cadere
cadére v. intr. [lat. cadĕre, con mutamento di coniugazione] (pass. rem. caddi, cadésti, ecc.; fut. cadrò, ecc.; condiz. cadrèi, ecc.; nell’uso ant. e letter., si ha in alcune forme il tema cagg-: [...] dev’essere caduta la maledizione sulla nostra casa. O semplicem. venire, giungere, capitare: le cose che cadono sotto i nostri occhi; c. a proposito, letter. c. in acconcio; in partic., di data che ricorre periodicamente: quest’anno il Natale cade di ...
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mondo2
móndo2 s. m. [lat. mŭndus (voce d’incerta origine), che designò dapprima la volta celeste e i corpi luminosi che la popolano, poi la Terra e i suoi abitanti, assumendo poi, nel linguaggio della [...] ch’elli ebbe ..., Assai lo loda, e più lo loderebbe (Dante); Diva il m. la chiama (Foscolo); salvare le apparenze agli occhi del m.; imbrogliare, gabbare il m.; far ridere il m. alle proprie spalle. Con valore iperbolico: persisterei nella mia idea ...
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ricurvo
agg. [dal lat. recurvus, der. di curvus «curvo»; nel sign. 2, comp. di ri- e curvo]. – 1. In genere, lo stesso che curvo, rispetto al quale è più letter., e di solito indica anche una maggiore [...] de’ lati (T. Tasso); i reumatismi lo fanno camminare tutto ricurvo; Il professore nel viso somigliava assai ad un barbagianni: occhi grandi, rotondi, grosso naso r., a becco, baffi rossi spioventi sopra la larga bocca clamorosa (Moravia). 2. Che ha ...
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telo
tèlo s. m. [dal lat. telum], letter. – Arma da getto, e in partic. freccia, dardo o anche giavellotto: Vedëa Brïareo fitto dal telo Celestïal giacer, da l’altra parte (Dante), trafitto dalla saetta [...] offesa (Boccaccio), mai una scure aveva colpito la selva; ’l nimico empio De l’umana natura, il qual del telo Fu l’inventor (Ariosto), qui dell’archibugio. E con sign. fig.: poi ch’uscì da’ bei vostri occhi il telo Che ’l cor mi fisse (Ariosto). ...
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traditore
traditóre s. m. (f. -trice, pop. -tóra) [lat. tradĭtor -oris, propr. «chi consegna», e in partic. «chi consegna con tradimento»; il nuovo sign. (per cui tradĭtor si sostituisce al class. prodĭtor), [...] tante volte avevano alzata insolente a minacciare, o traditrice a ferire (Manzoni); anche in espressioni di uso fam.: occhi t., che ammaliano, che seducono fingendo una corrispondenza ingannevole; vino t., che sembra leggero e gioca invece cattivi ...
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monello
monèllo s. m. (f. -a) [prob. der. di Mone, accorciamento fam. di Simone, incrociato per il sign. con mòna «scimmia»]. – 1. Ragazzo molto vivace, insofferente di disciplina, facile all’impertinenza, [...] di monelli; un m. di strada. Come vezz. affettuoso, riferito a ragazzo vivace e spigliato: sei un caro m.; è un m. con due occhi vispi e maliziosi. 2. ant. a. Furfante, ladro: Se il m. ha le man fatte a oncino, Per gire a sgraffignar nel vicinato (L ...
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distruggere
distrùggere v. tr. [dal lat. destruĕre, comp. di de- e struĕre «innalzare, costruire»] (io distruggo, tu distruggi, ecc.; pass. rem. distrussi, distruggésti, ecc.; part. pass. distrutto). [...] ; io son distrutto, Né schermo alcuno ho dal dolor (Leopardi); nell’uso poet. (spec. negli stilnovisti), distrutta mente, distrutto core, occhi distrutti, e sim., annichiliti dalla potenza dell’amore; ant., liquefatto, strutto: cera distrutta. ...
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addentellare
v. tr. [der. di dentello] (io addentèllo, ecc.). – 1. Munire di dentelli (un muro e sim.). 2. Nel rifl., unirsi, congiungersi strettamente, innestandosi mediante un addentellato (reale o [...] seguente (Leopardi). ◆ Part. pass. addentellato, anche come agg., che ha dentelli o sporgenze: agli addentellati massi aggrappatosi, si portò orizzontalmente con gli occhi al piano del castello (Alfieri). Per l’uso come s. m., v. la voce seguente. ...
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ombreggiare
v. tr. [der. di ombra1] (io ombréggio, ecc.). – 1. Rendere oscuro o meno illuminato facendo ombra: gli ippocastani ombreggiano con i loro rami frondosi il viale; un ampio cappello le ombreggiava [...] riparato dalla luce del sole, situato in ombra: viali ombreggiati dai pini; sedere in un posto ombreggiato; limpidi occhi azzurri, ombreggiati da lunghissime ciglia (Pirandello); nella pittura e nel disegno, rilevato con un opportuno uso delle ombre ...
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ridda
s. f. [der. di riddare]. – 1. Tipo di ballo antico di più persone che giravano in tondo tenendosi per mano e cantando: fare una r.; guidare o menare la r.; era quella che meglio sapeva sonare il [...] ballava e cantava per le vie del centro; r. infernale, sfrenata; la r. degli affari, dei miliardi; nei loro occhi infossati ... non parevano rispecchiarsi le immagini presenti d’intorno, ma una qualche r. di figure allucinatorie, come una lanterna ...
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DEGLI OCCHI, Cesare
Giuseppe Sircana
Nacque a Senago, in provincia di Milano, il 12 sett. 1893 da Adamo, avvocato e parlamentare cattolico, e Maria Del Velse. Si laureò in giurisprudenza all'università di Pavia con una tesi sulla regolamentazione...
DEGLI OCCHI, Adamo
Giuseppe Sircana
Nacque a Milano il 10 dic. 1856 da Giuseppe e Luigia Bellinzaghi. Avvocato, fu nei primi anni del sec. XX uno degli esponenti di maggiore spicco del cattolicesimo conservatore lombardo favorevole alla partecipazione...