Si chiama altresì occhio ogni apertura circolare e quindi anche l'apertura situata in piano alla sommità delle cupole negli edifici romani, come nel Pantheon...