forza
fòrza s. f. [lat. tardo fŏrtia, der. di fortis «forte1»]. – 1. In generale, la qualità o la condizione d’esser forte, e insieme anche la causa che dà la possibilità d’esser forte. Con riferimento [...] dimensioni della lettera tipografica (v. corpo, n. 9); f. d’asta, la maggiore o minore grossezza del tratto con cui è disegnato l’occhio (v. asta, n. 7 b). 8. In senso concr., contingente di uomini armati. In partic.: a. Al plur., nell’uso com., il ...
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spaziare
v. intr. e tr. [dal lat. spatiari «passeggiare, distendersi», der. di spatium «spazio»] (io spàzio, ecc.). – 1. intr. (aus. avere) a. non com. Muoversi, estendersi liberamente e ampiamente per [...] riferimento al campo visuale o alle facoltà intellettuali: da qui la vista spazia per prospetti più o meno estesi (Manzoni); l’occhio spaziava sopra una moltitudine di tetti e di tettucci (De Marchi): il genio di Leonardo ha spaziato in quasi tutti i ...
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coccinello
coccinèllo (o cuccinèllo) s. m. [etimo incerto]. – Nelle navi e imbarcazioni a vela, piccolo cavicchio, cilindrico, di legno duro, legato per il suo centro all’estremità di un cavo: passandolo, [...] come in una bottoniera, dentro un occhio formato all’estremità di un altro cavo o nella bugna di una vela, serve a collegarli insieme. ...
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fosco
fósco agg. [lat. fŭscus] (pl. m. -chi). – Tendente allo scuro, a un tono grigio cupo: un quadro a tinte f.; Non fronda verde, ma di color fosco (Dante); offuscato, privo di chiarezza e di trasparenza: [...] l’aere, Il cielo è muto (Fusinato). Con usi fig.: rappresentare (cosa o persona) a tinte f., mettere in cattiva luce; occhio, sguardo f., velato, non limpido, e più spesso cupo, torvo; e così pensieri f.; aspetto f., d’una persona, che non lascia ...
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tupe
tupè (e tuppè) s. m. – Adattamenti ital. del fr. toupet (v.); anche nel sign. fig.: occorrono altri requisiti: del tupè, l’occhio ardito (Verga). ...
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irrequieto
irrequïèto agg. [dal lat. irrequietus, comp. di in-2 e requietus «quieto, che riposa», der. di requiescĕre «riposare», supino requietum]. – Che non ha quiete, che si agita e muove continuamente, [...] il malato è stato i. tutta la notte; è un ragazzo molto i.; una scolaresca irrequieta. Per estens., occhio, sguardo irrequieto. Analogam., di animali domestici (soprattutto cavalli, cani, gatti). ◆ Avv. (poco com.) irrequietaménte, con irrequietezza ...
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accordare
v. tr. [lat. mediev. accordare «conciliare», der. di cor cordis sul modello del lat. concordare; nel sign. 2 a, e più ancora nel sign. 2 d, raccostato a corda] (io accòrdo, ecc.). – 1. Mettere [...] fig. Uniformare, mettere in accordo: a. i modi alla circostanza; detto spec. di colori, in modo che diano impressione gradita all’occhio: il rosso si accorda con il giallo. Intr. pron., andare d’accordo, essere conforme: le tue parole non s’accordano ...
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offendere
offèndere v. tr. [lat. offĕndĕre, propr. «urtare contro», comp. di ob- e -fendĕre «urtare, colpire» (cfr. difendere)] (pass. rem. offési, offendésti, ecc.; part. pass. offéso, ant. offènso). [...] con riferimento all’organismo umano, produrre una lesione di carattere traumatico (cfr. il più comune ledere): il proiettile ha offeso il polmone; l’occhio è stato offeso da una scheggia. b. fig. Riuscire molesto o spiacevole a uno dei sensi: o. gli ...
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strigope
strìgope s. m. [lat. scient. Strigops, nome di genere, comp. del gr. στρίξ -ιγός «strige» e ὤψ ὠπός «occhio»]. – Uccello della famiglia psittacidi (Strigops habroptilus), unico rappresentante [...] genere Strigops: è un pappagallo notturno che si ciba di vegetali ed è incapace di volare; le penne intorno agli occhi sono sfrangiate come negli strigiformi e nei caprimulgiformi; ha sterno privo di carena, si arrampica sugli alberi e percorre un ...
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Anatomia e medicina
Organo di senso per la ricezione degli stimoli luminosi, che vengono trasmessi ai centri nervosi dando origine alle sensazioni visive.
Anatomia comparata
Invertebrati
Molti Invertebrati reagiscono agli stimoli luminosi grazie...
OCCHIO
Bruno Maria APOLLONJ
. Architettura. - Centro della voluta nel capitello ionico. Si chiama altresì occhio ogni apertura circolare e quindi anche l'apertura situata in piano alla sommità delle cupole negli edifici romani, come nel Pantheon...