irrazionale
agg. [dal lat. irrationalis, comp. di in-2 e rationalis «razionale»]. – 1. a. Nel linguaggio com., non dotato di ragione: gli esseri, le creature i.; non conforme a ragione, che non procede [...] che è radice di equazioni algebriche a coefficienti interi (per es. Σ che è radice dell’equazione x2 − 2 = 0); numero i. trascendente, numeroirrazionale che non è radice di nessuna di tali equazioni (per es. π, rapporto tra la circonferenza e il suo ...
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razionale1
razionale1 agg. [dal lat. rationalis, der. di ratio -onis «ragione»]. – 1. a. Che è fornito, che è dotato di ragione: anima, creatura r.; molti [animali], quasi come razionali ... la notte [...] dell’aritmetica (addizione, sottrazione, moltiplicazione, divisione); numeri r., i numeri interi e frazionarî che, a differenza dei numeriirrazionali, possono essere sempre espressi come rapporto di due numeri interi (di cui il secondo diverso da ...
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razionalizzare
razionaliżżare v. tr. [der. di razionale1]. – 1. Rendere razionale o più razionale, più adatto e rispondente alle esigenze e finalità funzionali: r. un sistema economico o politico; r. [...] leggi che legano tra loro le grandezze fondamentali e le grandezze derivate, sono scelti in modo che il numeroirrazionale π appaia soltanto in formule relative a configurazioni circolari, sferiche o cilindriche (è tale il sistema internazionale, SI ...
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reale2
reale2 agg. [dal lat. mediev. realis, der. di res «cosa»]. – 1. Che è, che esiste veramente, effettivamente e concretamente (contrapp., nell’uso com. e generico, a immaginario, illusorio e anche [...] e familiari, del contribuente. d. In matematica, numero r. (o anche assol. reale, s. m.), ogni numero razionale o irrazionale, positivo o negativo, in contrapp. a numero immaginario o a numero complesso (in un numero complesso a + ib, a si dice parte ...
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antislamista
(anti-islamista, anti islamista), s. m. e f. e agg. Chi o che si oppone all’integralismo islamico. ◆ Alcune donne di Teheran non si lasciarono ingannare. Lungi dal considerare l’editto sul [...] punto di riferimento di milioni e milioni di credenti, e in numero sempre crescente di non credenti». Lo ha scritto sul «Giornale» di , perché la fobia è una paura irrazionale, mentre non è irrazionale temere qualcosa che dice di volerti uccidere ...
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pi2
pi2 s. m., raro f. – Nome della consonante π, Π, 16a lettera dell’alfabeto greco, corrispondente alla consonante e al segno p dell’alfabeto latino. Nella numerazione greca, un π minuscolo con apice [...] sfera e le altre superfici rotonde, nonché in relazioni con altre costanti matematiche fondamentali; si tratta di numero reale irrazionale (cioè decimale illimitato non periodico) e anzi trascendente (non è cioè radice di nessuna equazione algebrica ...
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nutrire
(ant. o letter. nudrire, nodrire, ant. notrire) v. tr. [lat. nūtrīre] (io nutro, ecc.; meno com. io nutrisco, tu nutrisci, ecc.). – 1. a. Fornire a un organismo vivente (uomo, animale, pianta) [...] ampio, produrre gli alimenti necessarî al sostentamento di un certo numero di persone: una terra che non dà grano sufficiente male, poco, sufficientemente, abbondantemente, in modo eccessivo, irrazionale; nutrirsi di carne, di pesce, di vegetali, di ...
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quadratico
quadràtico agg. [der. di quadrato2] (pl. m. -ci). – 1. In matematica e nelle applicazioni, relativo all’elevazione a quadrato. È usato in locuzioni di sign. partic., tra le quali: a. Equazioni [...] omogeneo di secondo grado in più variabili. c. Irrazionale quadratico, espressione algebrica nella quale compaiono solo operazioni razionali di radice quadrata. d. Media q. di un numero finito di termini, la radice quadrata della media aritmetica ...
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espressione
espressióne s. f. [dal lat. expressio -onis, der. di exprimĕre «esprimere», part. pass. expressus]. – 1. L’atto e il modo di esprimere, di comunicare ad altri quanto si sente, si pensa o [...] o lettere; si dice razionale se in essa non intervengono estrazioni di radice, irrazionale nel caso contrario; aritmetica se in essa sono contenuti solo numeri, letterale se in essa sono contenute, in tutto o in parte, delle lettere. Più in generale ...
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caso
caṡo s. m. [dal lat. casus -us, propr. «caduta», der. di cadĕre «cadere»; nel sign. 7, il lat. casus è un calco del gr. πτῶσις (che significava anch’esso propr. «caduta»)]. – 1. Avvenimento fortuito, [...] . dell’espressione forza maggiore). 2. Per estens., causa irrazionale a cui si suole attribuire ciò che avviene indipendentemente dalla proprî delle lingue flessive o agglutinanti, e sono in numero diverso da lingua a lingua; nel latino classico, per ...
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Letteratura
Nella metrica classica, lunga i. è la sillaba di quantità lunga che in determinate sedi di alcuni versi può sostituire la breve di un piede. Era così detta perché, presupponendosi l’equipollenza ritmica dei metri di un verso, si...