sapere2
sapére2 (ant. o dial. savére) v. tr. [lat. volg. *sapēre, per il lat. class. sapĕre «aver sapore; esser saggio, capire», che in epoca tarda ha sostituito nel sign. il lat. class. e letter. scire] [...] mi date consigli, so sbagliare da me (frase proverbiale). Talora riferito a parti del corpo, in partic. ai sensi: ha un occhio che sa misurare le distanze; ha un orecchio così fine che sa percepire le minime differenze di tono. Esser capace di fare ...
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devoluzionista
s. m. e f. e agg. Sostenitore della devoluzione; relativo alla devoluzione. ◆ a costo di irritare i «grandi» dell’Unione e le loro euro-diplomazie, [Hans] van Mierlo strizza volentieri [...] l’occhio agli autonomisti della Catalogna e dei Paesi Baschi e ai «devoluzionisti» del Galles e della Scozia. E lascia sperare le varie leghe. (Foglio, 12 maggio 1998, p. 2) • Alleanza nazionale puntava sul presidenzialismo ed è costitutivamente un ...
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disgrazia
disgràzia s. f. [comp. di dis-1 e grazia]. – 1. Stato di privazione della benevolenza, della simpatia, del favore da parte di altra persona (l’opposto quindi di grazia), nelle locuz. cadere, [...] , cioè a infortunio, a incidente, a un fatto spiacevole, o anche per caso, involontariamente: l’ho colpito per d. in un occhio; talora con valore antifrastico: non ha mai un soldo in tasca, neanche per disgrazia. 3. ant. o letter. Mancanza di grazia ...
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brusco4
brusco4 s. m. [lat. bruscum «nodo nel legno»; per l’evoluzione semantica, cfr. foruncolo] (pl. -chi). – 1. ant. Fuscello, festuca, bruscolo: trarre il b. dell’occhio altrui (Passavanti). 2. region. [...] Foruncolo ...
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acciarito
agg. [der. di acciaio, acciaro], raro. – Acciaiato, rafforzato con acciaio; letter., che ha i freddi riflessi dell’acciaio: nell’occhio a. dell’eroe libico brillava la tentazione (D’Annunzio). ...
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presepio
preṡèpio (o preṡèpe) s. m. [dal lat. praesepium o praesepe «greppia, mangiatoia», comp. di prae- «pre-» e saepire «cingere, chiudere con una siepe (lat. saeps saepis)»]. – 1. a. Propriam. (ma [...] custoditi i bambini lattanti delle operaie. 4. In astronomia, nome (nell’uso pop. anche greppia o mangiatoia) di un ammasso stellare visibile a occhio nudo come una grossa nebulosa, situato tra le stelle delta e gamma della costellazione del Cancro. ...
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meglio
mèglio avv. e agg. [lat. mĕlius, neutro di melior -oris (v. migliore)]. – 1. avv. a. Funge da comparativo dell’avv. bene, e significa perciò più bene, in modo migliore: oggi mi sento m.; riesce [...] m. nelle materie letterarie che in quelle scientifiche; vedo meglio con l’occhio destro che col sinistro; con queste scarpe cammino m.; non potresti scrivere un po’ meglio?; si avvicinò per osservare m. l’oggetto; infórmati m. un’altra volta!; ...
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mancinismo
s. m. [der. di mancino]. – Condizione per cui in un individuo la mano sinistra e spesso tutta la parte sinistra del corpo (occhio, gamba, ecc.) prevalgono, per forza, rapidità e precisione [...] di movimenti, sulla mano destra e sul lato destro del corpo. Nei primi anni di vita prevale la condizione di ambidestrismo, finché l’alfabetizzazione tende a sollecitare una scelta, favorendo nella maggioranza ...
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innesto
innèsto s. m. [der. di innestare]. – 1. In agraria: a. Operazione con cui si fa concrescere sopra una pianta (detta portainnesto o soggetto) una parte di un altro vegetale della stessa specie [...] più pregiato o più produttivo o più giovane: fare, operare, praticare un innesto. Tra i tipi più comuni, l’i. a occhio o a gemma, in cui un pezzo di corteccia munito di una gemma si inserisce nella regione sottocorticale del soggetto; per altri tipi ...
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celentanoide
agg. (iron.) Che ricorda Adriano Celentano. ◆ Nessuno può dire quanto durerà lo spettacolo. Ma di sicuro [Silvio] Berlusconi è già entrato nella parte. Non ha più lo sguardo ammiccante del [...] . Mai che i leader e i comprimari, dell’uno e dell’altro campo, dicano, anche con accenti celentanoidi: «Occhio, ragazzi, che la televisione è tutta intrattenimento». (Edmondo Berselli, Repubblica, 22 ottobre 2005, p. 1, Prima pagina).
Derivato ...
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Anatomia e medicina
Organo di senso per la ricezione degli stimoli luminosi, che vengono trasmessi ai centri nervosi dando origine alle sensazioni visive.
Anatomia comparata
Invertebrati
Molti Invertebrati reagiscono agli stimoli luminosi grazie...
OCCHIO
Bruno Maria APOLLONJ
. Architettura. - Centro della voluta nel capitello ionico. Si chiama altresì occhio ogni apertura circolare e quindi anche l'apertura situata in piano alla sommità delle cupole negli edifici romani, come nel Pantheon...