sensibile
sensìbile agg. [dal lat. sensibĭlis, con sign. passivo e attivo (der. di sentire «percepire», part. pass. sensus); in alcuni sign., è influenzato dal fr. sensible]. – 1. Con valore passivo: [...] di sentire, atto a sentire: gli animali sono esseri s.; anche, e più spesso, dei singoli organi, con riferimento a determinate sensazioni: l’occhio è s. alla luce, ai colori, alle forme; l’orecchio è s. ai suoni; il palato è s. ai sapori, ecc.; in ...
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svariare
v. tr. e intr. [der. di variare, col pref. s- (nel sign. 6)] (io svàrio, ecc.). – 1. tr., non com. a. Rendere vario e più piacevole: s. un trattenimento; rendere più vario, diverso, di colore: [...] , e svariato da striscie d’argento (I. Nievo). b. Girare, rivolgere in varie direzioni: co ’l naso sempre a l’aria Gli occhi svaria Dietro gli angeli e i rondoni (Carducci). 2. intr. (aus. avere o essere), letter. a. ant. Deviare, allontanarsi da un ...
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svasso
(o suasso) s. m. [forma region. (Italia settentr.) del lat. *suax suacis, der. di sus suis «porco» e anche nome di una specie di pesci; altri ha supposto che si tratti invece di una alteraz. ven. [...] dalla presenza di ciuffi di penne dorate ai lati degli occhi; e due migratrici e svernanti parziali, lo s. collorosso (lat. scient. Podiceps auritus), con una larga banda dorata che attraversa gli occhi e piumaggio rossastro sul collo e sul ventre. ...
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abaya
s. f. inv. Sopravveste tradizionale islamica, di lana pesante perlopiù di colore nero o scuro, lunga fino ai piedi. ◆ gli occhi di Barakat non sorridono mai. Sono sempre impauriti. Più neri dell’abaya [...] Oriente dagli scaffali dei negozi di giocattoli le bambole Barbie sono scomparse. Al loro posto è comparsa Fulla, una bambola dagli occhi scuri e, per dirla con le parole del suo creatore, con «principi musulmani». Fulla in comune con la Barbie ha ...
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cavare
v. tr. [lat. cavare «rendere cavo, incavare scavando», der. di cavus «cavo1»]. – 1. In senso proprio, ma raro o ant., scavare, incavare, formare una buca, una cavità, levando le pietre o la terra; [...] io; bisogna cavargli le parole di bocca con le tenaglie, si stenta assai a farlo parlare; ti caverei il cuore, gli occhi, frasi di minaccia, o piuttosto di sfogo (cui quasi mai corrisponde, neanche al livello del subconscio, una reale intenzione di ...
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parare
v. tr. [lat. parare «preparare, allestire, apparecchiare» (e inoltre «procurare, acquistare, comprare»)]. – 1. ant. Preparare, apparecchiare, apprestare, in frasi come p. insidie, p. il convito [...] mise una sciarpa intorno al collo per p. il freddo; p. il lume, frapporre fra esso e noi un corpo opaco che difenda gli occhi dalla luce troppo viva; scòstati, che mi pari il sole; c’era davanti a me un mezzo gigante che mi parava tutto lo spettacolo ...
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fisso
agg. [lat. fīxus, part. pass. di figĕre «figgere»]. – 1. a. Fissato, fermato stabilmente, detto di oggetti materiali, e in genere di cosa che rimane sempre in un luogo, che non si sposta: una lampada [...] esprime non solo la persistenza ma anche l’intensità con cui sono rivolti a un determinato oggetto: tutti gli occhi erano f. su di lui; spesso riferito alla persona stessa: stava f. a mirare quell’inatteso spettacolo; e con funzione d’avv.: mi guardò ...
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illuminare
v. tr. [dal lat. illuminare, der. di lumen -mĭnis «lume», col pref. in-1] (io illùmino, ecc.). – 1. Rischiarare con la luce propria o con luce prodotta da una sorgente luminosa: il Sole illumina [...] senso assoluto o riguardo a particolari argomenti: le sue parole mi illuminarono la mente. Anche, i. qualcuno, fare aprire gli occhi al vero, far conoscere, far capire e sim.: avrei bisogno di essere illuminato su questo punto della questione; i. la ...
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languido
lànguido agg. [dal lat. languĭdus, der. di languēre «languire»]. – 1. Privo di forze, debole, fiacco: era ancora l. ed estenuato per la malattia; sentirsi lo stomaco l. (v. languidezza); polso [...] debolmente; i fior vermigli e i bianchi, Che ’l verno devria far languidi e secchi (Petrarca). Che riflette l’interna languidezza: occhio l., sguardo l., stanco, privo di vivacità, o anche melanconico, pensoso: allor che ’l sonno chiude I languid ...
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misidacei
miṡidàcei s. m. pl. [lat. scient. Mysidacea, dal nome del genere Mysis, che è dal gr. μύσις «l’atto di chiudere gli occhi»]. – Ordine di crostacei malacostraci, di piccole dimensioni, per la [...] corpo slanciato, delicato, carapace che copre e protegge quasi tutti i segmenti toracici, ma fuso soltanto con tre di essi, occhi peduncolati se non mancanti, antennule bifide, e il primo paio, o le prime due paia, di piedi toracici trasformati in ...
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DEGLI OCCHI, Cesare
Giuseppe Sircana
Nacque a Senago, in provincia di Milano, il 12 sett. 1893 da Adamo, avvocato e parlamentare cattolico, e Maria Del Velse. Si laureò in giurisprudenza all'università di Pavia con una tesi sulla regolamentazione...
DEGLI OCCHI, Adamo
Giuseppe Sircana
Nacque a Milano il 10 dic. 1856 da Giuseppe e Luigia Bellinzaghi. Avvocato, fu nei primi anni del sec. XX uno degli esponenti di maggiore spicco del cattolicesimo conservatore lombardo favorevole alla partecipazione...