novenarionovenàrio agg. e s. m. [dal lat. novenarius «che consta di nove» (der. di novenus: v. novena)]. – Composto di nove parti: quasi esclusivam. nella locuz. verso n. (o assol. il n.), verso di [...] nove sillabe (o, più propriam., di nove «posizioni metriche»: v. endecasillabo), corrispondente per il ritmo a un decasillabo privo della prima sillaba, con accenti sulla 2a, 5a e 8a sillaba, usato in ...
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alcmanio
alcmànio (meno com. alcmànico) agg. e s. m. [dal lat. alcmanius]. – Nella metrica classica, (metro) a., tetrametro dattilico così denominato dal nome del poeta lirico Alcmane (fine del sec. [...] ) con l’esametro dattilico nel sistema strofico detto archilocheo I; Carducci ne riprodusse il ritmo nell’ode Courmayeur, rendendo l’esametro con un settenario (piano nelle strofe dispari, tronco nelle pari) più un novenario, e il tetrametro con un ...
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ipometro
ipòmetro agg. [comp. di ipo- e metro]. – Nella metrica (in contrapp. a ipermetro), di qualsiasi verso che sia inferiore alla misura ordinaria. Nella poesia italiana, è possibile rinvenirne alcuni [...] dondola dondola Senza rumore la cuna Nel mezzo al silenzio profondo», dove il secondo verso è un ottonario anziché un novenario, ma solo in apparenza, in quanto la sillaba finale di dondola viene metricamente staccata dalla parola (che così può ...
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esametro
eṡàmetro s. m. [dal lat. hexamĕter, gr. ἑξάμετρον, comp. di ἑξα- «esa-» e μέτρον «misura, metro»]. – Nella metrica classica, in generale, qualsiasi periodo di sei metri: e. coriambico, e. cretico. [...] e. acefalo, ipermetro, miuro, olodattilico, olospondaico, v. i singoli aggettivi; per le cesure nell’esametro, v. cesura. Nella metrica italiana cosiddetta «barbara» il ritmo dell’esametro è generalmente riprodotto con un settenario più un novenario. ...
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esempio
eṡèmpio (ant. eṡèmplo, exèmpio, essèmpio, essèmplo, essèmpro, assèmplo, assèmpro, e anche aṡèmplo, aṡèmpro) s. m. [dal lat. exemplum, der. di eximĕre «prendere fuori», part. pass. exemptus]. [...] la sua specie: il gatto è un e. di felino; un e. di pianta fanerogama; questo è un e. di verso novenario. 5. Nella letteratura medievale, racconto a scopo didattico-edificante (è comune anche il lat. exemplum), rimasto poi in uso nella predicazione ...
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enneasillabo
enneasìllabo agg. [dal lat. tardo enneasyllăbus, gr. ἐννεασύλλαβος, comp. di ἐννέα «nove» e συλλαβή «sillaba»]. – Verso di nove sillabe (o, più propriam., di nove «posizioni metriche»: v. [...] endecasillabo), più spesso detto, con riferimento alla metrica moderna, novenario. Nella metrica classica, e. alcaico, il terzo verso della strofe alcaica (dopo i due endecasillabi e prima del decasillabo): v. alcaico. ...
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imparisillabo
imparisìllabo agg. [comp. di impari e sillaba, contrapp. a parisillabo]. – 1. In grammatica, e soprattutto nella grammatica latina, di nome o aggettivo che nella flessione cambia numero [...] altri casi (come in lat. homo homĭnis, iter itinĕris, felix felicis, ecc.); anche sostantivato: gli i. della 3a declinazione. 2. In metrica, che ha numero dispari di sillabe: versi i., il quinario, il settenario, il novenario, l’endecasillabo, ecc. ...
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novenàrio Nella metrica italiana, verso che ha come ultima posizione tonica l'ottava. Fu usato raramente nell'antica poesia (Dante lo considerò come un metro estraneo alla lirica), pur conoscendo una certa diffusione sostenuta dall'imitazione...
novenario
Il n. è dei versi imparisillabi l'unico duramente condannato da D. in VE II V 6 Neasillabum vero, quia triplicatum trisillabum videbatur, vel nunquam in honore fuit, vel propter fastidium absolevit. D. ha adoperato il n. soltanto...