irriducibile
irriducìbile (letter. o ant. irreducìbile) agg. [comp. di in-2 e riducibile]. – 1. a. Che non si può ridurre, cioè rimpiccolire, restringere, ricondurre a una forma più semplice: il prezzo [...] irriducibili. b. In matematica, detto di una frazione quando è ridotta ai minimi termini, cioè quando il numeratore e il denominatore sono numeriprimi tra loro; più in partic., un polinomio, in una o più variabili, con coefficienti reali, si dice ...
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ridurre
(ant. redurre, ridùcere, redùcere) v. tr. [lat. redūcĕre «ricondurre», comp. di re- e ducĕre «condurre»] (coniug. come addurre). – 1. Ricondurre, far tornare al luogo di partenza, oppure al luogo [...] con opportune operazioni: r. ai minimi termini una frazione, trovare una frazione equivalente il cui numeratore e denominatore siano numeriprimi tra loro; r. più frazioni al minimo denominatore comune, trovare altrettante frazioni equivalenti a ...
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riduzione
riduzióne (ant. reduzióne) s. f. [dal lat. reductio -onis «il ricondurre», der. di reducĕre: v. ridurre]. – 1. L’azione, l’operazione di ricondurre, di ricollocare o far tornare al luogo o [...] minimi termini, operazione che porta a scrivere una frazione equivalente a una data e nella quale numeratore e denominatore siano numeriprimi tra loro. g. Nelle costruzioni meccaniche e idrauliche, raccordo di r. (o semplicem. riduzione), elemento ...
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n, N
(ènne) s. f. o m. – Tredicesima lettera dell’alfabeto latino, il cui valore fonetico è in tutte le lingue quello di consonante nasale. A differenza però della lettera m, che rappresenta costantemente [...] -iate). Altra differenza tra i nessi grafici gl e gn è che il primo rappresenta nelle parole dotte g duro + l (davanti a vocali diverse da ternario); con N si indica, tra l’altro, l’insieme dei numeri naturali {0, 1, 2, 3 ...}. In metrologia, n è ...
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Veltroni-boy
(Veltroni boy), loc. s.le m. (iron.) Sostenitore, stretto collaboratore di Walter Veltroni. ◆ [Massimo D’Alema] Avrebbe potuto ricordare a [Fabio] Mussi e ai «Veltroni-boys» che furono loro [...] i primi a immaginare un partito democratico oltre i confini della socialdemocrazia. (Roberto Scafuri, Giornale, 5 febbraio 2005 2, Primo piano) • si può provare a consolarsi così, dentro al quartier generale dei veltroniani. Con quei numeri del Senato ...
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irrazionale
agg. [dal lat. irrationalis, comp. di in-2 e rationalis «razionale»]. – 1. a. Nel linguaggio com., non dotato di ragione: gli esseri, le creature i.; non conforme a ragione, che non procede [...] reale che non può esprimersi come rapporto (lat. ratio) tra due numeri interi primi fra loro; si tratta di un numero decimale illimitato non periodico (cioè con infinite cifre decimali non succedentisi con regolarità), che spesso esprime il rapporto ...
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-esimo
-èṡimo [dal lat. -esĭmus di centesĭmus, ecc.]. – Suffisso dei numerali ordinali: undicesimo, dodicesimo, ventesimo, ecc. (a eccezione dei priminumeri, da 1 a 10). In matematica, può essere aggiunto [...] sia a un numero sia a una lettera o a un’espressione: 0-esimo (zeresimo, di posto zero), n-esimo (ennesimo, di posto n), i-esimo (iesimo), (n2 + 1)-esimo (ennequadratopiuunesimo), ecc.; anche scritto 0-mo, n-mo, i-mo, ecc. ...
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codice
còdice s. m. [dal lat. codex -dĭcis, che significò dapprima la parte interna del fusto degli alberi, cioè il legno, poi la tavoletta cerata ad uso di scrittura e infine, per estens., il libro [...] qualche foglio; c. acefalo, quello in cui mancano i primi fogli; segnatura del c., indicazioni che precisano la collocazione del altro sistema di comunicazione (per es., lettere dell’alfabeto o numeri), come avviene per i c. alfabetici e per quelli ...
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ottateuco
ottatèuco (più com. Ottatèuco) s. m. [dal lat. tardo octateuchus, gr. ὀκτάτευχος, comp. di ὀκτα- «otta-» e τεῦχος «libro», sul modello di πεντάτευχος «Pentateuco»]. – Termine con cui vengono [...] designati complessivamente i primi otto libri dell’Antico Testamento (Genesi, Esodo, Levitico, Numeri, Deuteronomio, Giosuè, Giudici, Rut), soprattutto in quanto costituiscano una raccolta manoscritta, di cui si conservano copie riccamente illustrate ...
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z, Z
(żèta) s. f. o m. – Venticinquesima e ultima lettera dell’alfabeto latino, derivata dalla zeta dell’alfabeto greco, che nella forma maiuscola ha lo stesso segno Z (svoltosi da quello originario [...] distinzione tra z sorda e z sonora riguarda, in complesso, un minor numero di parole che le distinzioni tra e aperta e chiusa, o aperto È difficile dare regole empiriche sufficienti a far riconoscere a prima vista quando una z abbia l’uno o l’altro ...
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numeri primi, teorema dei
numeri primi, teorema dei in teoria dei numeri, stabilisce che
dove π(n) è la funzione enumerativa dei numeri primi e logn indica il logaritmo naturale di n. Tale formula comporta che, se n è sufficientemente grande,...