segmentare
v. tr. e intr. pron. [der. di segmento] (io segménto, ecc.). – 1. tr. Dividere in segmenti, frazionare: s. una linea. Anche fig.: s. una corrente politica. 2. intr. pron. Dividersi in segmenti: [...] si segmentava sotto i miei occhi la pianta della città che avevo scomposta pezzo a pezzo (I. Calvino). ◆ Part. pass. segmentato, anche come agg.: una linea segmentata (e con accezioni specifiche in varie discipline: insetti con torace segmentato; ...
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blandizia
blandìzia (o blandìzie) s. f. [dal lat. blanditia e blandities, der. di blandus «carezzevole»], letter. – Carezza, lusinga, allettamento: nei begli occhi fermi Rideva una blandizie femminina [...] (Gozzano); più spesso usato al plur.: le molli b. degli innamorati; le b. delle passioni ...
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inciprignire
v. intr. [etimo incerto] (io inciprignisco, tu inciprignisci, ecc.; aus. essere), letter. o region. – 1. Irritarsi, detto di piaga o ferita; anche con la particella pron.: la piaga si è [...] di cattivo umore. ◆ Part. pass. inciprignito, anche come agg.: piaga, ferita inciprignita; in senso fig.: gli occhi erano due tagli dalle palpebre inciprignite (Pratolini); riferito a persona, irritato, indispettito: un vecchio inciprignito. ...
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tema1
tèma1 s. m. [dal lat. thema («argomento»; «posizione degli astri», e nel lat. tardo anche «tema d’una parola»), che è dal gr. ϑέμα -ατος, propr. «ciò che si pone», der. del tema di τίϑημι «porre, [...] terreno di gioco: la nostra squadra ha sviluppato un difficile t. di attacco. g. letter. e ant. Esempio, modello: avea dinanzi agli occhi il tema Del suo fratel, che n’era stato morto (Ariosto). 2. In linguistica: a. La parte di una parola che resta ...
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sbuffare
v. intr. e tr. [voce onomatopeica, come buffare, di cui può essere un derivato, col pref. s- (nel sign. 6)]. – 1. intr. (aus. avere) a. Emettere con forza l’aria dalle froge, con riferimento [...] com. Emettere dalla bocca, o più genericam. gettare fuori, sbuffi: s. il fumo della pipa; non sbuffarmi il fumo negli occhi!; la locomotiva sbuffava un fumo denso e scuro. ◆ Part. pres. sbuffante, in genere con valore verbale: si fermò sbuffante per ...
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mongolico
mongòlico agg. (pl. m. -ci). – 1. Proprio della Mongòlia, vasta regione geografica dell’Asia centrale; che riguarda la Mongolia o i Mongoli: popolazioni m. (o mongole); storia, civiltà mongolica. [...] ). 2. estens. Che ha caratteristiche simili a quelle dei mongoli, soprattutto con riferimento a dati di antropologia fisica: occhi m., a mandorla; plica m., la piega palpebrale, che costituisce uno dei caratteri tipici delle razze mongoliche neomorfe ...
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mongolismo
s. m. [der. di mongolo]. – Denominazione, ormai disusata in campo scientifico e avvertita come offensiva, di un’anomalia congenita detta in termini specialistici trisomia 21 e più nota come [...] somatiche quali statura inferiore alla norma, collo corto, cranio brachicefalo, addome globoso e soprattutto una caratteristica facies (occhi piccoli, a mandorla, che possono ricordare quelli dei mongoli, donde il nome originario della sindrome). ...
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mongolo
mòngolo agg. e s. m. [dal mongolo Mongol (Mêng-wu nella più antica menzione in un testo cinese), che designava in origine una piccola tribù di Tatari; cfr. pers. ant. Moghōl, mod. Moghūl]. – [...] . b. Relativo o appartenente all’odierna Mongòlia, stato indipendente compreso tra la Russia e la Cina: un m., una m.; faccia, occhi, zigomi da m., con riferimento alle caratteristiche antropiche di queste popolazioni; lingua m. (o, come s. m., il m ...
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mongoloide
mongolòide agg. e s. m. e f. [comp. di mongolo e -oide; il passaggio al sign. 2, per allusione ad alcuni aspetti della facies che caratterizza il mongoloidismo]. – 1. In antropologia fisica, [...] neri diritti, testa grossa, rotondeggiante, con faccia di solito larga e appiattita da cui emerge appena il dorso nasale, e occhi che presentano spesso la tipica piega palpebrale. Come sost., un m., un individuo appartenente al ramo mongoloide. 2. In ...
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trafiggere
trafìggere v. tr. [lat. transfīgĕre, comp. di trans «attraverso» e figĕre «configgere, ferire»] (coniug. come figgere). – Trapassare da parte a parte con arma da punta, o con altro oggetto [...] una monotonia di accento che mi trafisse l’anima (Capuana); ma t. il cuore, anche, suscitare un amore improvviso: Qui co’ begli occhi mi trafisse il core (Petrarca). ◆ Raro il part. pres. trafiggènte, anche come agg. e in senso per lo più fig.: un ...
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DEGLI OCCHI, Cesare
Giuseppe Sircana
Nacque a Senago, in provincia di Milano, il 12 sett. 1893 da Adamo, avvocato e parlamentare cattolico, e Maria Del Velse. Si laureò in giurisprudenza all'università di Pavia con una tesi sulla regolamentazione...
DEGLI OCCHI, Adamo
Giuseppe Sircana
Nacque a Milano il 10 dic. 1856 da Giuseppe e Luigia Bellinzaghi. Avvocato, fu nei primi anni del sec. XX uno degli esponenti di maggiore spicco del cattolicesimo conservatore lombardo favorevole alla partecipazione...