splendente
splendènte (ant. splendïènte) agg. [part. pres. di splendere]. – Che splende, che ha una luminosità viva e intensa: luce s.; astri, stelle s.; un sole s.; in senso fig.: occhi s. di gioia; [...] un viso s. di giovinezza. ◆ Avv. splendenteménte, non com., in modo splendente, con grande splendore: un cielo splendentemente azzurro; occhi splendentemente luminosi. ...
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splendere
splèndere v. intr. [dal lat. splendēre, con cambiamento di coniug.] (non usati il part. pass. e i tempi comp.). – Emanare, diffondere una luce o una luminosità molto viva e intensa: le stelle [...] nel sereno della notte; il sole splendeva alto nel cielo; guarda come splende quel diamante! Frequente in usi fig.: gli occhi le splendevano di gioia; il suo viso splendeva di felicità; gloria, virtù, esempio che splenderà in ogni tempo; in fronte ...
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telescopico
telescòpico agg. [der. di telescopio] (pl. m. -ci). – 1. In ottica: a. Del telescopio, attinente al telescopio, fatto o ottenuto col telescopio: osservazione, visione t.; anche di oggetti [...] che un telescopio accomodato per la visione all’infinito con occhio normale costituisce per l’appunto un sistema t. (o per l’escursionismo. 3. In zoologia, sono detti occhi t. gli occhi situati all’estremità di un processo tentacolare retrattile, come ...
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polvere
pólvere s. f. (ant., raro, m.) [lat. pŭlvis -vĕris]. – 1. Massa di terra arida, in minutissime particelle incoerenti, che si stende sul suolo e, sollevata facilmente dal vento, si deposita ovunque [...] con uno straccio, col piumino, con l’aspirapolvere e sim.; spazzolare la p. dalla giacca; avere gli occhi pieni di p.; fig., dare, gettare la p. negli occhi a qualcuno, ingannarlo, illuderlo, dargli a vedere quello che non è; scuotersi la p. di dosso ...
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adattare
v. tr. [dal lat. adaptare, comp. di ad- e aptare «adattare»]. – 1. a. Rendere adatto a uno scopo determinato, applicare convenientemente a persona o cosa: a. una stanza a studio; a. il vestito [...] . Disporre, collocare in modo opportuno: a. lo scudo al braccio; a. gli occhiali al naso; Tosto Cupido entro a’ begli occhi ascoso, Al nervo adatta del suo stral la cocca (Poliziano). 2. intr. pron. Convenire, essere adatto, addirsi: quel vestito gli ...
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umido
ùmido agg. e s. m. [dal lat. humĭdus o umĭdus, der. di (h)umere «essere umido, bagnato»]. – 1. agg. a. Impregnato, o anche soltanto bagnato superficialmente, d’acqua o di altra sostanza liquida: [...] ancora u., non si sono ancora asciugati; avere la fronte u. di sudore; avere gli occhi u. di pianto; Che posso io più, se no aver l’alma trista, Umidi gli occhi sempre, e ’l viso chino? (Petrarca); le panchine del giardino erano u. per la pioggia ...
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raggio
ràggio s. m. [lat. radius, in origine «bacchetta appuntita», poi «raggio luminoso; raggio d’una ruota (perché irradia dal centro come i raggi dalla sorgente di luce); raggio d’una circonferenza», [...] il lume della fresca aurora (Foscolo); oppure il fuoco irraggiato dallo sguardo: i grandi occhi ridenti Arsero d’immortal r. il mio core (Foscolo); assol., i r., gli occhi stessi. In questi sign., è assai frequente in poesia la forma plur. rai (v ...
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sbuzzare
sbużżare v. tr. e intr. [der. di buzzo2, col pref. s- (nel sign. 4)], tosc. – 1. tr. a. Sventrare un animale per toglierne le interiora: s. un pollo, s. i cefali. b. Per estens., nell’uso pop., [...] tagliando: s. un materasso. 2. intr. (non usato nei tempi comp.) Schizzare fuori con forza, con uso iperb. e fig., soprattutto nelle frasi: la rabbia gli sbuzzava dagli occhi, e gli occhi gli sbuzzavano dal viso (per la meraviglia, per l’ira, ecc.). ...
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figgere
fìggere v. tr. [lat. fīgĕre] (io figgo, tu figgi, ecc.; pass. rem. fissi, figgésti, ecc.; part. pass. fitto), letter. – 1. a. Ficcare, conficcare: un drago Che per lo carro sù la coda fisse (Dante); [...] ! b. ant. Rendere immobile: tanto l’afflisse Questo dolor, ch’infermo al letto il fisse (Ariosto). c. Fissare (gli occhi, lo sguardo): E fissi li occhi al sole oltre nostr’uso (Dante). 2. Ferire, trafiggere, anche in senso fig.: il telo Che ’l cor mi ...
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riderello
riderèllo (o ridarèllo) agg. [der. di ridere]. – Che ride di solito e volentieri, facile al riso: In te vivono i fauni ridarelli (Pascoli); o mio savio Gianduia ridarello (Gozzano); in partic., [...] bocca r., occhi r., che sono sempre atteggiati al riso: con quegli occhi limpidi e ridarelli dietro le lenti (A. Baldini). Ha in genere intonazione affettuosa. ...
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DEGLI OCCHI, Cesare
Giuseppe Sircana
Nacque a Senago, in provincia di Milano, il 12 sett. 1893 da Adamo, avvocato e parlamentare cattolico, e Maria Del Velse. Si laureò in giurisprudenza all'università di Pavia con una tesi sulla regolamentazione...
DEGLI OCCHI, Adamo
Giuseppe Sircana
Nacque a Milano il 10 dic. 1856 da Giuseppe e Luigia Bellinzaghi. Avvocato, fu nei primi anni del sec. XX uno degli esponenti di maggiore spicco del cattolicesimo conservatore lombardo favorevole alla partecipazione...