mirare
v. tr. e intr. [lat. mīrari «meravigliarsi, ammirare» e nel lat. tardo «guardare»]. – 1. tr. a. Guardare con attenzione, con intensità, e per lo più con un particolare sentimento (ammirazione, [...] sguardo o che invita a guardare è in genere evidente dal contesto): Mostrasi sì piacente a chi la mira, Che dà per li occhi una dolcezza al core (Dante); errava muto Ove Arno è più deserto, i campi e il cielo Desïoso mirando (Foscolo); non so quanti ...
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azzurro
ażżurro agg. e s. m. [da una pronuncia pop. lāzūrd dell’arabo lāzuward «lapislazzuli», che è dal persiano lāz̆ward o lāǵward, adattam. del sanscr. rājāvarta; cfr. lat. mediev. lazur o lazulum]. [...] il colore del cielo sereno (intermedio fra il celeste, più chiaro, e il blu o turchino, più cupo): le onde a. del mare; occhi a.; scherz., sangue a. (più spesso sangue blu), di chi appartiene a famiglia nobile: sosteneva di avere sangue a. nelle vene ...
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smagare
v. tr. [lat. tardo exmagare «perdere le forze», der. del germ. *magan «avere forza, potere»] (io smago, tu smaghi, ecc.). – 1. ant. a. Sminuire, indebolire: la vostra onestà ... la quale non [...] miei confusi Fossero alquanto, e l’animo smagato (Dante), smarrito; Seco ha ’l meo core, e’ miei occhi smagati [= indeboliti] Rimasi son de la lor luce scuri (Cino da Pistoia). Nell’uso letter. contemporaneo, la parola è stata ripresa talvolta, con ...
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versare1
versare1 v. tr. [lat. vĕrsare «voltare, girare», der. di vertĕre «volgere», part. pass. versus; nel sign. 2, dal fr. verser] (io vèrso, ecc.). – 1. a. Fare uscire il liquido contenuto in un [...] verso del dolor la piena (Foscolo); o dare sfogo: il tuo signor vedresti ergers’in piedi, E versando per gli occhi ira e dispetto, Mille strazi imprecarti (Parini). 2. Nel linguaggio amministr. e comm., consegnare o depositare una certa somma di ...
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pazzo
agg. e s. m. (f. -a) [forse alteraz. del lat. patiens «paziente, che patisce» (v. paziente)]. – 1. agg. e s. m. a. Malato di mente; è, come pazzia, termine generico e non tecnico, e ha come sinon. [...] avventatamente, o mostra comunque poco senno in ciò che fa o dice. In similitudini: rideva, si agitava, urlava come un p.; occhi, sguardo, espressione da p.; ma questi sono discorsi da p.; cose da pazzi!, esclam. di stupore sdegnoso di fronte a cose ...
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offuscare
v. tr. [dal lat. tardo offuscare, der. di fuscus «fosco, nero» col pref. ob-] (io offusco, tu offuschi, ecc.). – 1. Rendere fosco, oscurare, privare della lucentezza o della trasparenza: grosse [...] ! non la offuschi (Alfieri); come intr. pron.: la sua immagine si è già offuscata nel mio ricordo. b. Con riferimento agli occhi (e, in senso fig., alle facoltà della mente), velarli in modo da rendere confusa la visione delle cose (cfr. il più com ...
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lettura
s. f. [dal lat. tardo lectura, der. di legĕre «leggere», part. pass. lectus]. – 1. a. L’azione di leggere, di decifrare cioè un testo scritto o stampato: la l. di un manoscritto, di un’iscrizione; [...] a prima l., leggendo una sola volta; Per più fïate li occhi ci sospinse Quella l., e scolorocci il viso (Dante); e essere assorto nella l.; la l. mi stanca, mi affatica gli occhi. In partic., l. delle bozze, attenta revisione delle prove di stampa ...
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tenere
tenére v. tr. [lat. tĕnēre] (pres. indic. tèngo [ant. tègno], tièni, tiène, teniamo [ant. tegnamo], tenéte, tèngono [ant. tègnono]; pres. cong. tènga ..., teniamo, teniate, tèngano [ant. tègna [...] di qualcuno; t. il piede in due staffe, in senso fig. (v. staffa); con un compl. predicativo: t. la testa alta, gli occhi aperti, ecc.; Non avea membro che tenesse fermo (Dante); t. le mani a posto, non metterle addosso ad altra persona; t. la lingua ...
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ferire
v. tr. [lat. ferīre] (io ferisco, tu ferisci, egli ferisce [ant. fière o fère], ecc.; v. anche fedire). – 1. a. Colpire, direttamente o indirettamente, con un’arma o con altro oggetto tagliente [...] , farla innamorare, o procurarle grave dolore; nell’uso poet., suscitare innamoramento improvviso: Entro quel cor, che i begli occhi feriro (Dante). 2. estens., letter. Colpire, percuotere: ferì ’l carro di tutta sua forza (Dante). In partic., f ...
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oftalmo-
e -oftalmo [dal gr. ὀϕϑαλμός «occhio»]. – Primo e secondo elemento di parole composte della terminologia medica, di formazione moderna, che significa «occhio» o indica comunque relazione con [...] . Come secondo elemento, è in genere riferito al soggetto che patisce di un determinato difetto degli occhi (per es., anoftalmo), ma talora è usato anche, meno propriam., per indicare l’anomalia stessa (per es., criptoftalmo, macroftalmo, microftalmo ...
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DEGLI OCCHI, Cesare
Giuseppe Sircana
Nacque a Senago, in provincia di Milano, il 12 sett. 1893 da Adamo, avvocato e parlamentare cattolico, e Maria Del Velse. Si laureò in giurisprudenza all'università di Pavia con una tesi sulla regolamentazione...
DEGLI OCCHI, Adamo
Giuseppe Sircana
Nacque a Milano il 10 dic. 1856 da Giuseppe e Luigia Bellinzaghi. Avvocato, fu nei primi anni del sec. XX uno degli esponenti di maggiore spicco del cattolicesimo conservatore lombardo favorevole alla partecipazione...