ordinale
agg. [dal lat. tardo (dei grammatici) ordinalis, der. di ordo -dĭnis «ordine»]. – Che indica un ordine, una progressione: numeri o. (o, assol., gli o. s. m. pl.), quelli che esprimono il posto, [...] cardinale, che indica la quantità degli elementi di un insieme finito); numero o. transfinito (v. transfinito). ◆ Se si eccettuano i primi dieci ordinali, da primo a decimo, di derivazione latina e di forma unica (lat. primus, secundus, ... decimus ...
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terzo
tèrzo agg. num. ord. e s. m. [lat. tertius, der. di tres «tre»]. – 1. agg. a. Che, in una sequenza ordinata, occupa il posto corrispondente al numero tre, viene cioè dopo altri due (in cifre arabe [...] spesso i primi due elementi sono indicati non con numerali ordinali ma con pron. indefiniti: in Trivigi giunsero tre nostri la t. parte. Come sost., nelle espressioni frazionarie un t., due t. (numericamente 1/3, 2/3): quant’è un t. di 36?; un t. del ...
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cardinale
1. MAPPA CARDINALE si dice in riferimento a ciò che fa da cardine; il significato è vicino a quello dell’aggettivo principale (una verità c.; i principi cardinali di un sistema). 2. Riferito [...] quantità di elementi di un insieme finito (come uno, due, tre, quattro e così via), i quali differiscono dai numeriordinali (come primo, secondo, terzo, quarto e così via), che rappresentano la posizione degli oggetti in una successione. La stessa ...
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numeronùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni [...] definiti, ulteriormente qualificati come n. cardinali (insiemi di unità), e n. ordinali (posti occupati in una successione); n. interi (o n. relativi), costituenti un’estensione dei numeri naturali, in quanto comprendono, oltre questi, lo zero e i n ...
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numerale
agg. [dal lat. tardo numeralis, der. di numĕrus «numero»]. – Di numero, dei numeri, che ha rapporto con i numeri: sistema n., o di numerazione (v. numerazione); in musica, notazione n., eseguita [...] la posizione in una successione (e quindi con valore simile a quello dell’ordinale), ma per lo più solo nei casi in cui nella serie di riferimento essa sia contraddistinta con il numero arabo: il capitolo 12, nel fascicolo 19 della rivista; nell’uso ...
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transfinito
agg. [comp. di trans- e finito]. – In matematica, che va al di là del finito: numeri t., numeri, ideati dal matematico G. Cantor, che estendono al caso di insiemi con infiniti elementi i [...] dei punti della retta, o del piano, o dello spazio; si possono poi costruire insiemi di potenza sempre maggiore. Numeroordinale t., caratterizza un particolare tipo di ordinamento (detto buon ordine) e permette di estendere al caso infinito il ...
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cardinale1
cardinale1 agg. [dal lat. cardinalis, der. di cardo -dĭnis «cardine»]. – 1. Che fa da cardine, principale: una verità c.; le idee c. di una teoria; i principî c. di un sistema; fissare i punti [...] che indicano la quantità di oggetti di un insieme finito (1, 2, 3,... 10,... 20, ecc.), a differenza dei numeriordinali, che rappresentano la posizione degli oggetti in una successione finita (per quanto riguarda l’estensione di questi concetti a ...
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uno
agg. num. card., pron. indef. e art. indet. [lat. ūnus]. – Come agg. e come art., uno ha al masch. sing. la variante apocopata un, l’uso della quale è regolato dalle stesse norme che regolano l’uso [...] centuno, ecc., milleuno, ecc. Com. la locuz. fig. il numero uno, chi occupa il primo posto in assoluto nel proprio settore di indefiniti: una qualche scusa la troveremo; con agg. num. ordinali: un primo passo è stato fatto; in un primo tempo pareva ...
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secondo1
secóndo1 agg. e s. m. [lat. secŭndus, der. di sequi «seguire»; propr. «che segue, che non offre resistenza», detto dapprima della corrente e del vento, quindi, per contrapp. ad adversus, «favorevole, [...] nel tempo) e precede il terzo. Ha perciò, tra le sue funzioni, quella di numerale ordinale (scrivendosi spesso numericamente: 2° o II), ma, a differenza degli altri ordinali, non ha valore frazionario (nelle frazioni si usa mezzo: ½ si legge un mezzo ...
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ordinativo
agg. e s. m. [dal lat. tardo ordinativus agg., der. di ordinare «ordinare»]. – 1. agg., non com. Diretto a ordinare: norme, disposiziomi o.; ant., numeri o., i numeri o numerali ordinali. [...] 2. s. m. a. Nel linguaggio comm. e di banca, lo stesso che ordine, sia di riscossione sia di pagamento. In partic., o. diretto, nella pratica contabile, l’ordine di pagamento di una spesa impegnata e liquidata ...
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Numeri
Umberto Zannier
Quanti? Quanto? Quando? A che distanza? Domande a cui rispondiamo, di solito, con numeri. Di essi facciamo continuo uso, e l’importanza concettuale, oltre che pratica, della nozione di numero non può sfuggire. Il numero...
Affermazione, proposizione, tesi, opinione che, per il suo contenuto o per la forma in cui è espressa, appare contraria all’opinione comune o alla verosimiglianza e riesce perciò sorprendente o incredibile. Il termine fu usato già dagli stoici,...