figurare
v. tr. e intr. [dal lat. figurare, der. di figura «figura»]. – 1. tr. a. letter. Plasmare, modellare, dando una forma, una figura: mi messi a fare un modelletto, ... figurando quel Perseo che [...] : il leone figura la forza, il cane la fedeltà. 2. tr. Immaginare: se io non conoscessi ... la fortuna aver mille occhi, come che gli sciocchi lei cieca figurino (Boccaccio). Nell’uso com. soltanto con la particella pron., figurarsi (= figurare a sé ...
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giostra
giòstra (ant. anche giòsta) s. f. [dal fr. ant. joste, provenz. josta, der. di jostar: v. giostrare]. – 1. Nome generico di varî esercizî cavallereschi, spesso usato anche col sign. di torneo; [...] le labbra o coi denti una moneta attaccata al fondo di una padella, o rompere a colpi di bastone e con gli occhi bendati una pentola di terracotta contenente i premî, sospesa a una fune attraverso la strada. 4. Struttura girevole attrezzata per il ...
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ruota
ruòta (region. o ant. e letter. ròta) s. f. [lat. rôta]. – 1. Organo meccanico a forma di disco, che può ruotare attorno a un asse passante per il suo centro e contemporaneamente, in taluni casi, [...] la stessa forma circolare di un oggetto: la r. del sole, della luna piena; nocchier de la livida palude, Che ’ntorno a li occhi avea di fiamme rote (Dante); fare la r., di tacchini, pavoni, ecc. che rizzano le penne della coda disponendole a forma di ...
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paginata
s. f. Pagina intera, piena. ◆ «La Sicilia non ha bisogno di attirarvi coi soliti trucchetti». «Sorry, ho sbagliato», ha spiegato l’autore del «maquillage», il fotografo londinese Desmond Burton [...] dopo la denuncia su un giornale locale dell’imbroglio, scoperto da un emigrato siciliano che aveva strabuzzato gli occhi vedendo la pubblicità sulla Suddeutsche Zeitung. Lo stesso sorry, tuttavia, non è venuto da chi quelle paginate propagandistiche ...
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gastrosofo
s. m. Chi coltiva le conoscenze e la degustazione dei cibi, ispirandosi ai princìpi della gastrosofia. ◆ Cosa le piace di Brillat-Savarin, che in fondo è stato il primo gastrosofo moderno? [...] ’entità del portafoglio. Ma aggiunse: se davanti al fagiano disossato e ripieno di tartufi all’ospite non vengono le lacrime agli occhi, ci si alzi e si consideri il pranzo terminato. Brillat-Savarin fu un uomo paradossale che scrisse libri di grande ...
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gaucciano
s. m. e agg. Sostenitore di Luciano Gaucci, imprenditore e dirigente sportivo; di Luciano Gaucci. ◆ E adesso va a Perugia, quattordicesimo allenatore dell’era gaucciana. Si può sapere chi glielo [...] com’è fatto: un presidente tifoso, vulcanico, ma è tifoso, generoso, sanguigno, innamorato della squadra. Anche questo ai miei occhi conta» [Carlo Mazzone intervistato da Gianni Mura]. (Repubblica, 1° giugno 1999, p. 50, Sport) • magari con ottimismo ...
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succhiare
v. tr. [lat. *succulare, der. di succus, sucus «succo»] (io sùcchio, ecc.). – 1. a. Aspirare e ingerire un liquido stringendo le labbra sull’elemento o sul punto da cui può fuoriuscire: s. [...] . le forze, la resistenza a qualcuno, portargliele via quasi aspirandole fuori; lo scrutava in volto come se volesse succhiargli dagli occhi il segreto (o la verità, la confessione). b. Forma meno com. di risucchiare, attirare a sé, travolgere con sé ...
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mangiare2
mangiare2 v. tr. [dal fr. ant. mangier, che è il lat. manducare «mangiare»] (io màngio, ecc.). – 1. Ingerire, immettere nell’organismo alimenti solidi e semisolidi (per i liquidi si usa il [...] o lo scafo, quando porta via o danneggia parte della velatura o dello scafo. 3. In alcuni usi fig.: a. M. con gli occhi, guardare avidamente, con desiderio, con amore. b. M. qualcuno dai (o di) baci, baciarlo più volte con effusione. c. Mangiarsi una ...
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valore
valóre s. m. [dal lat. tardo (in glosse) valor -oris, der. di valere: v. valere]. – 1. Riferito a persona indica: a. Possesso di alte doti intellettuali e morali, o alto grado di capacità professionale: [...] singola facoltà, come la vista: io ti fiammeggio nel caldo d’amore ..., Sì che del viso tuo [= della tua vista, dei tuoi occhi] vinco il v. (Dante). 2. a. Nell’economia politica classica, con riferimento a un bene, si distingue tra il v. d’uso ...
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controluce
avv. e s. m. e f. [comp. di contro- e luce], invar. – 1. avv. Propr., contro la luce, cioè in posizione intermedia fra chi guarda e la sorgente luminosa: essere, mettersi, trovarsi, collocare [...] un quadro, essere c., essere posto sulla stessa parete ove s’apre una finestra, la cui luce, colpendo direttamente gli occhi, impedisce di vederlo bene; guardare un oggetto c., guardarlo in trasparenza, ponendolo contro la sorgente luminosa. Con gli ...
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DEGLI OCCHI, Cesare
Giuseppe Sircana
Nacque a Senago, in provincia di Milano, il 12 sett. 1893 da Adamo, avvocato e parlamentare cattolico, e Maria Del Velse. Si laureò in giurisprudenza all'università di Pavia con una tesi sulla regolamentazione...
DEGLI OCCHI, Adamo
Giuseppe Sircana
Nacque a Milano il 10 dic. 1856 da Giuseppe e Luigia Bellinzaghi. Avvocato, fu nei primi anni del sec. XX uno degli esponenti di maggiore spicco del cattolicesimo conservatore lombardo favorevole alla partecipazione...