forza
fòrza s. f. [lat. tardo fŏrtia, der. di fortis «forte1»]. – 1. In generale, la qualità o la condizione d’esser forte, e insieme anche la causa che dà la possibilità d’esser forte. Con riferimento [...] di travolgere gli ostacoli), v. urto, e cfr. anche la corrispondente locuz. fr. force de frappe. c. In marina, forza, il numero totale di persone presenti a bordo di una nave militare. Per analogia, f. navale, un qualunque gruppo autonomo di unità di ...
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modulo
mòdulo s. m. [dal lat. modŭlus, dim. di modus «misura»]. – In genere, misura, forma, esemplare, che si assume come modello a cui attenersi, o come elemento fondamentale secondo il quale determinare [...] su un preciso argomento ed è concluso da un esame scritto o orale, il superamento del quale permette l’acquisizione di un numero prestabilito di crediti formativi. 15. Nel gioco del calcio, lo schema tattico con cui l’allenatore dispone in campo i ...
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probabilita
probabilità s. f. [dal lat. probabilĭtas -atis]. – 1. Carattere di ciò che è probabile; condizione di un fatto o di un evento che si ritiene possa accadere, o che, fra più fatti ed eventi [...] , e più in generale nel linguaggio scientifico, in presenza di fenomeni casuali (o aleatorî), si dice p. di un evento il numero, compreso fra 0 e 1, che esprime il grado di possibilità che l’evento si verifichi, intendendo che il valore minimo 0 ...
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cubo
s. m. e agg. [dal lat. cubus, gr. κύβος «astragalo, dado»]. – 1. s. m. a. In geometria, poliedro regolare avente uguali tutti i 12 spigoli e per facce sei quadrati uguali (per cui viene detto anche [...] cioè 9 × 9 × 9 = 729. Il nome deriva dal fatto che i Greci concepivano la terza potenza di un numero come il volume di un cubo avente quel numero quale misura di uno spigolo. 2. agg. In metrologia, aggiunto a un’unità di misura di lunghezza, forma la ...
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frazione
frazióne s. f. [dal lat. tardo fractio -onis, der. di fractus, part. pass. di frangĕre «spezzare»]. – 1. letter. L’atto di frangere, di spezzare: f. di un legno o di un altro solido (Galilei); [...] : f. decimale, quella che ha per denominatore 10 o una potenza di 10, e che quindi può essere immediatamente scritta come un numero decimale (per es., 7/10 = 0,7; 43/1000 = 0,043); f. algebrica, in algebra elementare, ogni espressione della forma A/B ...
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valenza
valènza s. f. [dal lat. tardo valentia «forza, vigore; abilità», der. di valere: v. valere]. – 1. ant. o letter. Valore, valentia: ell’è per certo di sì gran v. (G. Cavalcanti); forza d’animo: [...] struttura (v. formula, n. 3 b). Secondo la teoria elettronica della valenza, questa dipende dai cosiddetti elettroni di valenza, cioè dal numero di elettroni (da 1 a 8) presenti nello strato esterno dell’atomo di un elemento, che tende a essere 8 (o ...
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unita
unità s. f. [dal lat. unĭtas -atis, der. di unus «uno»; in alcuni dei sign. concreti, ha risentito l’influenza dell’ingl. unit (che in inglese è distinto da unity)]. – 1. a. Il fatto, la condizione [...] assol. unità, un elemento neutro o indifferente rispetto a tale operazione (v. indifferente, nel sign. 4 e). Nei numeri complessi è detto u. immaginaria il numero i tale che i2 = −1. Nel calcolo matriciale, matrice u. di ordine n è la matrice che ha ...
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indice
ìndice s. m. [dal lat. index -dĭcis, propr. «indicatore», der. del tema di indicare «indicare»]. – 1. In senso generico ed etimologico (da cui si sviluppano tutti i sign. particolari), qualsiasi [...] a quella di un’epoca di riferimento, che è posta di norma uguale a 100. Indice Mib (acrostico di Milano indici di borsa), numero indice dei prezzi dei valori mobiliari nella borsa di Milano. Indice Dow-Jones ‹dàu ǧòun∫› (spesso abbrev. in D e J), dal ...
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periodico2
perïòdico2 agg. [dal lat. periodĭcus, gr. περιοδικός, der. di περίοδος «periodo»] (pl. m. -ci). – 1. Che ha luogo, si manifesta o si ripete a intervalli regolari, o più o meno regolari, di [...] periodico si può esprimere sotto forma di frazione e, viceversa, ad ogni frazione corrisponde un numero decimale limitato o un numero periodico. Per quasi-periodico in analisi matematica, v. quasiperiodico. c. Per estens., di un insieme di elementi ...
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cento
cènto agg. num. card. [lat. cĕntum], invar. – 1. Numero, successivo al novantanove, pari a dieci volte dieci, e il segno che lo rappresenta (in cifre arabe 100, nella numerazione romana C): c. [...] Con valore approssimativo: a una distanza di c. passi; anche preceduto da un: ci saranno state un c. persone. Come s. m., il numero 100: il c. nel mille sta dieci volte; i multipli di c.; all’assemblea erano in c.; laurearsi con c.; il Consiglio dei ...
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Ciascuno degli enti astratti che costituiscono una successione ordinata e che, fatti corrispondere ciascuno a ciascun oggetto preso in considerazione, servono a indicare la quantità degli oggetti costituenti un insieme.
Matematica
Nell’uso...
Il numero è la categoria grammaticale che serve a codificare la quantità dei referenti di diversi elementi linguistici. Le principali definizioni di numero presenti nelle grammatiche e nei dizionari tuttavia tracciano spesso un quadro parziale...