patina
pàtina s. f. [dal lat. patĭna «padella» (e poi anche il pasticcio che vi è contenuto e ne riceve la forma), con evoluzione di sign. non ben chiara]. – 1. a. Velatura, oscuramento o alterazione [...] osserva frequentemente nel corso di svariate affezioni gastroenteriche. c. Con usi estens. e fig., letter.: a un certo punto levò gli occhi, e io m’accorsi che s’eran coperti d’una p. opaca (Morante); la baciai delicatamente, in ogni punto del viso ...
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quadrantopsia
quadrantopsìa s. f. [comp. di quadrante e (an)opsia]. – In chimica oculistica, emianopsia a quadrante, nella quale cioè il difetto del campo visivo nei due occhi è compreso tra un meridiano [...] orizzontale e un meridiano verticale ...
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scontentezza
scontentézza s. f. [der. di scontento1]. – Il fatto di essere scontento, come stato d’animo sia occasionale, per un motivo specifico e contingente, sia abituale, per tendenza caratteriale: [...] ho potuto nascondere la mia s.; è una persona di una s. tale da risultare insopportabile; erano discorsi che si dovevano fare ... e Amerigo li sopportava, ma con quella s. così nera negli occhi che faceva correre un brivido nella schiena (Pasolini). ...
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bieco
bièco agg. [prob. lat. oblīquus, incrociato con aequus «piano, liscio», o con altra voce] (pl. m. -chi). – 1. Obliquo, detto dello sguardo, spec. di chi guarda con malanimo, con astio: Li diritti [...] torse allora in biechi (Dante); rivolgere uno sguardo b., un’occhiata b.; anche come avv., guardare bieco, di traverso, storto, con aria minacciosa. 2. estens. e fig. Losco, malvagio, che medita il male o è volto al male: animo b.; parole, azioni ...
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innanzi
(ant. inanzi) avv. e prep. [lat. in antea: v. anzi], letter. – 1. Avv. di luogo, sinon. meno pop. di avanti, con cui ha comuni molti usi; indica la direzione di fronte al soggetto (in contrapp. [...] con la prep. a (o preceduto da pronome dativo), con valore spaziale o, meno com., temporale: ho sempre i. agli occhi quello spettacolo; sì come molti innanzi a noi hanno fatto e fanno (Boccaccio). Anche unito direttamente al sost.: Quando fui desto ...
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qui
avv. [lat. eccu(m) hīc] (radd. sint.). – 1. In questo luogo, in questo posto. Indica in genere luogo non molto discosto da chi parla (e talvolta anche da chi ascolta) e con più esattezza dell’avv. [...] ragionamento, ecc.; qui mi pare che abbiano ragione loro. In questa situazione, in questo frangente: qui si devono tenere gli occhi bene aperti; qui bisogna pensare a cavarcela in qualche modo; qui ci vuole una buona lezione. Può essere preceduto da ...
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tardo
agg. [lat. tardus]. – 1. Lento, che avviene, agisce o opera in un tempo piuttosto lungo, eccessivo: procedere, alzarsi, spostarsi con movimenti t.; Solo e pensoso i più deserti campi Vo mesurando [...] , d’ingegno, poco intelligente e pronto. Con allusione a quella lentezza che è indizio di serietà: Genti v’eran con occhi tardi e gravi (Dante). In medicina, polso t., il carattere di lenta espansione e di successiva lenta distensione della parete ...
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spasimoso
spaṡimóso agg. [der. di spasimo], non com. – Che dà o mostra spasimo, dolore, angoscia: questa doglia ... era evidentissima nella fissità s. degli occhi (Pirandello); per estens., e più com., [...] ansioso, smanioso: una s. attesa; non era bene mostrarsi, già ad un primo incontro, troppo spasimosi (Saba) ...
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papera
pàpera s. f. [forma femm. di papero]. – 1. La femmina del papero, oca giovane; in usi region., anche con i sign. più ampî di papero. In similitudini e paragoni, con riferimento a donna o ragazza [...] partic., il lapsus di chi parlando scambia fra loro due parole o gli elementi di due parole (per es., «aveva gli occhi arruffati e i capelli sbarrati»; «il colonnippo Filello» per «il colonnello Filippo»): fare, prendere una papera. Poco com. con il ...
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acciaio
acciàio (ant. acciale; region. e poet. acciaro) s. m. [lat. tardo (ferrum) aciarium, nome del ferro indurito per cementazione con il quale si facevano le punte (lat. acies) delle armi bianche]. [...] Il poeta è un grande artiere, Che al mestiere Fece i muscoli d’a. (Carducci); avere nervi d’a., una volontà d’a.; e inoltre occhi d’a., sguardo d’a., freddi e penetranti. Patto d’a.: fu così detto l’accordo tra Mussolini e Hitler (22 maggio 1939) che ...
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DEGLI OCCHI, Cesare
Giuseppe Sircana
Nacque a Senago, in provincia di Milano, il 12 sett. 1893 da Adamo, avvocato e parlamentare cattolico, e Maria Del Velse. Si laureò in giurisprudenza all'università di Pavia con una tesi sulla regolamentazione...
DEGLI OCCHI, Adamo
Giuseppe Sircana
Nacque a Milano il 10 dic. 1856 da Giuseppe e Luigia Bellinzaghi. Avvocato, fu nei primi anni del sec. XX uno degli esponenti di maggiore spicco del cattolicesimo conservatore lombardo favorevole alla partecipazione...