giu
giù (ant. giuso) avv. [lat. tardo iūsum, deosum, dal class. deorsum]. – 1. a. A basso, in basso, verso il basso (contr. di su); con verbi di stato e di moto: essere, andare, scendere, cadere giù; [...] giù botte da orbi, giù applausi senza fine, giù parolacce che non ti dico. Raddoppiato, giù giù, per indicare movimento lungo di discesa giù quattro idee; rifl., buttarsi giù, lanciarsi nel vuoto, coricarsi, sdraiarsi; fig., deprezzarsi, sminuirsi, o ...
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invano
(non com. 'in vano') avv. [lat. tardo in vanum (dall’agg. vanus «vano, vuoto, inutile»), diffuso soprattutto attraverso il primo comandamento: Non assumes nomen Domini Dei tui in vanum (Esodo [...] per cose vane, futili o false»]. – Lo stesso che inutilmente, ma si dice soprattutto di azione che non riesce al fine voluto, che non dà nessun risultato positivo, e quindi priva di effetto, senza profitto: lottare, affaticarsi, tentare, sperare i ...
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fisso
agg. [lat. fīxus, part. pass. di figĕre «figgere»]. – 1. a. Fissato, fermato stabilmente, detto di oggetti materiali, e in genere di cosa che rimane sempre in un luogo, che non si sposta: una lampada [...] fermamente risoluto. Detto dello sguardo o degli occhi, esprime non solo la persistenza ma anche l’intensità con cui sono anche soltanto l’immobilità dell’occhio: teneva lo sguardo f. nel vuoto; il suo occhio era f. e senza espressione. Con sign ...
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corpo
còrpo s. m. [lat. cŏrpus «corpo, complesso, organismo»]. – 1. a. Termine generico con cui si indica qualsiasi porzione limitata di materia. Più propriam., in fisica, insieme discontinuo di elementi [...] bisogno di sfogarmi e gli ho raccontato tutto quello che avevo in c.; non so quello che gli avrei fatto, con la rabbia che avevo in corpo. fam. Il ventre: dolori di c.; a c. pieno, a c. vuoto; mettersi in c., mangiare, bere: s’è messo in c. mezza ...
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suonare
(ant. o region. sonare) v. intr. e tr. [lat. sŏnare, der. di sŏnus «suono»] (io suòno, ecc.; fuori d’accento, sono in uso sia le forme con -o- sia quelle con -uo-, che sono ormai le più comuni). [...] falsa; in partic., di recipienti vuoti o di superfici dietro alle quali ci sia un vuoto: fece suonare l’orcio, Che la dolcezza ancor dentro mi suona (Dante); ove sei, che più non odo La tua voce sonar ...? (Leopardi); con usi estens.: Del bel ...
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luce
s. f. [lat. lūx lūcis, ant *louk-s, affine al sanscr. roká-, armeno loys, gotico liuhath, ted. Licht, e all’agg. gr. λευκός «brillante, bianco»]. – 1. a. Ente fisico al quale è dovuta l’eccitazione [...] teoria della relatività – la luce si propaga nel vuoto alla velocità costante di circa 300.000 km/s e all’aria, e con ampie aperture (al contr., una stanza senza l., che non ha l.); lasciate che la l. entri nelle vostre case; i bambini, le piante, ...
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vacante
agg. [dal lat. vacans -antis, part. pres. di vacare «essere libero»]. – 1. Di ufficio, carica, dignità privi temporaneamente del titolare, e quindi liberi, disponibili: attualmente il posto di [...] , sede di un ufficio, ecc., non occupato, libero, disponibile: la sede di Palazzo Chigi, lasciata v. dal ministro degli Affari Esteri, è stata occupata dalla presidenza del Consiglio. b. Col sign. (per il resto ant.) di «vuoto», la parola è di uso ...
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potere1
potére1 (ant. podére) s. m. [uso sostantivato del verbo potere2]. – 1. a. Capacità, possibilità oggettiva di agire, di fare qualcosa: noi ... scorgiamo ... il colmo della nostra esistenza nelle [...] , tutto quello che era nelle mie possibilità. Per estens., autorità: non ho il p. di prendere decisioni in merito; avere poco, molto uomini, i partiti al p., quelli che guidano il governo); vuoto di potere, assenza di un governo che abbia la pienezza ...
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simmetria
simmetrìa s. f. [dal gr. συμμετρία, comp. di σύν «con» e μέτρον «misura»]. – 1. Ordinata distribuzione delle parti di un oggetto (di un edificio, di una struttura, di un’opera d’arte, ecc.) [...] parla per es., di rottura spontanea della s. quando la simmetria delle equazioni dinamiche non è rispettata dallo stato fondamentale, lo stato di vuoto: questo meccanismo è alla base del modello standard (v. standard) delle interazioni elettrodeboli ...
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fame
s. f. [lat. fames]. – 1. a. Sensazione viscerale stimolata dal bisogno del cibo, avvertita a distanza varia dal pasto, dapprima nella forma lieve di appetito, poi in quella definita di fame, caratterizzata [...] f. da leone, da lupo, grandissima; iperb.: ho una f. che non ci vedo; non sto ritto, non mi reggo dalla f.; casco dalla f.; muoio di f.; ho una , i dolori brucianti avvertiti all’epigastrio a stomaco vuoto, che si calmano dopo l’ingestione di cibo; ...
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vuoto Lo spazio vuoto, privo di qualsiasi materia, anche dell’aria.
Antropologia
Il concetto di v. e il termine corrispondente nelle varie lingue europee è talora usato erroneamente per indicare lo stato primordiale anteriore all’origine del...
struttura d'ordine
struttura d’ordine un insieme non vuoto A, costituito da elementi di natura arbitraria, è dotato di una struttura d’ordine se su di esso è definita una relazione d’ordine ≤ (→ ordinamento). L’insieme A è detto sostegno della...