testificare
v. tr. [dal lat. testificari, der. di testis «testimone»] (io testìfico, tu testìfichi, ecc.), letter. o ant. – Testimoniare, attestare (anche in senso fig., dare testimonianza, fare prova [...] di qualche cosa): il che testifica appieno quanta confidenza si possa avere mediante la religione bene usata (Machiavelli); la qual cosa viene testificata con due graziose novelle da Franco Sacchetti (G. Gozzi). ...
Leggi Tutto
vacare
v. intr. [dal lat. vacare «essere privo di; essere vacante; avere tempo libero per ...», e quindi «dedicarsi a»] (io vaco, tu vachi, ecc.; aus. essere nel sign. 1, avere nel sign. 2), ant. – 1. [...] a qualche cosa: giusta cosa e molto onesta reputerei che, ad onor d’Iddio, più tosto ad orazioni che a novelle vacassimo (Boccaccio). ◆ Part. pres. vacante, di uso frequente come agg. (v. la voce). ◆ Part. pass. vacato, usato anticam. anche come ...
Leggi Tutto
parimenti
pariménti (meno com. pariménte) avv. [der. di pari1, col suff. -mente]. – 1. Ugualmente, nello stesso modo: è certo che non l’ha fatto, ma è p. certo che doveva farlo; trovò che l’aspettava, [...] parimente disiderosa d’udire buone novelle del marito e di riconciliarsi pienamente col suo Tedaldo (Boccaccio); la vita degli uomini, parimente occupata nel culto di quel fantasma e di questo genio, sarà divisa in due parti (Leopardi). 2. letter. ...
Leggi Tutto
tetro
tètro agg. [dal lat. taeter -tra -trum]. – 1. a. Privo di luce, e perciò scuro, cupo, squallido così da suscitare angoscia e da far quasi rabbrividire: giacevano in un t. carcere; i t. sotterranei [...] : una fortezza che ha qualcosa di tetro. b. fig. Pieno di cupa tristezza: sopra la lor tetra Noia le facezie e le novelle spandi (Parini); il dì futuro Del dì presente più noioso e t. (Leopardi); nell’uso com., riferito soprattutto a persona chiusa ...
Leggi Tutto
microtesto
microtèsto s. m. [comp. di micro- e testo3]. – Nel linguaggio della critica letteraria, componimento che, pur essendo spesso studiato e letto autonomamente, va considerato funzionalmente e [...] strutturalmente parte di un testo più ampio (sono tali, per es., le novelle del Decameron, i canti del Leopardi, ecc.). ...
Leggi Tutto
pubblicazione
pubblicazióne (ant. o letter. publicazióne) s. f. [dal lat. publicatio -onis (der. di publicare: v. pubblicare), che in età classica aveva solo il sign. di «confisca»]. – 1. L’atto del [...] segreti, di scritti inediti, di fotografie compromettenti; curare la p. di un testo, di un’opera, di una collana di novelle; p. di un giornale, di una rivista; un romanzo di recente p.; iniziare, sospendere, riprendere la p. di un quotidiano ...
Leggi Tutto
milesio
milèṡio agg. [dal lat. Milesius, gr. Μιλήσιος]. – Dell’antica città di Milèto, sulle coste dell’Asia Minore, alla foce del Meandro: la m. lana (Pascoli); favole m. (o, come s. f. pl., le Milesie), [...] titolo che Aristide di Mileto (2° sec. a. C.) diede alla sua raccolta di novelle licenziose, derivandolo dal nome della sua patria, famosa nell’antichità per la corruzione dei costumi. Nella storia della filosofia, si dicono milesî i rappresentanti ...
Leggi Tutto
mille
agg. num. card. e s. m. [lat. mīlle], invar. – 1. Numero cardinale, unità del quarto ordine nel sistema di numerazione decimale, equivalente alla terza potenza del dieci (perciò scritto anche, [...] mila (v.), che è il plur. di mille (perciò duemila, diecimila, ecc.). Le Mille e una notte, celebre raccolta di novelle arabe, ma di assai remote origini indo-persiane, conosciuta in Europa all’inizio del sec. 18°; di qui le espressioni visioni, cose ...
Leggi Tutto
novellatorenovellatóre s. m. (f. -trice) [der. di novellare], non com. – Chi racconta novelle: messere Azzolino avea uno suo n., il quale facea favolare, quando erano le notti grandi di verno (Novellino); [...] il cavaliere ... era molto migliore intenditor che n. (Boccaccio) ...
Leggi Tutto
novellista
s. m. e f. [der. di novella] (pl. m. -i). – 1. non com. Autore di novelle, novelliere: il vecchio n. sentiva talvolta ancora negli ultimi anni quella commozione che spinge l’artista a creare [...] (Svevo). 2. ant. Chi raccoglie notizie per riferirle ad altri, quindi anche giornalista, gazzettiere: alcuni, n. di professione, raccoglievan diligentemente tutte le voci, abburattavan tutte le relazioni, ...
Leggi Tutto
NOVELLE
AAndrea Romano
È dato acquisito dalla storiografia giuridica (Dilcher, La legislazione siciliana, 1987, p. 88) che l'opera legislativa dell'imperatore Federico II si è principalmente sviluppata secondo tre distinti momenti.
Una prima...
Legislazione imperiale romana posteriore alla codificazione di Teodosio II e anteriore a quella di Giustiniano; consistono in collezioni di costituzioni emanate da vari imperatori, con modificazioni e aggiunte al Codex Theodosianus del 438.