spazzola
spàzzola s. f. [der. di spazzare (forse con influsso di spatola)]. – 1. a. Arnese di uso domestico e artigianale per togliere la polvere, pulire e lucidare, rassettare e pettinare, costituito [...] o spine chitinose, presenti sulle zampe di alcuni imenotteri apoidei, con diverse funzioni: per pulire gli occhi composti (spazzola degli occhi), per raccogliere i granuli pollinici (s. del polline), per raccogliere le lamelle di cera dell’addome ...
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sbarramento
sbarraménto s. m. [der. di sbarrare]. – 1. a. L’azione, il fatto di sbarrare, di frapporre cioè ostacoli, di impedire il passaggio, l’accesso: la polizia ha disposto lo s. di tutte le vie [...] presentazione podalica quando, per solito a seguito di manovre errate, gli arti superiori del feto si estendono anteriormente al torace o si abbassano verso l’addome. 6. non com. L’atto di sbarrare gli occhi: manifestò il suo stupore con lo s. degli ...
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sbiancare
v. tr. e intr. [der. di bianco, col pref. s- (nel sign. 5)] (io sbianco, tu sbianchi, ecc.). – 1. tr. Rendere bianco, più bianco o più chiaro: s. la lana, la carta; un dentifricio che vanta [...] uno sgomento di bambina le sbiancava il viso, le riempiva gli occhi (Jovine). 2. intr. (aus. essere) e intr. ., pallido, smunto: viso sbiancato; m’aspettavo di trovarti bianca e rossa, e invece ti trovo sbiancata e con gli occhi lustri (M. Pratesi). ...
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sbirciare
v. tr. [etimo incerto] (io sbìrcio, ecc.). – 1. non com. Guardare attentamente, socchiudendo gli occhi per acuire la vista o per concentrarla su un determinato punto o particolare; per estens., [...] , contraeva tutta la faccia per sbirciarmi (Pirandello). 2. fam. Guardare con la coda dell’occhio, per osservare senza farsi notare: s. la traduzione del compagno di banco; s. una ragazza; o più semplicem. guardare di sfuggita: attraversare di corsa ...
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lacrimare
(o lagrimare) v. intr. [lat. lacrĭmare] (io làcrimo o làgrimo, ecc.; aus. avere). – 1. Versare lacrime: ha un occhio che gli lacrima; il fumo mi fa l. gli occhi; in partic. nel pianto: si mise [...] lacrimato (e lagrimato), come agg., rimpianto, compianto: Ove fia santo e lagrimato il sangue Per la patria versato (Foscolo); poet., implorato, desiderato con le lacrime: De la molt’anni lagrimata pace (Dante); ai lacrimati occhi materni (Carducci). ...
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intendere
intèndere v. tr. [dal lat. intendĕre, comp. di in-1 e tendĕre «tendere, rivolgere, mirare a»] (coniug. come tendere). – Verbo di largo uso e di molteplici significati, che si possono ricondurre [...] in modo ch’è difficile intenderlo; i. un autore, cioè i suoi scritti; nel rifl. reciproco, intendersi a cenni, a gesti, a occhiate, comunicare e capirsi l’un l’altro con questi mezzi. Lei m’intende, voi m’intendete, e sim., espressioni, poste per lo ...
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volgere
vòlgere v. tr. e intr. [lat. vŏlvĕre] (io vòlgo, tu vòlgi, ecc.; pass. rem. vòlsi, volgésti, ecc.; part. pass. vòlto). – 1. tr. a. Piegare, indirizzare verso un luogo o un punto determinato; [...] ); il compl. ogg. è di solito una parte del corpo del soggetto o una cosa che dipende strettamente dalla sua volontà: v. gli occhi, lo sguardo, il viso; Così tutta la gente che lì era, Volgendo ’l viso, raffrettò suo passo (Dante); tu volgi intanto A ...
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bistrare
v. tr. [der. di bistro; cfr. il fr. bistrer]. – Tingere, ombreggiare, scurire con il bistro: cominciò a imbellettarla, a bistrarla, sulle gote, negli occhi, alla bocca, con spaventosa esagerazione [...] (Pirandello). ◆ Part. pass. bistrato, anche come agg., tinto di bistro: occhi bistrati. ...
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socchiudere
socchiùdere v. tr. [comp. di so- e chiudere] (coniug. come chiudere). – Chiudere in parte, non del tutto: s. la porta, i battenti, o s. la finestra, le imposte, facendo in modo che resti [...] uno spiraglio per cui possa passare l’aria e la luce; s. gli occhi, accostare le palpebre, ma non fino a farle combaciare; con la man che lungo il grembo cade, Lentamente il ventaglio apre e socchiude (Parini). ◆ Part. pass. socchiuso, anche come agg ...
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intento1
intènto1 agg. [dal lat. intentus, part. pass. di intendĕre «tendere, dirigere, rivolgere»]. – 1. Raccolto e teso verso un oggetto particolare; riferito ai sensi o alle facoltà intellettuali [...] , la mente i. alla meditazione, a chiarire o sviluppare un concetto; con uso assol., poet.: Solcata ho fronte, occhi incavati i. (Foscolo), caratterizzati da uno sguardo intenso, pensoso. Riferito alla persona stessa, può esprimere sia l’attenzione ...
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DEGLI OCCHI, Cesare
Giuseppe Sircana
Nacque a Senago, in provincia di Milano, il 12 sett. 1893 da Adamo, avvocato e parlamentare cattolico, e Maria Del Velse. Si laureò in giurisprudenza all'università di Pavia con una tesi sulla regolamentazione...
DEGLI OCCHI, Adamo
Giuseppe Sircana
Nacque a Milano il 10 dic. 1856 da Giuseppe e Luigia Bellinzaghi. Avvocato, fu nei primi anni del sec. XX uno degli esponenti di maggiore spicco del cattolicesimo conservatore lombardo favorevole alla partecipazione...