foglio
fòglio s. m. [lat. fŏlium]. – 1. In genere, pezzo di carta rettangolare, di vario formato secondo gli usi a cui deve servire, piegato o no: un f. di carta da involgere o da pacchi, di carta da [...] 36°). In codicologia, il termine indica ciascuno dei pezzi di materia scrittoria (carta o pergamena) piegati in due, che, in numero più o meno elevato (da due a non più di dodici, di solito), formano i fascicoli dei manoscritti; meno spesso, ciascuna ...
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secentesimo
secentèṡimo (o seicentèṡimo) agg. [der. di se(i)cento]. – Che, in una sequenza o in una successione ordinata, occupa il posto corrispondente al numero 600, che viene cioè dopo altri 599 (in [...] cifre arabe 600°, in numeri romani DC). Con valore frazionario, la s. parte, o, sostantivato, un s. (scritto 1/600), ciascuna della 600 parti uguali in cui è stato diviso un intero. ...
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novantesimo
novantèṡimo agg. num. ord. [der. di novanta]. – Che, in una serie ordinata, occupa il posto corrispondente al numero 90 (in cifre arabe 90°; in numeri romani XC): nel n. giorno; è riuscito [...] n. su tremila concorrenti; ha messo a segno un goal al n. minuto, nelle partite di calcio, proprio all’ultimo minuto di gioco. Con valore frazionario, la n. parte o, come s. m., un n., ciascuna delle novanta ...
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ritardato
agg. [part. pass. di ritardare]. – Che ha, presenta o ha subìto un ritardo; che avviene o si determina con ritardo: arrivo, spettacolo r.; proiettili, bombe, mine a scoppio r., in cui la spoletta [...] in funzione un po’ di tempo dopo l’applicazione della corrente di eccitazione; nota r., su cui si risolve un ritardo; numeri r., nel gioco del lotto, che non escono da varie settimane su una determinata ruota. Nella psicologia dell’età evolutiva ...
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ritenere
ritenére v. tr. [dal lat. retinere, comp. di re- e tenere «tenere»] (coniug. come tenere). – 1. non com. Tenere di nuovo. 2. a. non com. Trattenere, rattenere, contenere: r. il passo, il respiro, [...] vita. c. R. a mente, in mente, o assol. ritenere, tenere a mente, ricordare: non riesco a r. (a mente) le date, i numeri; ha una memoria così debole, così labile che non ritiene i nomi, che ritiene poco o nulla; coll’aiuto di una memoria non infelice ...
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congruo
còngruo agg. [dal lat. congruus, der. di congruĕre; v. congruente]. – 1. Conveniente, proporzionato, rispondente a determinate esigenze, opportuno: promettere un c. compenso; retribuzione c. [...] quanto era in lui per meritarla. 3. In matematica, detto di figure sovrapponibili per movimento (dette più spesso congruenti). Numeri c., che hanno fra loro una relazione di congruenza (v.). ◆ Avv. congruaménte, in modo conveniente, proporzionato a ...
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t, T
(ti, ant. o region. te 〈té〉) s. f. o m. – Diciannovesima lettera dell’alfabeto latino, la cui forma deriva da quella del tau greco, identico nella maiuscola (che a sua volta è una modificazione [...] della lenizione, cioè della sonorizzazione in d, caratteristico dell’alta Italia e accolto successivamente anche in Toscana ma per un numero limitato di voci (così spada, lido, padre, lat. spata, litus, patrem); e le parole che in latino avevano il ...
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MCD
(o M.C.D. o m.c.d.). – In matematica, sigla (o abbreviazione) di massimo comune divisore; con MCD (r, s) si indica il massimo comune divisore dei numeri r e s. ...
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mcm
(o m.c.m.). – In matematica, sigla (o abbreviazione) di minimo comune multiplo; con mcm (r, s) si indica il minimo comune multiplo dei numeri r e s. ...
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tabarin
〈tabarẽ′〉 s. m., fr. [dal nome proprio, o pseudonimo, di un personaggio poco noto, attore e autore di farse, forse di origine italiana, vissuto in Francia tra la 2a metà del sec. 16° e la 1a [...] Nome dato, nei primi decennî del sec. 20°, a sale notturne da ballo, nelle quali si presentavano anche, a intervalli, numeri di varietà; in origine, era la denominazione di particolari locali parigini di tale genere, Tréteaux de Tabarin e Bal Tabarin ...
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Quarto libro dell’Antico Testamento. Il titolo è traduzione letterale di quello della versione greca, ᾿Αριϑμοί, che in realtà significa piuttosto «censimenti». Gli Ebrei lo chiamano dalla prima parola Wa-yĕdabbēr «e disse», o più comunemente...
Ciascuno degli enti astratti che costituiscono una successione ordinata e che, fatti corrispondere ciascuno a ciascun oggetto preso in considerazione, servono a indicare la quantità degli oggetti costituenti un insieme.
Matematica
Nell’uso...