formula
fòrmula (o fòrmola) s. f. [dal lat. formula, propr. dim. di forma «forma»]. – 1. a. Frase o insieme di frasi imposte da una norma consuetudinaria (rituale o legale) come espressione costante [...] , NaCl per il cloruro di sodio, CH2 per il ciclobutano, ecc.), e una f. molecolare, nella quale il deponente è l’effettivo numero di atomi con cui ciascun elemento entra a far parte della molecola (per es., C2H4O2 per l’acido acetico, C4H8 per il ...
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carattere
caràttere s. m. [dal lat. character -ĕris, gr. χαρακτήρ -ῆρος, propr. «impronta»]. – 1. a. Segno tracciato, impresso o inciso, a cui si dia un significato: c. magici, cabalistici. b. Più com., [...] riunione a c. familiare. b. In matematica, l’insieme delle proprietà di un ente, espresse talvolta da uno o più numeri, detti essi stessi caratteri, invarianti rispetto a un certo gruppo di trasformazioni. c. In biologia, ogni particolarità di forma ...
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gruppo
s. m. [dal germ. kruppa]. – 1. Insieme di più cose o persone, distinte l’una dall’altra, ma riunite insieme in modo da formare un tutto: un g. di case, di persone; un g. di stelle; un g. d’aziende; [...] ; g. misto, gruppo parlamentare formato da deputati o senatori di diversi partiti, che non sono riusciti a raggiungere il numero minimo richiesto per costituirsi in gruppo autonomo; g. di potere, l’insieme di coloro (persone, ma anche enti, società ...
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virgola
vìrgola s. f. [dal lat. virgŭla, dim. di verga «verga»: propr. «verghetta»]. – 1. a. Segno di punteggiatura, simile a un bastoncino leggermente ricurvo (,), che indica pausa debole all’interno [...] sinon. poco com. di virgolette. b. In aritmetica, il segno di virgola serve a separare la parte intera dalla parte decimale di un numero: per es. 21,51 vuol dire 21 unità più 51 centesimi di unità. È da notare, però, che nei paesi anglosassoni l’uso ...
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alfabeto
alfabèto s. m. [dal lat. tardo alphabetum, gr. tardo ἀλϕάβητος, comp. dei nomi delle due prime lettere ἄλϕα e βῆτα]. – Complesso di segni, ciascuno dei quali indica un suono consonantico o vocalico [...] alfabetico (ciò che ha reso possibile, tra l’altro, nei tempi in cui non erano ancora in uso i segni numerici, la rappresentazione dei numeri con lettere dell’alfabeto): l’a. etrusco, l’a. greco, l’a. latino, l’a. cirillico, ecc.; conoscere, imparare ...
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alfatopico
alfatòpico agg. [comp. di alfa1 e (iso)topico1] (pl. m. -ci). – In fisica nucleare, due nuclidi sono detti alfatopici se differiscono fra loro per una particella α, e quindi differiscono di [...] due unità nei numeri atomici e di quattro unità nei numeri di massa. ...
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crivello
crivèllo s. m. [lat. tardo cribellum, dim. di cribrum «vaglio»]. – 1. Apparecchio costituito da un telaio sul cui fondo è fissata una rete metallica o una lamiera perforata, usato in agricoltura, [...] . 2. In matematica, c. di Eratostene, metodo che permette di individuare i numeri primi inferiori a un dato numero, e che consiste nello scrivere tutti i numeri dispari inferiori al numero dato, e cancellare poi, come non primi, di tre in tre quelli ...
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quadrato1
quadrato1 agg. [lat. quadratus, part. pass. di quadrare «quadrare»]. – 1. a. Che ha la forma di un quadrato geometrico, o simile a un quadrato: un foglio q.; tavola q.; finestre q.; un pezzo [...] geometricamente gli interi positivi del tipo n2. b. Radice q. di un numero, un numero che, innalzato alla seconda potenza, è uguale al numero dato: estrarre, calcolare la radice q. di un numero. c. Metro q., o metro quadro (in simboli: m2 e più raram ...
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che2
che2 〈ké〉 pron. e agg. [lat. quid e altre forme pronominali] (radd. sint.). – È parola frequentissima, con usi varî: può essere pronome relativo, interrogativo, esclamativo, indefinito; con valore [...] a. Significa il quale e la quale, i quali e le quali; ha cioè un’unica forma invariabile per ambedue i generi e numeri, può essere riferito a persona o a cosa, e funge normalmente da soggetto (per es.: cercavo qualcuno che mi aiutasse; c’erano delle ...
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letterale
(ant. litterale) agg. [dal lat. tardo litteralis]. – 1. a. Che riguarda la lettera di uno scritto, che si attiene cioè al significato più ovvio e per così dire esterno delle parole, in contrapp. [...] 2. In matematica, che si esegue o è rappresentato con lettere (invece che con numeri): calcolo l., calcolo che opera su quantità (per es., numeri razionali, o reali, o complessi) indicate mediante lettere, indipendentemente dai particolari valori che ...
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Quarto libro dell’Antico Testamento. Il titolo è traduzione letterale di quello della versione greca, ᾿Αριϑμοί, che in realtà significa piuttosto «censimenti». Gli Ebrei lo chiamano dalla prima parola Wa-yĕdabbēr «e disse», o più comunemente...
Ciascuno degli enti astratti che costituiscono una successione ordinata e che, fatti corrispondere ciascuno a ciascun oggetto preso in considerazione, servono a indicare la quantità degli oggetti costituenti un insieme.
Matematica
Nell’uso...