permanenza
permanènza s. f. [der. di permanere]. – 1. L’esser permanente, il persistere nel tempo (riferito a cose, è l’opposto di provvisorietà o temporaneità): la p. della febbre, della nuvolosità, [...] permanenza, stabilmente, abitualmente: essere, stare, abitare, vivere di p. in un luogo. 3. In matematica, in una sequenza di numeri (in partic., nella sequenza formata dai coefficienti di un polinomio), circostanza che si presenta ogni volta che due ...
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godeliano
‹ġö-› agg. – Relativo al matematico Kurt Gödel (1906-1978) e alla sua opera: teoremi g., o prove di Gödel, le dimostrazioni, da lui formulate, dell’incompletezza di qualsiasi assiomatizzazione [...] di dimostrare la coerenza dell’aritmetica all’interno del formalismo dell’aritmetica stessa, ecc.; numeri g., o numeri di Gödel, numeri naturali che possono venire associati biunivocamente, secondo determinati criterî, ai segni, alle formule e ...
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potenza
potènza (ant. potènzia) s. f. [dal lat. potentia, der. di potens -entis «potente»]. – 1. In senso generico, l’essere potente, il fatto di potere: così ... la potenza corrispondesse alla buona [...] p. (detta anche cubo) di 7 è 343; calcolare le p. del binomio, cioè sviluppare (x + y)n per i varî valori di n. Più precisamente, dati due numeri naturali a e b, la potenza ab (si legge: a elevato a b) è il prodotto di b fattori tutti uguali ad a (il ...
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massimo
màssimo agg. e s. m. [dal lat. maxĭmus, superl. di magnus «grande»]. – Grandissimo, il più grande. Funge da superlativo di grande (come il lat. maxĭmus rispetto a magnus) e si contrappone direttamente [...] corrispondenza altrettanti m. relativi, il maggiore dei quali si chiama m. assoluto della funzione; m. di un insieme di numeri reali, l’estremo superiore dell’insieme, se finito e appartenente all’insieme stesso; massimi e minimi, espressione con cui ...
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pitagorico
pitagòrico agg. e s. m. [dal lat. Pythagorĭcus, gr. Πυϑαγορικός] (pl. m. -ci). – 1. agg. Di Pitagora, conforme alla dottrina di Pitagora, cioè al pitagorismo (v.): filosofia, dottrina, sistema, [...] di Pitagora (cioè: x2 + y2 = z2); geometria non p., tipo di geometria in cui non è valido il teorema di Pitagora; numeri p., terne di numeri interi e positivi che risolvono l’equazione pitagorica (per es., 3, 4, 5; 5, 12, 13); tavole p., specchio o ...
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venti
vénti agg. num. card. [lat. pop. tardo vĭnti, per il lat. class. vīgĭnti]. – Due volte dieci, numero composto di due decine, e il segno che lo rappresenta (in cifre arabe 20, in numeri romani XX): [...] d’età); ci vediamo stasera alle v. (alle ore 20, cioè alle otto). Sostantivato al sing., per indicare il numero (io vado per il v., nel gioco della tombola; abita al v., al numero 20), o il giorno del mese (è il v., oggi?), o l’anno di un secolo (la ...
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quaternione
quaternióne s. m. [dal lat. tardo quaternio -onis, der. di quaterni «a quattro a quattro»]. – 1. In bibliologia e codicologia, fascicolo di 4 fogli (8 carte, 16 pagine), spec. nei codici, [...] (come termine arcaico, è usata talora anche la forma lat. quaternio). 2. In matematica, particolare tipo di numeri che rappresentano una generalizzazione dei numeri complessi: ciascun quaternione ha la forma a + bi + cj + dk, dove a, b, c, d sono ...
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minimo
mìnimo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. minĭmus, superl. di minor «minore»; v. meno]. – Piccolissimo, il più piccolo. Funge da superlativo di piccolo (come il lat. minĭmus rispetto a parvus) e si [...] degli errori; m. comune multiplo (m.c.m. o mcm), il minore tra i multipli comuni a due o più numeri (si trova scomponendo tutti i numeri in fattori primi, e facendo quindi il prodotto di tutti i fattori primi, comuni e non comuni, presi ciascuno con ...
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armonico
armònico agg. [dal lat. harmonĭcus, gr. ἁρμονικός] (pl. m. -ci). – 1. Che risponde alle leggi dell’armonia, che ha o produce armonia: una serie a. di accordi; un a. concerto di voci; fig., ben [...] tali che il birapporto (ABCD) valga -1; media a. di n numeri positivi è l’inverso della media aritmetica degli inversi dei numeri dati; progressione a., successione di numeri tali che i loro inversi siano in progressione aritmetica. 5. In fisica ...
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numerale
agg. [dal lat. tardo numeralis, der. di numĕrus «numero»]. – Di numero, dei numeri, che ha rapporto con i numeri: sistema n., o di numerazione (v. numerazione); in musica, notazione n., eseguita [...] dell’ordinale), ma per lo più solo nei casi in cui nella serie di riferimento essa sia contraddistinta con il numero arabo: il capitolo 12, nel fascicolo 19 della rivista; nell’uso corrente e meno controllato, è anche posposto, talvolta, assumendo ...
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Quarto libro dell’Antico Testamento. Il titolo è traduzione letterale di quello della versione greca, ᾿Αριϑμοί, che in realtà significa piuttosto «censimenti». Gli Ebrei lo chiamano dalla prima parola Wa-yĕdabbēr «e disse», o più comunemente...
Ciascuno degli enti astratti che costituiscono una successione ordinata e che, fatti corrispondere ciascuno a ciascun oggetto preso in considerazione, servono a indicare la quantità degli oggetti costituenti un insieme.
Matematica
Nell’uso...