tropea
tropèa s. f. [dal lat. tropaea, gr. τροπάια (πνοή) «vento alterno»], merid. – 1. Improvviso temporale estivo, breve e di forte intensità. 2. fig. Sbornia, ubriacatura: si era preso una t. che [...] non gli stavano manco più aperti gli occhi (Pasolini). ...
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stracciasacco
s. m. [comp. di stracciare e sacco], non com. – Nella locuz. avv. a stracciasacco, in cagnesco, di sbieco: guardare a s.; gli diede un’occhiata a s.; la faccia nascosta da una barbaccia [...] negletta nera ispida, e due occhi biechi a s. (Silone). Cfr. squarciasacco. ...
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alano1
alano1 s. m. [dal lat. Alanus, con il sign. 1; nel sign. 2, è prob. voce d’altra origine, incerta]. – 1. Appartenente all’antica popolazione degli Alani, nomadi e cavalieri di grande audacia, [...] , fulvo, nero, ecc. L’a. tedesco, impropriam. chiamato anche danese, è grosso, forte ed elegante; il maschio raggiunge un’altezza tra i 78 e gli 82 cm, ha testa allungata, compressa ai lati, e occhi rotondi con espressione vivace ed energica. ...
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gazzella
gażżèlla s. f. [dall’arabo ghazāl, femm. ghazāla]. – 1. Mammifero della famiglia bovidi, appartenente al genere Gazella, cui appartengono numerose specie e sottospecie che vivono in località [...] . e orient. fino a Zanzibar, dell’Asia occident. e dell’India; hanno tutte statura media, forme snelle, testa piccola, occhio grande e espressivo, collo lungo e sottile, arti alti e asciutti, coda corta. In similitudini: correre come una g., essere ...
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scolorare
v. tr. [der. di colorare, col pref. s- (nel sign. 1)] (io scolóro, ecc.). – 1. Far perdere il colore, o anche soltanto l’intensità, la vivacità del colore: l’alba già cominciava a s. le stelle; [...] per estens., far perdere il colorito, fare impallidire: Per più fiate li occhi ci sospinse Quella lettura, e scolorocci il viso (Dante). 2. Più frequente come intr. pron., scolorarsi, perdere il colore, o, talora, il colorito: scolorarsi in volto, ...
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legare1
legare1 (ant. o dial. ligare) v. tr. e intr. [lat. lĭgare] (io légo, tu léghi, ecc.). – 1. tr. a. Stringere, avvolgere con una fune o un altro mezzo flessibile qualcosa o qualcuno, o più cose [...] , con giuramento. c. Attrarre e tenere stretto a sé: Quando i’ fui preso, e non me ne guardai, Ché i be’ vostr’occhi, donna, mi legaro (Petrarca); i pensati inganni al fine spiega In suon che di dolcezza i sensi lega (T. Tasso). d. Nel linguaggio ...
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bianco1
bianco1 agg. [dal germ. blank] (pl. m. -chi). – 1. Nel linguaggio scient., si definisce bianca la sensazione visiva prodotta dalla luce solare o da luce a questa analoga, e la luce stessa, la [...] da uve chiare (uve b.), anche sost. nella lingua colloquiale: a conti fatti tredici su venti non avevano saputo distinguere a occhi chiusi un b. da un rosso (Nico Orengo); caffè b., raro per caffè macchiato. Inoltre: mani b., lavate, pulite; b. e ...
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tanaidacei
tanaidàcei s. m. pl. [lat. scient. Tanaidacea, dal nome del genere Tanais, che è dal nome gr. Τάναις del fiume Don]. – Ordine di crostacei malacostraci, quasi esclusivamente bentonici, tutti [...] marini, sia della zona litorale, sia del mare profondo: hanno piccole dimensioni, corpo stretto e allungato, occhi peduncolati ma non mobili, carapace fuso con 2 o 3 segmenti del torace, e il primo paio di arti toracici trasformato in massillipedi, ...
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vagabondo
vagabóndo (ant. vagabundo) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. vagabundus, der. di vagari «vagare»]. – 1. agg., letter. Che va errando in qua e là; errante, ramingo: quasi della fortuna disperato, [...] espedienti, talora di accattonaggio e di piccoli furti: gente v.; spesso come sost.: un’accozzaglia di vagabondi; sarà bene tenere gli occhi bene aperti, ci sono troppi v. in giro; è un v., anche, in genere, di uno scioperato, di un fannullone, che ...
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pulviscolo
pulvìscolo (non com. polvìscolo) s. m. [dal lat. pulviscŭlus, dim. di pulvis -vĕris «polvere»]. – 1. L’insieme di sottilissime particelle che si trovano stabilmente in sospensione nell’atmosfera [...] con riferimento a sensazioni acustiche analoghe, oppure a un insieme di entità piccolissime e prive di coesione: stava ad occhi chiusi ad ascoltare quanto di questo p. di esili suoni filtrava giù dal selciato del marciapiede per le basse finestrelle ...
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DEGLI OCCHI, Cesare
Giuseppe Sircana
Nacque a Senago, in provincia di Milano, il 12 sett. 1893 da Adamo, avvocato e parlamentare cattolico, e Maria Del Velse. Si laureò in giurisprudenza all'università di Pavia con una tesi sulla regolamentazione...
DEGLI OCCHI, Adamo
Giuseppe Sircana
Nacque a Milano il 10 dic. 1856 da Giuseppe e Luigia Bellinzaghi. Avvocato, fu nei primi anni del sec. XX uno degli esponenti di maggiore spicco del cattolicesimo conservatore lombardo favorevole alla partecipazione...