spandere
spàndere v. tr. [lat. expandĕre, comp. di ex- e pandĕre «aprire, distendere»; v. espandere]. – 1. a. Stendere uniformemente su un’ampia superficie: s. il frumento sull’aia perché si asciughi; [...] e quella fonte Che spandi di parlar sì largo fiume? (Dante); sopra la lor tetra Noia le facezie e le novelle spandi (Parini). e. Con uso assol. nella locuz. fam. spendere e spandere, spendere con grande larghezza, scialacquare: spende e spande ...
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favola1
fàvola1 s. f. [lat. fabŭla, der. del verbo fari «parlare»; cfr. fiaba e fola1]. – 1. a. Breve narrazione, di cui sono protagonisti, insieme con gli uomini, anche animali, piante o esseri inanimati [...] licenziose, dette Μιλησιακά di Aristide di Mileto, scrittore greco del 2° sec. a. C.); col sign. di novella, fiaba, è di uso fam. in alcune regioni, spec. meridionali (cfr. inoltre l’agg. favoloso, e frasi come entrare nel mondo della f. o sim ...
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magazine
‹mäġë∫ìin› s. ingl. (propr. «magazzino»; pl. magazines ‹mäġë∫ìin∫›), usato in ital. al masch. – Tipo di pubblicazione periodica diffusasi, in Inghilterra e poi ovunque, a partire dalla fine [...] del sec. 17°, contenente notizie, articoli di critica letteraria, saggi, novelle, romanzi e versi. Recentemente il termine è stato esteso a indicare anche l’inserto (detto nei paesi anglosassoni magazine section) pubblicato settimanalmente da alcuni ...
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patata
s. f. [dallo spagn. patata, der. del quechua papa, nome originario della pianta (con il quale viene indicata in tutta l’America latina), modificatosi per incrocio con il nome della batata, dovuto [...] o americana, altro nome della batata (v.). P. del Canada, sinon. di topinambur. ◆ Dim. patatina, soprattutto per le patate giovani (patatine novelle, patatine arrosto) e, al plur., per le fettine di patate fritte; accr. patatóna; pegg. patatàccia. ...
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santissimo
santìssimo agg. [superl. di santo]. – 1. a. Propriam., ma di uso raro, che possiede santità in altissimo grado, che è sommamente sacro: Io ritornai da la s. onda Rifatto sì come piante novelle [...] Rinovellate di novella fronda (Dante, con riferimento all’acqua dell’Eunoè, nel Paradiso terrestre). b. Com. nel linguaggio religioso per esprimere grande devozione (con valore intensivo rispetto a santo): le s. piaghe del Signore; il s. nome di Gesù ...
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roba
ròba s. f. [dal germ. *rauba «preda» (v. rubare) e «veste»]. – 1. a. In genere, qualsiasi cosa materiale che si possiede (è parola dell’uso fam. e, spesso, di tono pop.): questa è r. mia; è molto [...] e, più genericam., fare, accumulare quattrini: rade volte fa r. chi non ruba (prov.); La r., novella di G. Verga, nella raccolta delle Novelle rusticane (1883), che tratta di un contadino arricchito e divenuto schiavo dei suoi beni. b. Con sign. più ...
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impiumare
v. tr. [der. di piuma]. – 1. Coprire, rivestire, ornare di piume: Chi brandi terge, chi cimieri impiuma (Chiabrera); nel rifl., degli uccelli, mettere le piume: quel prurito che sentono i bambini [...] nel metter i denti o gli augelletti quando s’impiumano di novelle penne (T. Tasso). 2. In tintoria, immergere lana, seta, pelli in un bagno colorante leggerissimo, per dare il primo fondo del colore. ◆ Part. pass. impiumato, anche come agg., coperto ...
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purgare
v. tr. [lat. pūrgare, der. di purus «puro»] (io purgo, tu purghi, ecc.). – 1. Liberare da impurità, da scorie, da elementi che insudiciano, alterano, corrompono; p. il sangue; p. filati, tessuti, [...] , da uno scritto, da un’opera a stampa, da un lavoro cinematografico, teatrale, e sim.: p. una raccolta di novelle erotiche, un film; anche, eliminare difetti, errori, imperfezioni: p. il proprio stile, il proprio linguaggio, la propria sintassi, la ...
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nuovo
nuòvo (letter. o region. nòvo) agg. [lat. nŏvus]. – 1. In genere, di cosa fatta o avvenuta o manifestatasi da poco, spesso in contrapp. diretta a vecchio, antico, e quindi con sign. prossimo a [...] del n. consiglio d’amministrazione; la formazione del n. governo. c. Che rinnova in sé le doti di persona famosa vissuta prima (cfr. novello): è, o lo ritengono, o si crede, si vanta di essere un n. Leonardo, un n. Einstein; s’è voluto spingere, n ...
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NOVELLE
AAndrea Romano
È dato acquisito dalla storiografia giuridica (Dilcher, La legislazione siciliana, 1987, p. 88) che l'opera legislativa dell'imperatore Federico II si è principalmente sviluppata secondo tre distinti momenti.
Una prima...
Legislazione imperiale romana posteriore alla codificazione di Teodosio II e anteriore a quella di Giustiniano; consistono in collezioni di costituzioni emanate da vari imperatori, con modificazioni e aggiunte al Codex Theodosianus del 438.