omogrado
omògrado agg. [comp. di omo- e grado1]. – Propr., che ha lo stesso grado. In statistica, con riferimento a una data popolazione o collettività, si chiama grandezza o. (o estensiva) qualunque [...] carattere della collettività che non sia suscettibile di essere espresso mediante un valore numerico (per es., il colore degli occhi e il colore dei capelli). ...
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enciclema
enciclèma s. m. [dal gr. ἐγκύκλημα, erronea lettura di ἐκκύκλημα, der. di ἐκκυκλέω «volgere, rotolare»] (pl.-i). – Macchina teatrale di legno montata su ruote, in uso nell’antica Grecia, mediante [...] la quale si faceva apparire agli occhi degli spettatori quanto avveniva nell’interno di un ambiente. ...
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pietoso
pietóso agg. [der. di pietà]. – 1. a. Che sente pietà, che non rimane insensibile di fronte al dolore altrui: non c’era un’anima p. che l’aiutasse; essere, mostrarsi p. verso qualcuno, e nell’uso [...] ; letter., in modo da muovere a compassione: guardare, chiedere, implorare pietosamente; scrisse anche a me ... e sì pietosamente ch’io ebbi le lagrime agli occhi (Foscolo); estens., in modo penoso, da far pietà: ha cantato, ha recitato pietosamente. ...
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boccaccia
boccàccia s. f. [pegg. di bocca] (pl. -ce). – 1. Bocca grande e sgraziata o sformata; si usa soprattutto come espressione di spregio o riferito a persona maldicente o sboccata: chiudi questa [...] dar retta a quella boccaccia. È spec. com. la locuz. fare le b., contraffare il volto torcendo la bocca e gli occhi, quando si ingurgita qualcosa di sgradevole, o in segno di scherno o dispetto. 2. Nome livornese di un pesce della famiglia serranidi ...
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piagnone
piagnóne s. m. (f. -a) [der. di piagnere]. – 1. Chi piange o si lamenta in continuazione: ha ormai 10 anni ma è ancora un p.; non fare la piagnona. 2. In alcune regioni, nel passato, persona [...] un tono di penitenza e di contrizione alla vita quotidiana. Per estens., erano così definiti con tono spreg., spec. in Toscana, i cattolici liberali. 4. Razza di pesce rosso (v. carassio) con gli occhi spostati verso la parte dorsale del corpo. ...
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sembianza
s. f. [dal provenz. semblansa, der. di semblan: v. sembiante], letter. – 1. ant. o poet. Somiglianza, rassomiglianza, spec. nella locuz. a sembianza di, a somiglianza, a immagine di: una valle [...] . b. Aspetto di cose, di oggetti, di paesaggi: oh dilettose e care, Mentre ignote mi fur l’erinni e il fato, Sembianze agli occhi miei (Leopardi); aspetto in genere: l’uomo e le sue tombe E l’estreme s. e le reliquie Della terra e del ciel traveste ...
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interrogare
v. tr. [dal lat. interrogare, comp. di inter- e rogare «chiedere»] (io intèrrogo, tu intèrroghi, ecc.). – 1. Rivolgere a qualcuno una o più domande per avere chiarimenti, informazioni, spiegazioni [...] , i documenti, i codici, la tradizione, la storia, l’esperienza; i. il proprio cuore, la propria coscienza; i. con gli occhi, con lo sguardo. 2. Con accezioni partic.: a. Nello svolgimento di un’indagine giudiziaria o in un processo, sottoporre a ...
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interrogativo
agg. e s. m. [dal lat. tardo interrogativus]. – 1. agg. a. Che esprime interrogazione, che ha per fine d’interrogare: frase i.; tono i.; guardare con aria i.; rivolgere un’occhiata interrogativa. [...] della parola non è certa. Scherz.: pare un punto i., di persona che tenga le spalle molto curve e le ginocchia piegate; i suoi occhi sembravano due punti i., perché esprimevano viva attesa di risposta a una domanda, a un dubbio, o sim. 2. Come vero e ...
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promettere
prométtere v. tr. [lat. promĭttĕre, comp. di pro-1 e mĭttĕre «mandare»; propr. «mandare avanti»] (coniug. come mettere). – 1. a. Annunciare ad altri la propria intenzione di fargli o dargli [...] delirar vite mortali, Più deste all’Arti e men tremanti al grido Che le promette a morte (Foscolo); anche nel rifl.: li occhi miei ... Rivolsersi a la luce che promessa Tanto s’avea (Dante). In partic., p. a Dio qualche cosa, fare voto; promettersi a ...
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sugo
s. m. [lat. sūcus; v. succo] (pl. -ghi). – 1. a. Il liquido contenuto nella polpa di frutti o altri elementi vegetali acquosi (sinon. più com., ma con usi più limitati o più specifici, di succo): [...] s. ci avete trovato a darmi ad intendere la storiella del Pesce-cane? (Collodi); che s. c’è a stancarsi gli occhi per leggere queste baggianate?; molto frequente la locuz. agg. o avv. senza sugo, riferita a discorsi, scritti, fatti e situazioni da ...
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DEGLI OCCHI, Cesare
Giuseppe Sircana
Nacque a Senago, in provincia di Milano, il 12 sett. 1893 da Adamo, avvocato e parlamentare cattolico, e Maria Del Velse. Si laureò in giurisprudenza all'università di Pavia con una tesi sulla regolamentazione...
DEGLI OCCHI, Adamo
Giuseppe Sircana
Nacque a Milano il 10 dic. 1856 da Giuseppe e Luigia Bellinzaghi. Avvocato, fu nei primi anni del sec. XX uno degli esponenti di maggiore spicco del cattolicesimo conservatore lombardo favorevole alla partecipazione...