dare2
dare2 v. tr. [lat. dare] (pres. do 〈dò〉 o dò [radd. sint.], dai o dài, dà, diamo, date, danno o dànno; imperf. davo, davi, ecc.; pass. rem. dièdi o dètti, désti, diède [poet. diè] o dètte, démmo, [...] ha dato alla testa; fig., far insuperbire: i troppi onori gli hanno dato alla testa; d. ai nervi, sui nervi, irritare; d. nell’occhio, attrarre gli sguardi, l’attenzione; dar di sprone, spronare; non mi dà l’animo di ..., non ho il coraggio. D. del ...
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copiglia
copìglia (o coppìglia) s. f. [dal fr. goupille]. – Semplice organo di fissaggio costituito da una sbarretta a sezione semicircolare ripiegata su sé stessa in modo da formare un piccolo occhio [...] a un’estremità; ne risulta un perno che viene introdotto nei fori (per es., di uno stelo filettato per impedire lo svitamento di un dado), e poi fermato divaricando la parte sporgente ...
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malincomico
agg. (scherz.) Che unisce tratti di malinconia a una vena di comicità. ◆ Per crescere occorre cambiare, questa è la storia. Ed è la storia che – nella seconda parte del libro [«Saltatempo»] [...] [Massimo] Troisi lo era in senso stretto. Semmai sono buffo. Una via di mezzo tra una risata e un occhio lucido. [Fabio Volo intervistato da Michele Anselmi]. (Giornale, 12 novembre 2005, p. 30, Spettacoli) • Carlo [Verdone] rivisita quegli stessi ...
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copiopia
copiopìa s. f. [comp. del gr. κοπιάω «affaticarsi, essere stanco» e -opia]. – In medicina, stanchezza visiva; c. isterica, quella che non è in rapporto con lesioni organiche dell’occhio. ...
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ametrope
amètrope agg. e s. m. e f. [comp. di a- priv., -metro e -ope]. – Affetto da ametropia: occhio a. (o ametropico); come sost., persona affetta da tale anomalia. ...
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ametropia
ametropìa s. f. [comp. di a- priv., -metro e -opia]. – Nel linguaggio medico, anormalità dell’occhio, per cui il secondo fuoco non cade, come in quello normale o emmetropico, sulla retina; [...] può consistere in una miopia o in una ipermetropia e può derivare da difetti di struttura del cristallino o da malformazione del globo oculare ...
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cicloforia
cicloforìa s. f. [comp. di ciclo- e -foria]. – In oculistica, varietà di eteroforia caratterizzata dalla tendenza del meridiano verticale d’un occhio a deviare dalla posizione verticale: può [...] essere dovuta a cause anatomiche (anomala inserzione dei muscoli estrinseci; deficit neuromuscolare) o a una particolare varietà di astigmatismo ...
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porre
pórre (ant. pónere) v. tr. [lat. pōnĕre] (io póngo, tu póni, egli póne, noi poniamo [ant. pogn(i)amo], voi ponéte, essi póngono; pass. rem. pósi, ponésti, póse [ant. puòse], ponémmo, ponéste, pósero [...] , accorgersene; p. il tempo in qualche cosa, impiegarlo, dedicarlo; p. la mira in (o a) qualche cosa, mirare a quel punto, fissarvi l’occhio per aggiustare il colpo (e in senso fig., p. la mira sopra o addosso a una persona o a una cosa, fare su di ...
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semilunare
agg. [der. di semiluna]. – Che ha forma di mezzaluna: un chiaro cupo scendeva dalle finestre s. coperte di tende rosse (D’Annunzio). In partic., in anatomia, detto di varie formazioni configurate [...] con il radio e con alcune ossa del carpo; plica s., piccola piega congiuntivale in corrispondenza dell’angolo interno dell’occhio; valvole s., le tre formazioni membranose, in forma di nidi di rondine, di cui sono muniti i due orifizî arteriosi ...
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Anatomia e medicina
Organo di senso per la ricezione degli stimoli luminosi, che vengono trasmessi ai centri nervosi dando origine alle sensazioni visive.
Anatomia comparata
Invertebrati
Molti Invertebrati reagiscono agli stimoli luminosi grazie...
OCCHIO
Bruno Maria APOLLONJ
. Architettura. - Centro della voluta nel capitello ionico. Si chiama altresì occhio ogni apertura circolare e quindi anche l'apertura situata in piano alla sommità delle cupole negli edifici romani, come nel Pantheon...