fregare
v. tr. [lat. frĭcare] (io frégo, tu fréghi, ecc.). – 1. a. Passare più volte la mano o un oggetto condotto dalla mano sulla superficie d’un corpo, premendo con più o meno forza: f. il pavimento [...] con la spazzola; fregarsi gli occhi (per cacciare il sonno, o per accertarsi di essere bene sveglio, di vederci bene, davanti a cosa che susciti meraviglia o incredulità); fregarsi le mani, una contro l’altra, per scaldarsele o per mostrare ...
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limare
v. tr. [lat. līmare]. – 1. Passare la lima sulla superficie di un pezzo metallico, o di legno, o d’altro materiale, allo scopo di asportarne piccoli spessori o di appianarne le asperità. 2. fig. [...] cioè la luce troppo viva che colpisce la vista. d. non com. Sfregare, stropicciare: al fanciullo che ... si lima i cari occhi col dosso Dell’altra mano (Pascoli). 3. Lima lima: frase pop. di dileggio o di beffa (dove lima è imperativo di limare ...
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nereidi
nerèidi s. f. pl. [lat. scient. Nereidae, dal nome del genere Nereis; v. nereide nel sign. 3]. – Famiglia di anellidi policheti erranti che comprende forme marine predatrici e carnivore provviste [...] di quattro occhi, quattro paia di cirri tentacolari e una faringe estroflettibile armata di mascelle dure; la riproduzione sessuale avviene in seguito alla formazione di individui sessuati, maschili e femminili, derivati dai segmenti posteriori del ...
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raggrinzire
(o, meno com., raggrinzare) v. tr. e intr. [comp. di r- e aggrinzire, aggrinzare] (io raggrinzisco o raggrinzo, tu raggrinzisci o raggrinzi, ecc.; come intr., aus. essere). – 1. tr. Rendere [...] ). 2. Intr., per lo più con la particella pron., farsi grinzoso, riempirsi di rughe: per meglio concentrarsi, chiuse gli occhi, così forte che le palpebre gli si raggrinzarono (Morante); quando rideva, gli si raggrinziva la pelle sulle tempie e agli ...
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neretto
nerétto agg. e s. m. [dim. di nero1]. – 1. agg., non com. Alquanto nero, tendente al nero: capelli, occhi neretti. 2. agg. e s. m. In tipografia, carattere n., o assol. neretto, carattere di [...] stampa con segni più spessi di quelli del carattere ordinario: titolo in carattere n.; comporre, stampare in neretto; correntemente, è chiamato anche grassetto, o nero, ma talvolta si distingue, nell’uso, ...
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trafittivo
agg. [der. di trafiggere, attraverso il part. pass. trafitto]. – Di sensazione dolorosa simile a quella causata da trafitture (dolore t.); meno com., che trafigge, che ha potere, forza di [...] trafiggere, soprattutto in senso fig.: occhi straordinariamente lucidi, trafittivi, eppur soavi e pietosi (Bacchelli). ...
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vombato
s. m. [da una voce indigena australiana, per tramite dell’ingl. wombat]. – In zoologia: 1. Genere di marsupiali vombatidi (lat. scient. Vombatus), rappresentati da un’unica specie (Vombatus ursinus) [...] boschi temperati e nelle regioni montane dell’Australia merid.: hanno un aspetto caratteristico, molto tozzo, con testa larga, occhi e orecchi piccoli, arti brevi forniti di robuste unghie atte allo scavo, pelame denso grigio-brunastro argentato; si ...
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omei1
omèi1 interiez. – Variante ant. di ohimè, oimè: Nascosamente gli occhi tuttavia Drizzava alla finestra, ove l’omei Prima di Palemone udito avia (Boccaccio); soprattutto usata come s. m. pl., nel [...] senso di «lamenti, voci di dolore»: Dopo tanti sospiri e tanti omei, Amor, non veggo quel bel viso adorno (Lorenzo il Magnifico); Più scorte note a lei Amore insegna e più soavi omei (Carducci). Per estens., ...
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nero2
néro2 s. m. [uso sostantivato dell’agg.]. – 1. Il colore nero: vestire di n.; tingere in n. o di n.; avviso listato di n., in segno di lutto. Spesso in opposizione con bianco: non distinguere il [...] diverso: scurire i grigi e chiarire i n., in un disegno; facendo lampeggiare ora il bianco, ora il n. di due occhi grifagni (Manzoni). Nel gioco della roulette, il nero è una delle combinazioni possibili, in quanto la serie dei numeri è scritta sia ...
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giorno
giórno s. m. [lat. tardo diŭrnum (tempus), dall’agg. diurnus «giornaliero», der. di dies «giorno»]. – 1. In astronomia, intervallo di tempo entro il quale la rotazione della Terra attorno al proprio [...] , spec. nell’uso poet.: sorge, spunta, tramonta, cala, declina il g.; Ma vedi già come dichina il g. (Dante); o la luce: Dagli occhi de’ mortali un negro velo Rapisce il g. e il sole (T. Tasso); anche come simbolo della vita: Non vive ei forse anche ...
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DEGLI OCCHI, Cesare
Giuseppe Sircana
Nacque a Senago, in provincia di Milano, il 12 sett. 1893 da Adamo, avvocato e parlamentare cattolico, e Maria Del Velse. Si laureò in giurisprudenza all'università di Pavia con una tesi sulla regolamentazione...
DEGLI OCCHI, Adamo
Giuseppe Sircana
Nacque a Milano il 10 dic. 1856 da Giuseppe e Luigia Bellinzaghi. Avvocato, fu nei primi anni del sec. XX uno degli esponenti di maggiore spicco del cattolicesimo conservatore lombardo favorevole alla partecipazione...