obelisco
s. m. [dal lat. obeliscus, gr. ὀβελίσκος, dim. di ὀβελός «spiedo, obelisco»] (pl. -chi). – 1. Monumento commemorativo, tipico dell’antico Egitto, costituito da un pilastro di pietra di forma [...] , rastremato verso l’alto, spesso con iscrizioni geroglifiche incise sulle quattro facce, terminante con una punta piramidale; molti obelischi egiziani furono trasportati a Roma in età imperiale: a partire dal sec. 16°, per iniziativa di Sisto V ...
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torso
tórso s. m. [lat. tardo tursus (class. thyrsus, dal gr. ϑύρσος: v. tirso)]. – 1. a. Il fusto di alcune piante, spec. del cavolo, privato delle foglie e dei fiori: chiese, obelischi, fontane e torsi [...] di cavolo fanno tutta l’originalità di Roma (A. Baldini). b. Il tutolo del granturco. c. La parte centrale di una mela o di una pera, contenente i semi, che si butta dopo avere mangiato il frutto. d. fig. ...
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georadar
s. m. inv. Radar sensibile alle onde elettromagnetiche riflesse dal sottosuolo terrestre, che permette di rilevare le differenti stratificazioni accumulatesi in profondità. ◆ «In perfetto accordo [...] con la direzione regionale – aggiunge l’architetto [Maurizio Galletti] –, stiamo portando avanti un’azione di monitoraggio dei 17 obelischi antichi presenti a Roma. I nuovi strumenti scientifici ci permettono di studiarli a fondo e di programmare gli ...
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sienite
s. f. [dal nome di Siene, antica città dell’Alto Egitto, sulla destra del Nilo, l’odierna Assuan]. – In petrografia, nome generico di rocce eruttive intrusive prive o poverissime di quarzo, caratterizzate [...] o sodici, cui si riconnettono le s. eleolitiche, contenenti anche il feldspatoide nefelina nella varietà eleolite. S. d’Egitto (o granito rosa di Assuan), granito anfibolico di cui sono fatti gli obelischi egiziani, compresi quelli portati a Roma. ...
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servo
sèrvo s. m. e agg. [lat. servus «schiavo», anche agg. «assoggettato, sottomesso»]. – 1. (f. -a) letter. a. Schiavo; come sost., è comune soltanto nella locuz. servo della gleba, chi, nel declino [...] , di servo, di servi: le s. braccia [= la braccia degli schiavi] fornien di leve onnipotenti, ond’alto Salisser poi piramidi, obelischi (Parini); Dai solchi bagnati di s. sudor, Un volgo disperso repente si desta (Manzoni; e in senso più spreg., nel ...
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architettura
s. f. [dal lat. architectura]. – 1. L’arte di formare, attraverso mezzi tecnicocostruttivi, spazî fruibili ai fini dei bisogni umani: edifici, autostrade, ponti o altre opere di ingegneria, [...] giardini e anche monumenti (obelischi, colonne onorarie, ecc.), considerati nella loro funzione spaziale: a. civile, militare, sacra; a. idraulica, ecc.; e come branca di studî universitarî: facoltà di a., studiare a.; laurea, laureato in ...
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PONTIOS (Πόντιος, Pontius)
L. Guerrini
2°. - Architetto che innalzò ad Alessandria, quando era prefetto dell'Egitto P. Rubrio Barbaro (cioè negli anni 13-12 a. C.), gli obelischi all'ingresso del Cesareo, dalla parte del mare.
Uno dei due...
PIEDISTALLO (fr. piédestal; ted. Säulenstuhl; ingl. pedestal)
Bruno Maria Apollonj
In senso generale s'intende per piedistallo un corpo solido posto a sostegno di qualsivoglia oggetto: obelischi, statue, candelabri, ecc.: in questa funzione...