rampante
agg. e s. m. [part. pres. di rampare]. – 1. agg. a. Che si arrampica, in atto di arrampicarsi con le zampe, riferito ad animali e alle zampe stesse: uno cimiero d’un mezzo orso con le zampe [...] r.; usato assol., come sost.: è un r. (o una r.) capace ma senza scrupoli. b. Nelle costruzioni, arco r. (o arco a collo d’oca), arco con le imposte ad altezza diversa (v. arco). 2. s. m. a. Lo stesso che rampa di una scala, cioè il tratto di gradini ...
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porco
pòrco s. m. [lat. pŏrcŭs] (pl. m. -ci). – 1. a. (f. -a) Nome pop. del maiale domestico (v. maiale): allevare, ingrassare il p.; un branco di porci; il p. grufola nel trogolo; fig., gettare le perle [...] pop. (alcune delle quali eufemistiche), oltre che in espressioni blasfeme: p. mondo!; p. diavolo!; p. cane!; p. Giuda!; porca l’oca!; p. miseria!; p. mattina!; cominciò a imprecare «porco qui, porco là», che non la smetteva più. 3. Piè, o piede ...
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racchetta1
racchétta1 s. f. [dal fr. raquette «gioco della palma» (cioè della pallacorda), ant. rachete «palma della mano», che è dal lat. mediev. rasceta, adattam. dell’arabo volg. rāḥet, class. rāḥa [...] flessibile assicurato da un intreccio di cinturini di pelle, è oggi di forma molto varia (a rotella, a zampa d’oca, circolare con profilo frastagliato, ecc.) a seconda dell’uso (velocità, fondo, ecc.). Per estens., tutto il bastone. 4. Nel linguaggio ...
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giunta1
giunta1 s. f. [der. di giungere, nei due sign. di «congiungere» e di «arrivare»]. – 1. Il giungere, arrivo, spec. nelle locuz., ormai ant. o rare, a (alla) prima g., di prima g., appena arrivato, [...] g. ti fai beffe di me!; anticam., con il sign. proprio, anche ellitticamente giunta (senza cioè il per): e avevasi un’oca a denaio e un papero giunta (Boccaccio). 3. Operazione con cui si giuntano, cioè si congiungono, in vario modo, due pezzi: la ...
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duvet
〈düvè〉 s. m., fr. [voce di origine scandinava]. – 1. Nome con cui sono indicate, soprattutto in quanto destinate all’industria e al commercio, le piume morbide di certi palmipedi e la peluria che [...] in alcuni animali (pecore, capre) è ricoperta dal pelo più lungo. 2. Tipo di giacca a vento imbottita di piumini d’oca. ...
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pilomotore
pilomotóre agg. [comp. del lat. pilus «pelo» e di motore1 (agg.)]. – Che serve a muovere il pelo: riflesso p., riflesso neurovegetativo consistente nell’erezione dei peli in seguito a lieve [...] strisciamento cutaneo, corrispondente al comune fenomeno della pelle d’oca. ...
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bordone3
bordóne3 s. m. [etimo incerto], non com. – Quasi soltanto al plur., le penne degli uccelli appena spuntate: domandate agli uccelli ... come abbian mutato in penne i primi b. (Carducci); fig., [...] venire, rizzarsi i b., rabbrividire, raccapricciare (cfr. venir la pelle d’oca, con senso sim.): sentendosi fischiare ancora agli orecchi quell’esordio di profezia, si sentiva venir, come si dice, i bordoni (Manzoni). ...
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temperare
(o temprare) v. tr. [dal lat. temperare (con i varî sign. del n. 1), der. di tempus -pŏris «tempo»] (io tèmpero o tèmpro, ecc.). – 1. a. ant. In senso proprio e originario, mescolare nelle [...] ne sfronda (Foscolo). 4. Fare la punta, appuntare in modo da rendere atto alla scrittura, riferito in origine alla penna d’oca e oggi (solo nella forma temperare) a matite, mine e sim. ◆ Part. pass. temperato (e temprato), anche come agg., con usi ...
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temperato
agg. [dal lat. temperatus, propr. part. pass. di temperare (v. temperare)]. – Nei sign. che seguono (a eccezione del sign. 3), la variante temprato non è usata nella lingua odierna, ed è anche [...] data la tempra (in questo sign. è più usata la forma temprato: v. temprare). 4. Di matita, e anticam. della penna d’oca, a cui sia stata fatta la punta: lapis t., poco t., mal temperato. ◆ Avv. temperataménte, con temperanza, con moderazione: bere ...
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Zoologia
Nome comune, senza valore sistematico, di alcuni Uccelli Anseriformi Anatidi di taglia media, delle zone umide o costiere di tutto il mondo. Migratrici, le o. volano in stormo con caratteristiche formazioni a V; durante la muta perdono...
oca
Ricorre solo due volte: Cv IV V 18 quando li Franceschi [cioè i Galli]... prendeano di furto Campidoglio di notte... solamente la voce d'una oca fé ciò sentire, e If XVII 63 vidine un'altra [borsa, che portavano al collo i cambiavalute]...