fornice
fòrnice s. m. [dal lat. fornix -ĭcis]. – 1. In architettura, genericam., grande apertura che in antichi edifici e in monumenti (porte urbiche, archi trionfali, acquedotti, ecc.) è destinata al [...] pubblico transito. 2. In anatomia, arco, volta, fondo cieco formato dal ripiegamento di una mucosa (come il f. vaginale) o della congiuntiva dell’occhio (f. congiuntivale); f. cerebrale, lamina di sostanza bianca detta anche trigono (v.) cerebrale. ...
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fornire
v. tr. [dal fr. fournir (ant. fornir), che è dal germ. *frumjan «eseguire»; cfr. ant. sassone frummian] (io fornisco, tu fornisci, ecc.). – 1. ant. a. Eseguire, compiere: e l’amico fornì la richiesta [...] mano ... quello officio adempie Che non si può fornir per la veduta (Dante), accerta toccando la presenza di ciò che con l’occhio non si riesce a vedere; f. la promessa, mantenere la parola. b. Portare a termine, a compimento, finire: La mia favola ...
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carassio
caràssio s. m. [lat. scient. Carassius, dal ceco karas]. – Genere di pesci teleostei d’acqua dolce, della famiglia dei ciprinidi. Il c. comune (lat. scient. Carassius carassius), di colore bruno [...] auratus), originario della Cina, sono state selezionate, in allevamento, moltissime razze, alcune delle quali molto eleganti (orifiamma, cometa, occhio di drago, drago a due e a tre code, piagnone, ecc.), ricercate e allevate per scopo ornamentale. ...
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cristalloide
cristallòide agg. e s. m. [dal lat. tardo crystalloides, gr. κρυσταλλοειδής, comp. di κρύσταλλος «cristallo» e -ειδής «-oide»]. – 1. agg. Che ha natura, forma o aspetto di cristallo, cioè [...] di aspetto cristallino, formato di sostanze proteiche solidificate, che si trova nell’interno dei granuli di aleurone, o nel citoplasma, nei vacuoli e nel nucleo delle cellule di alcune piante. c. In anatomia, la capsula del cristallino dell’occhio. ...
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scorcio2
scórcio2 s. m. [der. di scorciare]. – 1. a. Nella prospettiva e nelle arti figurative, rappresentazione di una figura, di un oggetto, i cui elementi sono posti su un piano obliquo, anziché normale, [...] nei rispetti del nostro occhio, di modo che alcuni si avvicinino e altri si allontanino nello spazio, non secondo i suoi normali rapporti ma con espedienti prospettici che consentono allo spettatore di ricostruire la figura nelle sue esatte ...
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fenachistoscopio
fenachistoscòpio s. m. [comp. del gr. ϕενακιστής «ingannatore» e -scopio]. – Apparecchio (detto anche fenachetiscopio o fenacistiscopio), costruito agli inizî dell’Ottocento, per mezzo [...] erano riportate diverse posizioni di una stessa figura, mentre nel secondo erano ricavate delle fessure, attraverso le quali l’occhio dell’osservatore riceveva, per la persistenza delle immagini sulla retina, l’impressione della figura in movimento. ...
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accomodativo
agg. [der. di accomodare]. – 1. non com. Di persona che s’accomoda facilmente, accomodante: l’uomo è, soprattutto, un animale a. (D’Annunzio). 2. Nel linguaggio medico, relativo all’accomodazione [...] dell’occhio: processo accomodativo. ...
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accomodatizio
accomodatìzio agg. [der. di accomodare]. – 1. Lo stesso e più raro che accomodativo. 2. In medicina, relativo all’accomodazione dell’occhio: riflesso a.; paralisi accomodatizia. 3. Nell’esegesi [...] biblica, senso a., quello dedotto mediante l’accomodamento, o applicando il principio dell’accomodazione ...
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accomodazione
accomodazióne s. f. [dal lat. accommodatio -onis, der. di accommodare «adattare»]. – L’accomodare, l’accomodarsi; adattamento. È usato soltanto con alcune accezioni specifiche: 1. In fisiologia, [...] il processo che consente all’occhio di effettuare, mediante un mutamento della convergenza del cristallino, la visione a distanze diverse. 2. Nell’esegesi biblica, si usa come sinon. di accomodamento, ma anche per significare la «condiscendenza» (nel ...
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mirare
v. tr. e intr. [lat. mīrari «meravigliarsi, ammirare» e nel lat. tardo «guardare»]. – 1. tr. a. Guardare con attenzione, con intensità, e per lo più con un particolare sentimento (ammirazione, [...] sguardo o che invita a guardare è in genere evidente dal contesto): Mostrasi sì piacente a chi la mira, Che dà per li occhi una dolcezza al core (Dante); errava muto Ove Arno è più deserto, i campi e il cielo Desïoso mirando (Foscolo); non so quanti ...
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Anatomia e medicina
Organo di senso per la ricezione degli stimoli luminosi, che vengono trasmessi ai centri nervosi dando origine alle sensazioni visive.
Anatomia comparata
Invertebrati
Molti Invertebrati reagiscono agli stimoli luminosi grazie...
OCCHIO
Bruno Maria APOLLONJ
. Architettura. - Centro della voluta nel capitello ionico. Si chiama altresì occhio ogni apertura circolare e quindi anche l'apertura situata in piano alla sommità delle cupole negli edifici romani, come nel Pantheon...