naso
s. m. [lat. nasus]. – 1. a. Nell’uomo, parte prominente del volto, a forma di piramide triangolare, situata sulla parte mediana della faccia, sotto la fronte e sopra il labbro superiore; protegge [...] a mostrare sussiego o disgusto; avere (o mettere) qualche cosa sotto il n., davanti agli occhi; fare qualcosa sotto il n. a (o di) qualcuno, proprio davanti ai suoi occhi, in sua presenza (o molto vicino): c’è stata una rapina proprio sotto al n ...
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botox party
loc. s.le m. inv. Festa, intrattenimento, nel corso del quale un medico inietta dosi di tossina botulinica purificata ai partecipanti che desiderano spianare le rughe facciali. ◆ Li hanno [...] anche in Italia, utilizzare la tossina botulinica per riparare ai segni del tempo e alle rughe di espressione che si formano intorno agli occhi. Una pratica di medicina estetica che già da anni è di moda, ma che fino a ora è stata eseguita in regime ...
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pulce
s. f. [lat. pūlex -lĭcis]. – 1. Nome delle varie specie di insetti dell’ordine afanitteri, e in partic. di quelle appartenenti al genere Pulex, tra cui la pulce dell’uomo (lat. scient. Pulex irritans), [...] avuto più pace, da quando m’è venuto questo dubbio, questo sospetto, ecc.); iperb., non com., farebbe, saprebbe fare gli occhi alle p., di persona ingegnosissima e industriosa. Modi prov.: il morso della p. non dà noia all’elefante, la critica degli ...
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argo2
argo2 s. m. [dal lat. Argus, gr. ῎Αργος] (pl. -ghi, poco com. e solo nel sign. 2). – 1. Propr., nome (Argo) di un mostro della mitologia greca, fornito di molti occhi. In senso fig., persona oculatissima; [...] avere gli occhi di A., o sim., avere vista acuta, non lasciarsi sfuggire nulla, spec. nel sorvegliare o vigilare. 2. Uccello dell’ordine galliformi, affine al pavone, che frequenta le zone boscose della penisola malese, Siam, Borneo e Sumatra. Il ...
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avere2
avére2 v. tr. [lat. habēre] (pres. ho ‹ò› [radd. sint.; ant. àggio], hai ‹ài›, ha ‹a› [radd. sint.]; abbiamo [ant. avémo], avéte, hanno ‹ànno› [ormai disus. le grafie ò, ài, à, ànno]; pass. rem. [...] a. qualche cosa per la testa, avere delle preoccupazioni; a. le mani in pasta, avere ingerenza in qualche affare; a. l’occhio a una cosa, badarci, attenderci; a. sullo stomaco qualcuno, non poterlo soffrire; a. piena l’anima, le tasche di qualcuno o ...
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gravare
v. tr. e intr. [lat. gravare, der. di gravis «grave»]. – 1. tr. a. Caricare di un peso, opprimere imponendo un peso: g. le spalle di un fardello; gravarsi lo stomaco di cibo; più spesso fig.: [...] oppresso da un peso, su cui grava un peso, nel sign. proprio e fig.: patrimonio gravato di debiti; fondo gravato di (o da) un’ipoteca; avere gli occhi gravati di sonno; gravato dal vin, primo il disastro Eurizïon portò sovra sé stesso (Pindemonte). ...
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grave
agg. [lat. gravis]. – 1. a. Che ha peso, che è soggetto alla forza di gravità: i corpi g. (anche s. m., spec. al plur.: le leggi della caduta dei g.); e cantando vanìo Come per acqua cupa cosa [...] estens. Che dà una sensazione di peso: sentirsi la testa g. (per troppo lavoro, per poco sonno o per altro); avere gli occhi g. di (o dal) sonno, che accennano a chiudersi; cibi g., difficili da digerire; aria g., afosa, che opprime il respiro. Anche ...
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tropèa s. f. [dal lat. tropaea, gr. τροπάια (πνοή) «vento alterno»], merid. – 1. Improvviso temporale estivo, breve e di forte intensità. 2. fig. Sbornia, ubriacatura: si era preso una t. che non gli stavano [...] manco più aperti gli occhi (Pasolini). ...
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libro s. m. [dal lat. liber -bri, che indicava originariamente la parte interna della corteccia che in certe piante assume aspetto di lamina e che, disseccata, era usata in età antichissima come materia [...] trasparire i suoi pensieri e sentimenti (al contr., è un l. aperto, di persona sincera, che manifesta, e in cui si legge negli occhi, tutto ciò che sente e che pensa). d. A libro, come locuz. agg., di oggetti che si aprono e chiudono in modo simile ...
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intènto2 s. m. [dal lat. tardo intentus -us, der. di intendĕre «tendere, dirigere, rivolgere»]. – 1. Il fine che ci si propone di raggiungere e a cui tende l’azione e il desiderio (non differisce in genere [...] : Cominciava a cantar sì, che con pena Da lei avrei mio i. rivolto (Dante); l’oggetto stesso da cui la mente e l’animo sono attratti: Già eran li occhi miei rifissi al volto De la mia donna, e l’animo con essi, E da ogne altro i. s’era tolto (Dante). ...
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DEGLI OCCHI, Cesare
Giuseppe Sircana
Nacque a Senago, in provincia di Milano, il 12 sett. 1893 da Adamo, avvocato e parlamentare cattolico, e Maria Del Velse. Si laureò in giurisprudenza all'università di Pavia con una tesi sulla regolamentazione...
DEGLI OCCHI, Adamo
Giuseppe Sircana
Nacque a Milano il 10 dic. 1856 da Giuseppe e Luigia Bellinzaghi. Avvocato, fu nei primi anni del sec. XX uno degli esponenti di maggiore spicco del cattolicesimo conservatore lombardo favorevole alla partecipazione...