costruzione
costruzióne (ant. construzióne) s. f. [dal lat. constructio -onis, der. di construĕre «costruire», part. pass. constructus]. – 1. a. L’operazione del costruire: c. d’una casa, d’un ponte, [...] mi cinse». Di conseguenza, fare la c. di una proposizione, di un periodo, disporne gli elementi nell’ordine che si ritiene normale (per lo più per facilitare l’analisi logica); così, nel verso citato di Dante la costruzione diretta sarebbe «[Egli] mi ...
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venire
v. intr. [lat. vĕnire] (pres. indic. vèngo [ant. o poet. vègno], vièni, viène [poet. ant. vène], veniamo [ant. vegnamo], venite, vèngono [ant. o poet. vègnono]; pres. cong. vènga [ant. o poet. [...] vènnono a tanto, che niuno era ardito d’uscire fuori della terra (Fior. di s. Franc.). La sinonimia con andare è normale quando chi parla si colloca idealmente nel luogo che costituisce il termine del movimento: v. a galla, v. alla superficie; veniva ...
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passo2
passo2 s. m. [lat. passus -us, der. di pandĕre «aprire, stendere», part. pass. passus; in origine, quindi, «apertura delle gambe nel camminare; spazio compreso in questa apertura», da cui «passo» [...] con gli altri, perché riprenda il sincronismo dei movimenti. Con sign. restrittivo, andare di passo, per indicare l’andatura normale del cammino, contrapposto all’andare di corsa. Analogam., nel cavallo, l’andatura naturale, distinta dal trotto e dal ...
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scolorire
v. tr. e intr. [der. di colore, col pref. s- (nel sign. 4)] (io scolorisco, tu scolorisci, ecc.). – 1. tr. Far perdere il colore a qualche cosa: l’esposizione al sole ha scolorito la stoffa; [...] perdere a un colore l’intensità, la vivacità: la pioggia ha scolorito i caratteri del manifesto; più raro, far perdere il normale colorito: la paura le scolorì il viso, o la scolorì in viso. In senso fig., far perdere intensità, vigore, rendere più ...
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strano
agg. [lat. extraneus; cfr. estraneo]. – 1. a. Diverso dal solito o dal comune, dal normale, molto singolare, tale quindi da destare meraviglia, stupore, curiosità: ha avuto questa opportunità [...] patria da dovere particolarmente amare, né strani da odiare (Leopardi). ◆ Avv. stranaménte, in modo strano, in modo non usuale o normale: l’ho salutato, ma, stranamente, ha fatto finta di non avermi visto; da un po’ di tempo si comporta stranamente. ...
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punto2
punto2 s. m. [lat. pŭnctum, lat. tardo pŭnctus, der. di pŭngĕre «pungere»: propr. «puntura, forellino»]. – 1. a. Nel cucito e nel ricamo, l’atto del passare il filo attraverso la stoffa e ripassarlo [...] prossimo, il punto dell’asse ottico più vicino all’occhio, per il quale è ancora possibile la visione distinta (per un occhio normale tale punto è convenzionalmente posto a 25 cm); p. remoto, il punto dell’asse ottico più lontano dall’occhio, per il ...
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inibizione
inibizióne s. f. [dal lat. inhibitio -onis]. – 1. L’azione, il fatto di inibire; ordine o provvedimento con cui si proibisce d’autorità qualche cosa. Per estens., in biologia e, in partic., [...] . 2. In psicologia e psicanalisi, fenomeno di origine prevalentemente inconscia che si risolve in un ostacolo alla normale esplicazione delle funzioni psichiche, o impedendo a certi contenuti psichici di giungere alla coscienza, o disturbando lo ...
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febbre
fèbbre (ant. fèbre) s. f. [lat. fĕbris]. – 1. Aumento della temperatura corporea al disopra della norma (cioè in genere sopra i valori considerati normali di 36,5-37 °C), dovuto a cause morbose [...] , caratterizzata da remissioni giornaliere notevoli, che non raggiungono tuttavia la temperatura normale; f. intermittente, con accessi febbrili alternati a intervalli di temperatura normale (i due ultimi tipi prendono nome di f. ondulante e di ...
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retrogrado
retrògrado agg. [dal lat. retrogrădus, comp. di retro- «retro-» e gradi «andare, camminare»]. – 1. a. Che va a ritroso, che si muove in senso contrario a quello che può considerarsi normale: [...] il verso di allontanamento dalla sorgente); verso r. è quello orario, dal momento che generalmente si osserva come verso normale quello antiorario. c. In geologia, metamorfismo r. (o regressivo), sinon. di diaftoresi. d. In musica, moto r., movimento ...
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n, N
(ènne) s. f. o m. – Tredicesima lettera dell’alfabeto latino, il cui valore fonetico è in tutte le lingue quello di consonante nasale. A differenza però della lettera m, che rappresenta costantemente [...] pollinico). In chimica, N è simbolo dell’azoto (ital. ant. nitrogeno, fr. nitrogène, ingl. nitrogen); è anche abbrev. di (concentrazione) normale: per es., soluzione N o 1N, soluzione 0,1 N o N/10, ecc.; prefisso al nome di composti organici azotati ...
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Botanica
Nella morfologia vegetale è n. (per l’origine) un organo che si forma in punti prestabiliti, così le foglie dall’apice meristematico del fusto, le gemme (dette anche ordinarie) all’apice del fusto o all’ascella delle foglie. I peli...
normale
normale [agg. Der. di norma] [LSF] Che segue la norma o una regola generale, anche nel senso di presentare caratteristiche medie (per es., obiettivo fotografico n. è quello che ha un angolo di campo di circa 50°, intermedio fra quelli,...