segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, [...] ), la costellazione dei Gemelli che nello Zodiaco segue quella del Toro; Celansi i duo mei dolci usati segni (Petrarca), qui fig., gli occhi di Laura. 10. Locuz. per filo e per segno, minutamente e con ordine: esporre, narrare per filo e per s.; mi ...
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rintoppo
rintòppo s. m. [der. di rintoppare]. – Il rintoppare, il rintopparsi; più com., la cosa in cui si rintoppa, ostacolo, impedimento: E ’l duol che truova in su li occhi r. (Dante), negli occhi [...] chiusi da lagrime congelate (dei traditori puniti nella Tolomèa); i sassi che fanno r. alla corrente. Locuz. avv. di r., di rimando; o anche all’opposto, al contrario: Alichin non si tenne e, di rintoppo ...
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nero1
néro1 agg. [lat. nĭger -gra -grum: v. negro]. – 1. a. Nel linguaggio scient., è detto nero un corpo che assorbe integralmente la radiazione luminosa che lo investe (al contrario di un corpo bianco, [...] (o si qualifica come nero l’oggetto), distinguendo spesso varietà e gradazioni: una stoffa n.; borsa, scarpe di cuoio n.; inchiostro n.; occhi, capelli n. (n. morati, n. corvini); gatto, cane, cavallo n.; Che non è nero ancora e ’l bianco more (Dante ...
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tacito
tàcito agg. [dal lat. tacĭtus, der. di tacere «tacere»]. – 1. Che tace, che sta senza parlare (sinon. letter. o più elevato di silenzioso): Taciti, soli, sanza compagnia N’andavam l’un dinanzi [...] espresso, non manifestato con parole ma facilmente desumibile da altri indizî o manifestazioni: gli rivolse un t. rimprovero; nei suoi occhi c’era una t. implorazione; il suo atteggiamento era una t. protesta contro quei soprusi (cfr., con lo stesso ...
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rai
s. m. pl. [dal prov. rai «raggio»]. – Forma poet. per raggi, usata soltanto al plur. e con riferimento a raggi luminosi: Era il giorno ch’al sol si scoloraro Per la pietà del suo fattore i rai (Petrarca); [...] sepolture (Foscolo); in senso fig.: di tua bellezza i rai (Parini); movendo de’ begli occhi i rai (Petrarca), i suoi sguardi luminosi; in partic., gli occhi stessi: Et ella alzando i begli umidi rai (Ariosto); Chinati i rai fulminei (Manzoni). ...
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ditteri
dìtteri s. m. pl. [lat. scient. Diptera, dal gr. δίπτερος «a due ali», comp. di δι- «due» e πτερόν «ala»]. – Ordine di insetti comprendente un grandissimo numero di specie, di piccole o medie [...] dieci segmenti. Sono vivipari, ovovivipari e ovipari, e hanno metamorfosi completa; le larve sono prive di occhi, apode, e possono essere fitofaghe, saprofaghe, predatrici, parassite, ecc. (alcune attaccano altri insetti, vermi, molluschi, vertebrati ...
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addosso
addòsso (ant. a dòsso) avv. – Sulle spalle, sul dorso, sulla persona (forma la prep. comp. addosso a): mettere, portare, tenere qualcosa a.; mettiti a. un vestito pesante; gli è caduto o gli [...] a. a una persona, a una cosa, rivolgere ad essa la propria attenzione, invaghirsene, innamorarsene; tenere gli occhi a., osservare fissamente, tenere sotto il proprio sguardo; tagliare i panni a. a uno, fig., sparlarne, criticarlo alle spalle. Altri ...
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panda
s. m. [etimo incerto], invar. – Nome di due specie di mammiferi carnivori: il p. minore (lat. scient. Ailurus fulgens), lungo 50-60 cm, con folta pelliccia bruno-rossiccia, testa chiara con due [...] strie nere sotto gli occhi e coda folta ad anelli poco distinti, lunga 28-48 cm, diffuso nelle foreste asiatiche dal Nepal piccoli mammiferi; ha un mantello folto con caratteristico disegno bianco e nero, muso e collo bianchi, occhi cerchiati di nero. ...
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calamaro
s. m. – Variante (propriam. forma region.) di calamaio, comune soprattutto con i sign. che seguono: 1. Occhiaia livida per stanchezza o malattia; di solito al plur.: era assai pallido e aveva [...] i c. agli occhi; gli occhi sembravano acquistare una maggiore intensità, nonostante li cerchiassero i c. (Pratolini). 2. Mollusco cefalopode comune nel Mediterraneo e molto ricercato per le sue carni; ha corpo snello con due pinne laterali a forma di ...
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linceo
lìnceo (o lincèo) agg. e s. m. [dal lat. lyncēus, gr. λύγκειος]. – Di lince; solo con riferimento alla acutezza di vista che le attribuisce la tradizione (sull’origine della quale può avere influito [...] l., anche in senso fig., grande acutezza e perspicacia intellettuale: L’anima ... Tutta raccolta, suole Aprir nel cieco senso occhi lincèi (Guarini); sostantivato, riferito alla persona: chi è quel l. che con l’acutezza della vista possa arrivar colà ...
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DEGLI OCCHI, Cesare
Giuseppe Sircana
Nacque a Senago, in provincia di Milano, il 12 sett. 1893 da Adamo, avvocato e parlamentare cattolico, e Maria Del Velse. Si laureò in giurisprudenza all'università di Pavia con una tesi sulla regolamentazione...
DEGLI OCCHI, Adamo
Giuseppe Sircana
Nacque a Milano il 10 dic. 1856 da Giuseppe e Luigia Bellinzaghi. Avvocato, fu nei primi anni del sec. XX uno degli esponenti di maggiore spicco del cattolicesimo conservatore lombardo favorevole alla partecipazione...