cerchiato
agg. [part. pass. di cerchiare]. – 1. a. Avvolto, contornato, fornito di un cerchio o di cerchi: Il vin nei barili cerchiati (D’Annunzio); di indumenti di fantini, corridori, calciatori, ecc.: [...] : un nobile castello, Sette volte c. d’alte mura (Dante); Cerchiato ha il senno di fredda tenebra (Carducci); occhi c. d’azzurro; assol. occhi c., cinti di un anello livido. 2. In araldica, attributo della botte o bariletto con i cerchi di smalto ...
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gazzerino
gażżerino agg. e s. m. [der. del tosc. gazzera]. – 1. agg. Di color grigio cenerino come gli occhi della gazza, soprattutto con riferimento agli occhi del cavallo (anche gazzuolo o gazuolo). [...] 2. s. m. Nome tosc. di un arbusto delle rosacee pomoidee, detto comunem. agazzino ...
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bianco2
bianco2 s. m. [uso sostantivato dell’agg.] (pl. -chi). – 1. a. Il colore bianco: un color bruno Che non è nero ancora e ’l bianco more (Dante); stampando loro in viso de’ bacioni, che ci lasciavano [...] contrastanti. 2. a. Parte bianca di un oggetto: il b. dell’occhio, la parte visibile della tunica sclerotica; guardare nel b. degli occhi, fissare intensamente una persona negli occhi; b. (o chiara) d’uovo, soluzione acquosa, concentrata, d’albumina ...
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nube
s. f. [dal lat. nūbes]. – 1. Ammasso di goccioline d’acqua o di minuscoli cristalli di ghiaccio in sospensione nell’aria, di spessore e densità tali da impedire più o meno la vista del cielo, che [...] il potere visivo, o impedisce alla mente una chiara e piena conoscenza di qualche cosa: al tremendo colpo, una n. gli calò sugli occhi, e venne meno; i fatti sono tuttora avvolti da una n. di mistero; tutti miei prieghi Ti porgo ... Perché tu ogne n ...
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accennare
v. tr. e intr. [der. di cenno] (io accénno, ecc.; come intr., aus. avere). – 1. a. Far cenno con la mano, col capo o col muover degli occhi per manifestare la propria volontà, per esprimere [...] in mano; fig.: accennar coppe e dar denari, promettere una cosa e darne un’altra; a. l’asso, pop., esser cieco da un occhio. 2. Segnare col dito, indicare, additare: a. qualcuno, o, con uso intr., a. a qualcuno; non è educazione a. le persone; Ai ...
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tanto
agg., pron. e avv. [lat. tantus agg., tantum avv.]. – 1. agg. a. Al sing., riferito a cosa, così grande, in così gran quantità, e con sign. più determinati, così lungo, così ampio, così esteso, [...] in casa chiudendo la porta con t. di catenaccio (Collodi); un uomo con t. di barba, con t. di baffi; spalancò t. d’occhi; lo salutò facendogli t. di cappello; restò con t. di naso, modo efficace per indicare grande delusione; ho qui t. di licenza, t ...
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santa Lucia
santa Lucìa. – 1. Santa vergine di Siracusa, martirizzata all’inizio del sec. 4°; per la tradizionale credenza che le fossero stati strappati gli occhi (leggenda nata dall’affinità del suo [...] tale invocata; nell’uso fam., santa Lucia!, con tono esclam., quando qualcuno non vede ciò che gli sta proprio davanti agli occhi. In relazione al giorno in cui si celebra la sua festa, santa Lucia è d’uso comune per indicare ellitticamente il 13 ...
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mentre
méntre cong. [lat. dŭm ĭntĕrim «mentre frattanto», attraverso l’ital. ant. doméntre]. – 1. a. Nel tempo in cui, intanto che: m. parlavo, mi guardava fisso negli occhi; tutto questo è successo [...] b. ant. o letter. Finché, fintantoché, fino a quando; in questo sign., può reggere il modo indic. o il cong.: tenne gli occhi mei mentr’al ciel piacque Bramosi e lieti, or li tèn tristi e molli (Petrarca); Beatissimi voi Mentre nel mondo si favelli o ...
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annebbiare
v. tr. e intr. [der. di nebbia] (io annébbio, ecc.). – 1. tr. Offuscare, velare di nebbia: l’umidità annebbiava il cielo. Più spesso fig., rendere fosco, confuso: il fumo mi annebbiava gli [...] sua mente, s’annebbiava e svaniva tutt’a un tratto (Manzoni). ◆ Part. pass. annebbiato, anche come agg.: un cielo annebbiato; occhi annebbiati; avere la mente, le idee annebbiate; con la mente, o la vista, annebbiata dall’ira. Con accezione partic ...
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strappare
v. tr. [dal got. *strappōn «tendere con forza» (cfr. ted. straffen)]. – 1. a. Togliere, portare via con un movimento violento e rapido: gli strappò la pistola, il coltello di mano; mi strappò [...] della Lupa, che quando gli si ficcavano ne’ suoi gli facevano perdere l’anima ed il corpo (Verga); enfatico: ti strappo gli occhi se parli; gli strapperei il cuore a quel traditore! c. fig. Riuscire con sforzo, con espedienti e sim. a ottenere, a ...
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DEGLI OCCHI, Cesare
Giuseppe Sircana
Nacque a Senago, in provincia di Milano, il 12 sett. 1893 da Adamo, avvocato e parlamentare cattolico, e Maria Del Velse. Si laureò in giurisprudenza all'università di Pavia con una tesi sulla regolamentazione...
DEGLI OCCHI, Adamo
Giuseppe Sircana
Nacque a Milano il 10 dic. 1856 da Giuseppe e Luigia Bellinzaghi. Avvocato, fu nei primi anni del sec. XX uno degli esponenti di maggiore spicco del cattolicesimo conservatore lombardo favorevole alla partecipazione...