dormire
v. intr. [lat. dŏrmire] (io dòrmo, ecc.; aus. avere). – 1. Riposarsi col sonno, essere in stato di sonno: d. su un buon letto, sul divano, sulla poltrona; d. disteso, sul fianco, supino, bocconi; [...] cascare dal sonno (e in senso fig., essere addormentato, cioè ottuso, distratto e sim.); d. con gli occhi aperti, d. con un occhio solo, vigilare anche nel sonno; dormirsela, dormire tranquillamente e con gusto; chi dorme non piglia pesci (prov.); d ...
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cimmerio
cimmèrio (raro cimmèrico; ant. e raro chimmèrio) agg. e s. m. [dal lat. Cimmerius, Cimmerĭcus], letter. – Appartenente o relativo ai Cimmerî, antica popolazione stanziata nella Crimea, ma anche, [...] ., il senso fig. di oscuro, caliginoso: Tacita uscia dalle c. grotte La nemica del dì (V. Monti); Poi con l’indice ... Sopra gli occhi scorrendo, indi dilegua Quel che riman de la cimmeria nebbia (Parini, con allusione al sonno che grava ancora gli ...
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trasognato
agg. [part. pass. di trasognare]. – Sbalordito, stordito: io credo che voi m’abbiate per ismemorato o per t. (Boccaccio); Margutte stava come trasognato (Pulci); l’aria calda mi fa socchiudere [...] di chi, assorto in pensieri e fantasticherie, sembra perdere il contatto diretto con la realtà: la guardava come trasognato, con occhi t., con aria t.; se ne stava lì tutto trasognato; Ma – poiché trasognato giocatore – Quei signori m’avevano in ...
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ammiccare
v. intr. [etimo incerto; dubbia la connessione col lat. micare «palpitare»] (io ammicco, tu ammicchi, ecc.; aus. avere). – Fare cenni di nascosto, per lo più strizzando un occhio, facendo l’occhiolino: [...] gli ammiccava che tacesse; I0 pur sorrisi come l’uom ch’ammicca (Dante); a. con gli occhi; un lieve a. di palpebre; usato trans.: a. gli occhi, le palpebre. In usi fig., lanciare segnali allusivi, per attirare l’interesse: un libro, un film che ...
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lampeggiare
v. intr. e tr. [der. di lampo] (io lampéggio, ecc.; come intr. aus. avere, raro essere). – 1. a. Produrre, mandare lampi: il cielo lampeggia; per lo più con uso impers.: lampeggiava fitto [...] come in un lampo: Il tuo sembiante, Aspasia ... a me lampeggia In altri volti (Leopardi); una fiamma d’odio lampeggiò nei suoi occhi. 2. tr., fig. a. poet. Mandare un lampo, far brillare come un lampo: lieta De la vittoria, lampeggiava un riso Che ...
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sfavillare
v. intr. [der. di favilla, col pref. s- (nel sign. 5)] (aus. avere). – 1. Mandare fuori, sprigionare faville: la fiamma sfavillava nel caminetto; il ferro infuocato sfavilla sotto i colpi [...] sfavillava al dito. 2. fig. Accendersi, risplendere del riflesso di un sentimento interiore: il volto le sfavillava di gioia; gli occhi gli sfavillavano di rabbia, di soddisfazione; in questo dire Sfavillò tutto di focoso ardire (T. Tasso). 3. Raro e ...
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battere
bàttere v. tr. e intr. [lat. tardo battĕre, dal lat. class. battuĕre]. – 1. tr. In genere, colpire ripetutamente con le mani o con altro arnese: a. In senso proprio: b. qualcuno, picchiarlo, [...] i denti, per il freddo, la paura o la febbre; b. gli occhi, chiudere e aprire molto rapidamente le palpebre quando si è abbagliati o per , senza mostrare sorpresa o turbamento; in un batter d’occhio (o d’occhi), in un attimo; b. i tacchi, come fanno i ...
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inumidire
v. tr. [der. di umido] (io inumidisco, tu inumidisci, ecc.). – Rendere umido, bagnando o spruzzando d’acqua: i. la biancheria, prima di stirarla; il vapore acqueo ha inumidito le pareti; le [...] la particella pron., inumidirsi le labbra, passandovi sopra la lingua. Intr. pron., inumidirsi, diventare o farsi umido: ripensando al figlio lontano, le si inumidivano gli occhi. ◆ Part. pass. inumidito, anche come agg.: carta, biancheria inumidita ...
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parallattico
parallàttico agg. [dal gr. παραλλακτικός] (pl. m. -ci). – Relativo alla parallasse: angolo p. diurno e annuo, sinon., rispettivam., di parallasse diurna e annua (v. parallasse); moto p., [...] nell’effettuare la ripresa su due pellicole diverse per mezzo di due obiettivi distanti tra loro quanto le pupille degli occhi, e nel proiettare le due pellicole su uno schermo formato da lamelle verticali disposte in modo che lo spettatore veda ...
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mettere
méttere v. tr. [lat. mĭttĕre «mandare», nel lat. tardo «mettere»] (pass. rem. miṡi, mettésti, ecc. [pop. tosc. méssi, mésse, méssero]; part. pass. mésso). – Verbo di sign. ampio e generico, dai [...] , m. all’asta, all’incanto); m. in vista, collocare in luogo visibile, far sì che una cosa cada sotto gli occhi altrui o sia avvertita. c. Con altre costruzioni: metter d’accordo, accordare, far proceder d’accordo; mettersi d’accordo con qualcuno ...
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DEGLI OCCHI, Cesare
Giuseppe Sircana
Nacque a Senago, in provincia di Milano, il 12 sett. 1893 da Adamo, avvocato e parlamentare cattolico, e Maria Del Velse. Si laureò in giurisprudenza all'università di Pavia con una tesi sulla regolamentazione...
DEGLI OCCHI, Adamo
Giuseppe Sircana
Nacque a Milano il 10 dic. 1856 da Giuseppe e Luigia Bellinzaghi. Avvocato, fu nei primi anni del sec. XX uno degli esponenti di maggiore spicco del cattolicesimo conservatore lombardo favorevole alla partecipazione...