desco
désco s. m. [lat. dĭscus «disco», gr. δίσκος] (pl. -chi). – 1. a. Tavola per mangiare, mensa: trovolla ... a desco che desinavano (Boccaccio); Desco fiorito d’occhi di bambini (Pascoli); nell’uso [...] mod. (ma ormai poco com.), stare a d., sedere alla mensa, mangiare. b. ant. D. molle, spuntino, merenda, spec. se fatti senza stendere la tovaglia sulla tavola; scherz., merenda fatta sull’erba di un prato. ...
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irradiare
v. tr. e intr. [dal lat. tardo irradiare, der. di radius «raggio», col pref. in-1; nel sign. 3, incrociato con radio1] (io irràdio, ecc.; come intr., aus. essere o anche avere, ma le forme [...] cioè diffondersi quasi in forma di raggi: la luce, il calore che irradia dal sole; fig.: la felicità irradiava dai suoi occhi. d. tr. In medicina, sottoporre un distretto cutaneo, un organo, e per estens. una persona, all’azione di energia radiante a ...
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mira
s. f. [der. di mirare]. – 1. a. L’atto di mirare a un segno, a un bersaglio, per coglierlo: prendere la m., puntare l’arma al bersaglio prima di sparare o scagliare, o in genere fissare l’occhio [...] la distanza e fissare bene il punto dove si vuol toccare terra. Linea di m., in genere, la linea ideale che congiunge l’occhio con il bersaglio scorrendo lungo un’arma (per es., nel tiro con l’arco, scorrendo lungo la freccia); oppure, nelle armi da ...
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arrossare
v. tr. e intr. [der. di rosso] (io arrósso, ecc.). – 1. tr. Far diventare rosso, tingere di rosso: la lunga esposizione al sole gli aveva arrossato la pelle; tutto era bianco, tanta l’allegria, [...] al marito, tutta di vergogna arrossò (Boccaccio). Più com. con la particella pron.: vidi la dolina ... arrossarsi di carne maciullata (D’Annunzio). ◆ Part. pass. arrossato, anche come agg.: pelle arrossata; aveva gli occhi arrossati per il pianto. ...
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femminino
(ant. e poet. feminino) agg. [dal lat. femininus, come termine gramm.], letter. – Femminile, cioè proprio, caratteristico della donna: tre furie ... Che membra feminine avieno e atto (Dante); [...] nei begli occhi fermi Rideva una blandizie femminina (Gozzano). Anticam. anche nell’accezione grammaticale: genere f.; articolo f. (Varchi). Sostantivato, l’eterno f., espressione del Faust di Goethe (das EwigWeibliche) divenuta d’uso comune per ...
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lepre
lèpre s. f. (region. m. e f.) [lat. lĕpus -pŏris]. – 1. a. Nome comune delle varie specie di roditori leporidi del genere Lepus, diffusi in tutto il mondo; hanno abitudini prevalentemente notturne, [...] timidezza, della sospettosità: correre, scappare come una l.; fuggiva che pareva una l.; timido, pauroso come una l.; dorme a occhi aperti come la. l., di persona assai cauta e accorta, o sospettosa. Frequente la similitudine è come invitare la l. a ...
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quisquilia
quisquìlia (pop. quisquìglia) s. f. [dal lat. quisquiliae -arum, propr. «immondezza, feccia»]. – 1. ant. Imperfezione, impurità: de li occhi miei ogne quisquilia Fugò Beatrice col raggio d’i [...] suoi (Dante). 2. Minuzia, inezia, cosa di nessun conto: occuparsi, discutere di quisquilie; litigare per quisquilie; perdersi in quisquilie; q. letterarie, grammaticali; ma sono quisquilie!; non si tratta ...
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vireone
vireóne s. m. [lat. scient. Vireo, dal lat. class. vireo -onis «verdone», der. di virere «essere verde»]. – Genere di uccelli passeriformi della famiglia vireonidi, con specie diffuse nel continente [...] (Vireo olivaceus), di colore verde oliva sul dorso e bianco sul ventre, con sopracciglio bianco bordato di nero, e occhi rossi. È nome poco usato dagli zoologi, che preferiscono adoperare il lat. scient. vireo come se fosse una forma italianizzata ...
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putto1
putto1 agg. [dal fr. ant. put «malvagio, vile, abietto», che è il lat. putĭdus «puzzolente»; v. puttana], ant. – Da puttana, di una puttana: La meretrice che mai da l’ospizio Di Cesare non torse [...] li occhi putti (Dante, alludendo all’invidia); in partic., con riferimento a chi, come una meretrice, è disposto a favorire chiunque per interesse: La rabbia fiorentina, che superba Fu a quel tempo sì com’ora è putta (Dante). ...
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anostraci
anòstraci (o anòstrachi) s. m. pl. [lat. scient. Anostraca, comp. di an- priv. e -ostraca: v. -ostraci]. – Ordine di crostacei entomostraci branchiopodi, dal corpo allungato, privo di carapace, [...] con il capo ben distinto e occhi peduncolati. ...
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DEGLI OCCHI, Cesare
Giuseppe Sircana
Nacque a Senago, in provincia di Milano, il 12 sett. 1893 da Adamo, avvocato e parlamentare cattolico, e Maria Del Velse. Si laureò in giurisprudenza all'università di Pavia con una tesi sulla regolamentazione...
DEGLI OCCHI, Adamo
Giuseppe Sircana
Nacque a Milano il 10 dic. 1856 da Giuseppe e Luigia Bellinzaghi. Avvocato, fu nei primi anni del sec. XX uno degli esponenti di maggiore spicco del cattolicesimo conservatore lombardo favorevole alla partecipazione...