turaco
s. m. [dal fr. touraco, ingl. touraco o turaco, adattamenti di una voce indigena dell’Africa occid., di cui altro adattamento è anche il lat. scient. Tauraco] (pl. -chi). – Nome comune degli uccelli [...] e rossa del piumaggio, dovuta a pigmenti particolari ed esclusivi di questi animali, tra cui la turacina; sul capo è spesso presente un ciuffo di penne variopinte, e anche le parti laterali del capo e il contorno degli occhi sono variamente colorati. ...
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quadrello
quadrèllo s. m. [der. di quadro1, con suffisso dim.]. – 1. Piccolo riquadro; più com., piccolo oggetto o elemento di forma più o meno quadrata o quadrangolare. In partic.: a. Mattonella quadrata [...] pavimenti, ambrogetta. b. Rinforzo di tela, cucito nei punti dove una vela fa più forza, come agli angoli, alle bugne, agli occhi delle borose. c. Pezzetto di stoffa o di pelle, in forma di rombo, che si cuce nella biforcazione delle dita, nei guanti ...
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che2
che2 〈ké〉 pron. e agg. [lat. quid e altre forme pronominali] (radd. sint.). – È parola frequentissima, con usi varî: può essere pronome relativo, interrogativo, esclamativo, indefinito; con valore [...] che, anche con preposizione: questo è il diavolo di che io t’ho parlato (Boccaccio); quel gran seggio a che tu li occhi tieni (Dante); la carta con che si fanno i giornali; conosco le condizioni in che si trova, ecc. Non di rado la preposizione ...
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irretorto
irretòrto agg. [dal lat. irretortus, comp. di in-2 e retortus, part. pass. di retorquēre «ritorcere»], letter. – Fermo, diritto, detto dell’occhio: il rischio dagli occhi i. (D’Annunzio). È [...] latinismo raro, reminiscenza dell’oraziano oculo irretorto («con occhio fermo, senza volgere altrove lo sguardo» o, secondo un’altra interpretazione, «con occhio non obliquo, non invidioso»). ...
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accorto
accòrto agg. [part. pass. di accorgersi]. – 1. Avveduto, cauto, astuto: è un uomo assai a.; anche saggio, prudente: lo mise in guardia con a. parole; essere, stare a., badare, esser cauto, fare [...] ; con questo sign. è ant., e ha per lo più valore verbale, di part. pass.: l’ombre Per le fosse de li occhi ammirazione Traean di me, di mio vivere accorte (Dante), cioè «accortesi»; ma è vivo nella frase fare uno a. di qualche cosa, informarlo ...
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turanide
agg. e s. m. e f. [der. del nome della regione del Tūrān: v. turanico]. – In antropologia fisica, razza t., una delle razze componenti il gruppo asiatico degli Europidi, ben rappresentata nella [...] penisola anatolica, caratterizzata da statura media, corporatura massiccia, pelle bianco-bruna, capelli neri o castani lisci-ondulati, pelosità abbondante nei maschi, brachicefalia, faccia larga con naso fine e rilevato e occhi di forma europea. ...
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turare
v. tr. [lat. (ob)tūrare «otturare»]. – 1. Chiudere la bocca di un recipiente, di un vaso, o un foro qualsiasi, inserendovi o adattandovi un corpo che ostruisca interamente l’apertura: t. il fiasco, [...] ; si è turato il tubo di scarico del lavandino o si è turato il lavandino. 3. ant. Coprire, nascon-dere: turarsi gli occhi, per non vedere; turarsi la faccia, per non essere visto. ◆ Part. pass. turato, anche come agg.: avere il naso turato, intasato ...
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virtu
virtù (ant. virtude o virtute, e anche vertù, vertude o vertute) s. f. [lat. virtus-ūtis «forza, coraggio», der. di vir «uomo»; il sign. moderno è dovuto principalmente al lat. cristiano]. – 1. [...] ; Innata v’è la virtù che consiglia (Dante), la ragione; Ma non può tutto la virtù che vuole (Dante), la volontà; fissi li occhi al sole oltre nostr’uso. Molto è licito là, che qui non lece A le nostre virtù (Dante); nel medesimo tempo si troveranno ...
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bugia1
bugìa1 s. f. [dal provenz. bauzia, di origine germ.; cfr. il ted. böse «cattivo»]. – 1. a. Falsa affermazione, fatta intenzionalmente per trarre altri in errore, o per nascondere una propria colpa, [...] una verità dolorosa; non dico bugie, quando s’affermano cose poco credibili. b. Locuzioni: la b. gli si legge nel viso, negli occhi, è evidente (spec. quando uno non riesce a mentire senza farlo capire); e a bambini, scherz.: la b. ti corre su per ...
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scorrere
scórrere v. intr. e tr. [lat. excŭrrĕre «correre fuori, correre via», comp. di ex- e currĕre «correre»] (coniug. come correre). – 1. intr. (aus. essere) a. Muoversi, spostarsi su una superficie [...] quello svago che pur trovava nello s. in qua e in là all’aria aperta (Manzoni). f. Passare rapidamente davanti agli occhi, con riferimento a una successione di immagini: i titoli di coda scorrevano troppo velocemente; nella locuz. far scorrere: far s ...
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DEGLI OCCHI, Cesare
Giuseppe Sircana
Nacque a Senago, in provincia di Milano, il 12 sett. 1893 da Adamo, avvocato e parlamentare cattolico, e Maria Del Velse. Si laureò in giurisprudenza all'università di Pavia con una tesi sulla regolamentazione...
DEGLI OCCHI, Adamo
Giuseppe Sircana
Nacque a Milano il 10 dic. 1856 da Giuseppe e Luigia Bellinzaghi. Avvocato, fu nei primi anni del sec. XX uno degli esponenti di maggiore spicco del cattolicesimo conservatore lombardo favorevole alla partecipazione...